Mondiali 2024: dominante Cat Ferguson, sua la cronometro junior
La britannica fa la differenza nella seconda metà e conquista il suo primo titolo mondiale su strada. Gran Bretagna sul podio anche con Wolff, argento alla slovacca Chladoňová
Appena quattro giorni fa ha vinto la sua prima corsa da élite con la maglia della Movistar, in una volata contro atlete World Tour all'AG Tour de la Semois, corsa 2.2 in Belgio. Oggi, Cat Ferguson si prende la sua prima maglia iridata su strada, vincendo la cronometro junior dei mondiali di Zurigo, e decisamente non è una conferma.
La britannica classe 2006 era la favorita d'obbligo e lo sarà anche per la gara in linea di giovedì 26, e ha confermato di avere un altro passo rispetto a tutte le altre, dopo aver dominato nelle corse di categoria negli ultimi due anni e aver fatto le sue prime apparizioni fra le grandi con ottimi risultati. Non siamo ai livelli del dominio di Zoe Bäckstedt, che a Wollongong 2022 rifilò oltre un minuto e mezzo alla seconda classificata, ma la campionessa del mondo dell'omnium ha comunque messo un buon margine tra sé e le altre. Sul podio altri due talenti multidisciplinari, protagoniste anche nel ciclocross, entrambe in arrivo nel World Tour la prossima stagione: Viktória Chladoňová (Slovacchia) e l'altra britannica Imogen Wolff.
Mondiali 2024, cronometro junior femminile: la cronaca della gara
Percorso più breve tra tutte le prove a cronometro di questa edizione, 18.8 chilometri pianeggianti e quasi interamente rettilinei da Zurigo a Seestrasse e ritorno, con inversione a U prima del rilevamento intermedio.
Il primo tempo di riferimento è quello di Viktória Chladoňová, bronzo ai campionati europei. La slovacca è una delle prime a partire, quando la strada bagnata dalla notte non si è ancora asciugata del tutto, ma riesce a chiudere in 24'24" (46.229 di media), migliorando di quasi un minuto il miglior tempo provvisorio di Mariya Yelkina (Kazakistan).
La prima in grado di impensierire Chladoňová è la sua futura compagna di squadra in Visma Lease a Bike, la britannica Imogen Wolff, davanti per sei centesimi al primo intermedio. Nella seconda metà, tutta con vento contrario, il confronto diretto premia la slovacca, che rimane davanti per due secondi. Lontana invece la campionessa europea Paula Ostiz (Spagna), anche lei in calo nel finale, che chiude a 30" dalla leader provvisoria ed esce subito dalle prime tre, superata da Kamilla Aasebø (Norvegia).
Cat Ferguson irraggiungibile, due britanniche sul podio
Finisce a oltre un minuto Célia Gery (Francia), una delle più attese, e le uniche rimaste in grado di scalzare Chladoňová dalla hot seat sono Fee Knaven (Paesi Bassi) e Cat Ferguson (Gran Bretagna), entrambe davanti al primo intermedio, una di 8" e l'altra di 14". La neerlandese cala vistosamente nella seconda parte, in cui la leader provvisoria e medaglia d'argento sicura ha fatto la differenza su tutte le altre, e chiude dietro di 13". Non riuscirà nemmeno a salire sul podio, perché alle sue spalle sta arrivando una Ferguson devastante, che incrementa il suo vantaggio fino a trentaquattro secondi sul traguardo, chiudendo in 23'49" a 47.338 di media.
Dal 2017 ad oggi c'è sempre stata almeno una britannica sul podio di questa gara, e questa volta il Team GB mette due atlete sul podio, con Wolff che difende il terzo posto alle spalle di Chladoňová. Lontane dalle prime le due italiane, entrambe giunte qui senza aspettative di risultato e per accumulare esperienza. Ventisettesimo posto per Misia Belotti, a 2'11" dalla vincitrice, mentre Elena De Laurentiis è quarantesima a 2'48".