L'Italia vince ancora a cronometro: oro agli europei nella mixed relay
Affini, Cattaneo, Maestri, Guazzini, Cecchini e Masetti vincono con ampio margine e portano il secondo titolo europeo nella specialità. Sul podio Germania e Belgio
Secondo giorno di gara e seconda medaglia d'oro per la spedizione italiana ai campionati europei nel Limburgo belga. In prima pagina ancora Edoardo Affini, che dopo la splendida vittoria di ieri nella cronometro individuale contribuisce anche al titolo nella mixed relay élite. Con lui Mattia Cattaneo, a sua volta alla seconda medaglia dopo il bronzo di ieri, Mirco Maestri, Vittoria Guazzini, Gaia Masetti ed Elena Cecchini, l'unica reduce dalla precedente vittoria italiana in questa specialità, a Trento 2021.
La concorrenza non era particolarmente nutrita, con sei squadre partenti e la sola Germania che sulla carta poteva inserirsi nella lotta per la vittoria, ma lontana dall'1.01.43 italiano. Mancavano Paesi Bassi, Svizzera e Francia, il Belgio era in tono minore e medaglia di bronzo, ma a win is a win, come si suol dire, anche in una disciplina che nonostante le sue specifiche tecniche interessanti e un format abbastanza gradevole, viene ancora un po' snobbata e ritenuta troppo dispendiosa da diverse federazioni. Niente facili trionfalismi dunque, ma sicuramente soddisfazione e la giusta celebrazione per il sestetto azzurro, con due esordienti (Maestri e Masetti) e quattro punti di riferimento per il nostro movimento, ma anche per tutto lo staff tecnico, per una vittoria in una specialità in cui il valore dei singoli può emergere solo dal lavoro di squadra. E in questo, l'Italia sa sempre come farsi valere.
Europei 2024, mixed relay élite: la cronaca della gara
Il primo punto di riferimento è il terzetto belga, che non schiera comunque la formazione migliore possibile: Edward Theuns, Victor Vercouille e Noah Vandenbranden chiudono in 32'16", battendo nettamente il tempo dell'Ucraina, e danno il cambio a Marion Norbert-Riberolle, Alana Castrique e Jesse Vandenbulcke. Un tempo che è destinato a resistere per poco al comando, perché l'Italia, spinta dall'entusiasmo dei due medagliati di ieri e da quello da esordiente in maglia azzurra di Maestri, chiude in 31'21" e polverizza sia il tempo dei belgi che quello della Germania (Nils Politt, Jannik Steimle, Max Walscheid), che rimane dietro di quarantanove secondi.
Un tesoretto considerevole da difendere per Cecchini, Guazzini e Masetti, che sulla carta hanno qualcosa in meno di Lisa Klein, Franziska Koch e Mieke Kröger, che infatti recuperano nella seconda metà dei 52.3 chilometri complessivi, con la prima parte da Zolder e Hasselt che ricalca il percorso delle crono individuali, mentre la seconda si articola intorno alla sede di arrivo. Il recupero delle tedesche non è però sufficiente: le italiane fermano il cronometro a 1.01.43, vincendo l'oro per 17". Distacco simile anche fra terzo e quarto posto, con il Belgio che riesce a resistere alle recupero della Polonia, che con Marta Jaskulska, Karolina Kumiega e Agnieszka Skalniak-Sójka aveva praticamente dimezzato lo svantaggio.