Martina che con la maglia iridata ci si Fidanza!
L'azzurra trionfa ancora una volta nel Mondiale di Scratch, battute Van der Duin e Roberts con una prova di assoluta autorità. Record italiano nella Velocità a squadre maschile
Secondo titolo mondiale consecutivo per una fantastica Martina Fidanza che a Saint-Quentin-en-Yvelines in Francia ha vinto lo Scratch esattamente come un anno fa. La bergamasca si è imposta con un'autorità fuori dal comune, dopo aver condotto una gara accorta, anzi quasi standosene in disparte lungo gran parte dei 40 giri previsti dalla prova. Nel finale, quando sono cominciate le schermaglie tra la spagnola Eukene Larrarte e la francese Jade Labastugue, l'azzurra era proprio agli ultimissimi posti, ma sul successivo rallentamento a 5 tornate dalla conclusione ha recuperato terreno sull'esterno, arrivando ai -3 giri in posizione perfetta.
A due dalla fine si è mossa l'olandese Maike van der Duin, e Fidanza l'ha seguita, prendendo il penultimo giro in seconda ruota. Sul controrettilineo è partita allora la britannica Jessica Roberts: è stato il segnale per Martina, che è scattata in curva, è passata per prima già all'ultimo transito, e nel giro finale ha fatto il vuoto su tutte, andando a vincere con metri e metri di margine (tanto vantaggio che già in curva aveva cominciato a ridere per il successo). Van der Duin e Roberts si sono accomodate nell'ordine alle spalle della lombarda, che a neanche 23 anni si consacra come una delle regine della pista mondiale.
Subito dopo la vittoria, Martina (che nel pomeriggio aveva gareggiato anche nelle qualifiche del quartetto) si è lasciata andare a un po' di emozione, spiegata con le disavventure che hanno punteggiato il periodo successivo al titolo di un anno fa: “Ho dovuto subire un'ablazione al cuore, e subito dopo ho preso il covid che mi ha causato diversi problemi. Dopo essere tornata a pedalare, a causa di una caduta mi sono rotta due vertebre, e quando finalmente all'Europeo stavo trovando la condizione mi sono di nuovo ammalata”. Tutto alle spalle, oggi si volta pagina perché il primo oro della rassegna iridata è ancora una volta azzurro, ancora una volta suo.
Si sono nel frattempo svolte le qualifiche della Velocità a squadre, l'Italia era presente solo nella prova maschile con il terzetto formato da Matteo Tugnolo, Daniele Napolitano e Matteo Bianchi e il primo obiettivo dichiarato dal responsabile del settore Ivan Quaranta, ovvero battere il record italiano di specialità, è stato centrato: 44"558 il crono azzurro che abbassa il precedente 44"785 stabilito in maggio dalla stessa formazione odierna. Tale timing non è stato però sufficiente per strappare la qualificazione al primo turno, rimasta distante 8 decimi e mezzo (ottavo e ultimo a passare è stato il Canada con 43"707); l'Italia ha chiuso 12esima ma il percorso intrapreso col nuovo corso di Quaranta prosegue.
Nel turno di qualifica si è segnalata una notevole sorpresa, con l'Olanda che ha chiuso al secondo posto, preceduta dall'Australia (41"896 contro 41"993); la sfida continua nei prossimi turni, il torneo (così come quello femminile) si concluderà nel corso della serata. Intorno alle 21 la semifinale dell'Inseguimento a squadre maschile con l'Italia che se la vedrà con la Francia.