La Canyon SRAM è quasi perfetta, ma alla fine vince sempre la SD Worx
Nell'arrivo in salita del Tour de Romandie Bauernfeind sgrana il gruppo per favorire Niewiadoma, ma nel finale la presenza di Reusser favorisce Vollering, che si prende tappa e maglia
Nella tappa decisiva del Tour de Romandie Féminin, con arrivo in salita a Torgon, la SD Worx detta ancora legge e porta alla vittoria Demi Vollering, favorita nel finale dalla superiorità numerica. A nulla sono valsi i grandi sforzi della Canyon SRAM, che ha selezionato nettamente il gruppo con il grande ritmo imposto da Ricarda Bauernfeind in favore di Kasia Niewiadoma. La polacca era stata quantomeno alla pari di Vollering nel momento decisivo della salita, ma è stata costretta a rimanere davanti a tirare dalla situazione tattica: Vollering ha potuto speculare sul rientro da dietro di Marlen Reusser, che aveva staccato tutte le altre inseguitrici, rimanendo a ruota fino agli ultimi 200 metri, e non ha avuto problemi a vincere lo sprint finale. Sedicesima vittoria stagionale per la leader del World Tour e sessantunesima per il Team SD Worx, e anche oggi non risulta difficile capire il perché.
Nessun movimento significativo nella prima salita di giornata a Les Mosses (13.9 km al 4%), dove perde quasi subito contatto Sofia Bertizzolo, in maglia di leader dopo la vittoria di ieri. L'italiana del UAE Team ADQ ha comunque mantenuto la testa della classifica a punti vincendo il primo sprint intermedio, mentre Jolanda Neff si è guadagnata la maglia del QOM vincendo lo sprint in cima al gpm di prima categoria.
Nella discesa da Les Mosses nasce una prima fuga abbastanza pericolosa, con dentro Amber Kraak (Team Jumbo Visma), Anna Shackley (Team SD Worx) e Silvia Persico (UAE Team ADQ). Un terzetto ben assortito e con possibilità di prendere un buon vantaggio, non essendo le prime scelte delle rispettive squadre. Le tre arrivano ai piedi della salita di Torgon (10.6 km al 6.6%) con circa quaranta secondi sul gruppo, ma già nei primi chilometri di ascesa Kraak perde le ruote, lasciando al comando l'italiana e la scozzese.
Dietro inizia a prendere il comando delle operazioni la Canyon SRAM, inizialmente con Antonia Niedermaier, che costringe a staccarsi sia Neff che Carina Schrempf (Fenix Deceuninck), protagonista della fuga di ieri. Il vero danno lo fa però Ricarda Bauernfeind, che impone un passo asfissiante al gruppo delle migliori, insostenibile per alcune delle favorite della vigilia, tra cui Liane Lippert (Movistar Team), Ashleigh Moolman (AG Insurance Soudal Quick-Step) e Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ-Suez). Le trenate di Bauernfeind riducono il gruppo a una decina di atlete, in cui sono ancora presenti sia Erica Magnaldi che Gaia Realini. Per la Canyon SRAM ci sono ancora anche Elise Chabbey e soprattutto Niewiadoma, ma una volta ripresa la fuga la SD Worx ha ancora la superiorità numerica: con Vollering e Reusser ci sono ancora Shackley e Niamh Fisher-Black.
L'unica rimasta da sola con ancora le gambe per fare la differenza è Juliette Labous (Team dsm-firmenich), che decide di rompere gli indugi per non farsi prendere di infilata dalle squadre con i numeri. Allo scatto della francese rispondono solo Reusser, Vollering e Niewiadoma, con queste ultime che riescono ad avvantaggiarsi di qualche secondo in prossimità dello scollinamento. Inizialmente Vollering prova a mettersi davanti a fare il suo ritmo, ma negli ultimi due chilometri di falsopiano lascia davanti Niewiadoma, perché Reusser è riuscita a staccare Labous e si avvicina pericolosamente. La svizzera, che forse era la capitana designata alla vigilia per la SD Worx, non riesce mai a ricongiungersi definitivamente alla coppia di testa, ma diventa l'alibi perfetto che permette alla compagna di rimanere a ruota e farsi scortare fino agli ultimi 200 metri, dove fa valere la sua esplosività e vince molto facilmente la volata.
Vollering riesce anche a guadagnare due secondi al traguardo, e ora ne ha 6" di vantaggio su Niewiadoma in classifica. Reusser è terza a 12", mentre al quinto posto c'è ancora la SD Worx con Fisher-Black. Arriva a oltre un minuto il gruppetto con Persico, Magnaldi e Realini, che paga qualcosa nel finale, tutte dentro la top ten di tappa e generale. Domani l'ultima tappa con arrivo a Nyon, con un profilo simile a quello della tappa vinta da Bertizzolo.