Filippo Ganna durante la prova a cronometro alle Olimpiadi di Tokyo ©gannafilippo-IG
Professionisti

L'Italia avrà tre posti per gli uomini e quattro per le donne alla prova in linea di Parigi 2024

Due quote in meno per la nazionale maschile rispetto alle cinque di Tokyo 2020, sempre quattro gli slot per le donne

19.10.2023 15:53

Il 17 ottobre, alla la conclusione del Tour of Guangxi, l'UCI ha pubblicato il ranking per nazione che distribuirà i posti per le selezioni nazionali che prenderanno parte alle prove olimpiche su strada di Parigi 2024 previste per sabato 3 agosto (uomini) e domenica 4 (donne). Come annunciato, c'è stata una decurtazione dei posti disponibili per molte selezioni, tra cui quella italiana, che potrà portare un totale di 7 atleti, tre per la prova maschile e quattro per la prova femminile.

Nell'ottica di poter far spazio ad altri sport, il CIO ha infatti ridotto la partecipazione per gli atleti del ciclismo su strada: dai 197 di Tokyo ai 180 di Parigi. Inoltre, se nel 2021 gli slot erano stati 130 per il ciclismo maschile e 67 per quello femminile, l'anno prossimo saranno equamente distribuiti tra uomini e donne (90 e 90). Questo ha ovviamente comportato una riduzione del numero di posti per le selezioni maschili: solo le prime cinque del ranking (nell'ordine Belgio, Danimarca, Slovenia, Gran Bretagna e Francia) potranno essere al via con quattro atleti, mentre le seconde cinque (Spagna, Paesi Bassi, Italia, Australia e Stati Uniti) solo con tre. Le nazioni dall'undicesima alla ventesima posizione (Svizzera, Portogallo, Colombia, Norvegia Germania, Austria, Irlanda, Canada) hanno due posti a disposizione, mentre altre trentacinque nazioni potranno portare un solo atleta. A queste trentacinque si aggiungeranno altre due nazioni (Rwanda e Uruguay) che potranno beneficiare una ciascuno dei due slot riservati al Paese ospitante, visto che la Francia ne ha già quattro per meriti di ranking.

La partecipazione resterebbe quindi preclusa, ad esempio alla Costa Rica di Andrey Amador, alla Romania di Eduard Grosu, alla Serbia di Dušan Rajovic e alla Croazia di Fran Miholjević, ma non è tuttavia sicuro che i posti assegnati dal ranking corrisponderanno poi alle nazioni che effettivamente si presenteranno al via. Dopo che l'UCI notificherà ad ogni Comitato Olimpico Nazionale i posti a disposizione (e ciò avverrà entro il 15 novembre) infatti, gli stessi comitati avranno tempo fino al 15 dicembre per confermare o rinunciare alla partecipazione: eventuali quote che dovessero liberarsi saranno ricollocate sempre in base al ranking del 17 ottobre.

Nella prova a cronometro maschile invece per gli azzurri sono assegnati due posti, essendo parte delle prime dieci della classifica mondiale di specialità (con l'Italia anche Belgio, Gran Bretagna, USA, Portogallo, Australia, Danimarca, Norvegia, Svizzera e Canada), mentre uno solo alle altre nazionali del ranking su strada che siano tra le prime 25: tra di esse ad esempio la Slovenia, che non potrà in nessun caso avere al via della crono sia il campione uscente Primož Roglič che Tadej Pogačar.

Per quanto riguarda la selezione femminile, il secondo posto dell'Italia nel ranking dietro l'Olanda garantisce alle azzurre il diritto a portare al via quattro atlete come fu a Tokyo nel 2021: lo stesso varrò anche per Belgio, Francia e Australia, mentre Gran Bretagna, Svizzera, Polonia, Germania e Stati Uniti hanno ottenuto ciascuna tre slot. Sempre come per gli uomini, le dieci nazionali successive avranno due quote e per le altre trentacinque ci sarà un solo slot.

 

 

 

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