Continua il calvario di Antonio Zullo: stop di almeno sei mesi e carriera a rischio
Brutte notizie in casa Amore&Vita-Prodir per quanto riguarda il recupero dello scalatore Antonio Zullo, corridore che nel 2017 aveva ottenuto risultati promettenti tanti da guadagnarsi la convocazione in nazionale per il Tour of the Alps ma che da tempo è tormentato dai problemi fisici: il 25enne di Frosinone, ma toscano d'adozione, dovrà stare fermo per almeno altri sei mesi e ora anche il proseguimento della carriera ciclistica sembra a rischio.
Il calvario di Zullo è iniziato sul finire della stagione 2017 quando riportò la frattura femore a causa di una caduta in gara: l'anno successivo era tornato in sella, ma subito il dolore si è fatto insostenibile a causa di un'infiammazione dei tessuti della gamba, dovuta alle viti che fuoriuscivano - probabilmente per un errore medico - dall'osso operato. Antonio Zullo ha quindi dovuto attendere il mese di dicembre per la rimozione delle viti, ma a quel punto i dolori sono anche peggiorati tanto da arrivare quasi ad impedirgli di camminare: la nuova diagnosi è stata di necrosi alla testa del femore e Zullo ha scelto quindi la via dell'inserimento di una protesi, intervento che appunto lo terrà fermo nei prossimi mesi.
Questo il commento del team manager Cristian Fanini: «E pensare che era iscritto al Trofeo Laigueglia e tutti eravamo entusiasti perché credevamo che finalmente fosse uscito da questo tunnel. Queste sono notizie che non vorresti mai sentire, soprattutto perché Antonio è giovane e a prescindere dal ciclismo ha tutta la vita davanti, quindi è davvero dura da accettare. Come team gli staremo vicini e continueremo a tenerlo tesserato almeno fino quando si sarà ristabilito dall'intervento che sarà effettuato a breve spero. Dopo di che starà a lui capire se vorrà continuare a correre o no, da parte nostra lo sosterremo in tutto e cercheremo di essere sempre presenti in questo difficile e delicato cammino».