Sangalli lascia la nazionale femminile per la Lidl-Trek: seguirà Milan. Ai saluti Popovych
Paolo Sangalli approda alla Lidl-Trek dopo 15 anni con la nazionale italiana. Popovych lascia il team statunitense, chiudendo un capitolo iniziato nel 2016
Paolo Sangalli approda alla Lidl-Trek, lasciando la guida della nazionale femminile dopo 15 anni di successi nello staff azzurro. Il 54enne milanese, nominato commissario tecnico nel 2021, avrà ora il compito di seguire Jonathan Milan e alcuni uomini del suo treno, come Simone Consonni e Jacopo Mosca. Con il suo arrivo, si conclude il rapporto di lavoro tra Yaroslav Popovych e il team statunitense. L’ex professionista ucraino, direttore sportivo dal 2016, lascia la squadra dove aveva chiuso la carriera dopo la sua settima e ultima Parigi-Roubaix.
Alla guida delle azzurre per tre anni
Sangalli, originario di Vaprio d'Adda, ultimo paese della provincia di Milano prima di Bergamo, è entrato a far parte dello staff della nazionale nel 2009 come collaboratore tecnico sotto la guida di Dino Salvoldi. Nel ruolo di vice di Salvoldi ha contribuito a numerose vittorie, tra cui le medaglie d'oro ai Campionati del Mondo di Tatiana Guderzo nel 2009 e di Giorgia Bronzini nel 2010 e 2011, ed Elisa Balsamo nel 2021.
Dopo l'arrivo di Cordiano Dagnoni alla presidenza della FCI, Sangalli è stato nominato commissario tecnico delle squadre femminili élite e juniores nel novembre 2021. I suoi risultati più importanti sono stati il bronzo ai mondiali élite di Wollogong nel 2022 con Silvia Persico e a quelli di Zurigo 2024 con Elisa Longo Borghini, oltre alla vittoria ai Giochi del Mediterraneo 2022 con Barbara Guarischi per la nazionale juniores.
Popovich, la grande promessa degli anni duemila
Mentre Sangalli inizia una nuova fase della sua carriera alla Lidl-Trek, Yaroslav Popovych conclude il suo lungo rapporto con il team statunitense. L'ucraino è stato professionista dal 2002 al 2016: è passato pro con la Landbouwkrediet-Colnago, prima di raggiungere nel 2005 la Discovery Channel di Lance Armstrong. Il suo nome è diventato paradigmatico della difficoltà per chi si mette in mostra nelle categorie giovanili nel ripetersi tra gli Élite. Popovich infatti aveva collezionato una serie impressionante di successi tra gli Under-23, che gli avevano portato la fama di futuro campione, e tanto per cambiare, si erano sprecate le voci di chi gridava al “Nuovo Merckx”. Nel 2001 infatti aveva vinto il titolo di campione del mondo in linea Under-23 a Lisbona davanti a Giampaolo Caruso (l'anno prima era arrivato secondo), oltre alla Paris-Roubaix Espoirs e al Giro del Belvedere (vinto davanti a Scarponi e di nuovo a Caruso).
Il suo risultato migliore in un Grande Giro fu un terzo posto al Giro d'Italia 2003 (fu poi quinto l'anno dopo), in una corsa a tappe la vittoria alla Volta Ciclista a Catalunya 2005, mentre il successo più importante fu una vittoria di tappa al Tour de France 2006. Dopo aver corso con Discovery Channel, Silence-Lotto, Astana e Trek, ha condiviso il palcoscenico con campioni come Lance Armstrong, Alberto Contador e Fabian Cancellara.
Non è ancora chiaro se proseguirà la sua carriera con un ruolo nel ciclismo.