La Procura FCI archivia il caso #MeToo riguardante il ciclismo femminile italiano
Nelle settimane scorse, la Procura Federale della Federciclismo si è attivata per raccogliere informazioni in merito all'ipotesi di casi di molestie, verificatesi nel corso degli ultimi anni, ai danni di atlete nel giro della nazionale femminile italiana. Al termine delle audizioni, l'organo inquirente ha deciso di formalizzare alla Procura dello Sport del CONI una richiesta di archiviazione, che è stata accettata dall'ente; non sono state dunque ravvisate condotte meritevoli di venire dibattute ulteriormente in un'aula di tribunale sportivo.
Qui di sotto il comunicato per esteso redatto dalla Federciclismo
Con riferimento al fascicolo di indagine n. 15/2019 avente ad oggetto presunte condotte illecite poste in essere ai danni di atlete tesserate con la FCI, iscritto a seguito di numerosi articoli di stampa relativi al fenomeno così detto “Me Too”, si rende noto che, a seguito delle indagini svolte, compendiate nella documentazione acquisita e nelle dichiarazioni rese dai soggetti auditi ed informati dei fatti, la Procura federale ha formalizzato avviso di conclusione delle indagini con intendimento di archiviazione ritualmente comunicato alla Procura generale dello Sport presso il CONI la quale, in data 24 ottobre 2019, in condivisione della medesima, ha autorizzato l’archiviazione.