Boucles de la Mayenne, prima tappa a Emilien Jeannière
Prima vittoria in carriera per il venticinquenne vandeano. Battuti Penhoet e Zingle, Moschetti sesto. Cosnefroy resta in giallo
Dopo la vittoria di Cosnefroy nel prologo di ieri, la prima tappa della Boucles de la Mayenne 2024 è andata a Emilien Jeannière su Paul Penhoët e Axel Zingle. La volata sul rettilineo in leggera pendenza di Ernée è stata preceduta da una brutta caduta ha coinvolto diversi corridori.
"Aspettavo questa vittoria da molto tempo", ha detto Jeanniere dopo la vittoria, "e speravo che arrivasse quest'anno. Era esattamente il mio tipo di arrivo, lo sapevo già, è un po’ difficile, tecnico e con un po’ di discesa poco prima e un paio di curve. Ero un po' indietro, a 600 metri dalla fine, e sono rimasto bloccato. Ma non ho esitato e all’ultimo momento abbiamo superato la pausa e mi sono avvicinato a Penhoet e poi l’ho superato”.
Boucles de la Mayenne 2024, la cronaca della prima tappa
La corsa, che percorreva i 167.k km tra Renault-Saint-Berthevin ed Ernée, è stata caratterizzata dalla fuga di quattro uomini con Petr Kelemen (Tudor), David Martin (Polti-Kometa), Jeremy Leveau (Van Rysel-Roubaix) e Antoine Hue (CIC U Nantes Atlantique) che ha preso il largo nei primi chilometri. Martin ha vinto il primo sprint a La Bourgneuf-la-Foret, mentre Leveau, migliore in classifica essendosi fermato a 30 secondi da Benoît Cosnefroy nel prologo, è diventato rapidamente il leader virtuale sulla della corsa. Il quartetto in fuga ha raggiunto un vantaggio massimo superiore ai 3'40" intorno ai -80 dall'arrivo, prima che TotalEnergies prima e Decathlon-AG2R La Mondiale poi (la squadra del leader Benoît Cosnefroy), iniziassero a lavorare per ridurre il gap (lo stesso Cosnefroy spiegherà più tardi di aver concesso appositamente molto spazio alla corsa per evitare che gli avversari per la maglia di leader potessero sottrargliela negli sprint intermedi). In testa al gruppo si aggiunta poi la EF-Education EasyPost di Marijn van den Berg.
Martin ha vinto anche i tre Gpm di giornata, completando l'en-plein che gli ha permesso di vestire la maglia di leader degli scalatori. I quattro hanno comunque mantenuto un buon accordo che gli ha permesso di arrivare ai -50 con 2'30" di vantaggio. Altre squadre si sono così aggiunte all'inseguimento, quali la Lotto-Dstny (per Milan Menten) e la Groupama-FDJ (per Paul Penhoët). Le strade strette e tortuose facevano però il gioco dei fuggitivi, che all'ingresso di Ernée avevano ancora due minuti di vantaggio. Thomas de Gendt (Lotto-Dstny) è stato il più attivo tra i gregari che inseguivano i fuggitivi che hanno perso Martin appena dopo l'ultimo dei GPM dove voleva raccogliere punti. La Groupama-FDJ ha persino impiegato Samuel Watson, terzo classifica generale e detentore della maglia di miglior giovane, per chiudere sulla fuga.
Jeannière non sbaglia i tempi e coglie la prima vittoria inc carriera
I tre fuggitivi hanno però resistito tanto da avere ancora 20" a due chilometri e mezzo dall'arrivo ed essere ripresi ai -500 metri, sulla leggera salita verso Ernée, dopo un ultimo tentativo di Hue. Mentre il gruppo li superava però, una sull'altro alto della strada una brutta caduta ha coinvolto diversi corridori, tra cui Clement Venturini (Arkea-B&B Hotels). Il gruppo che ha potuto disputare lo sprint è stato di circa venti corridori: nell'anarchia generale Van den Berg è rimasto molto indietro per potersi giocare la vittoria, mentre Emilien Jeannière (TotalEnergies) è rimasto alla ruota di Penhoet, superandolo negli ultimi metri quando questo è a sua volta uscito dalla scia di Alexander Salby (Bingola WB). Il francese ha così colto il primo successo in carriera a pochi chilometri da casa. Secondo è stato Paul Penhoët e terzo Axel Zingle (Cofidis), mentre Matteo Moschetti (Q36.5) è stato sesto davanti proprio a Van den Berg.
Benoît Cosnefroy (Decathlon AG2R La Mondiale) mantiene dunque il comando della classifica generale con un secondo di vantaggio su Ivo Oliveira (UAE Team Emirates), mentre Zingle sale al terzo posto assoluto, raggiungendo Oliveira grazie agli abbuoni.
Domani seconda tappa, la più impegnativa delle tre in linea, 208.8 km da Le Ham a Villaines-la-Juhel, con più di 3200 metri di dislivello e diverse côtes che potranno decidere la tappa e probabilmente la corsa.