Quali big si sfideranno nel 2023? Le prime quote parlano subito chiaro

15.12.2022 12:19

Il 2023 è alle porte e con esso non mancheranno molteplici occasioni di giocare col ciclismo. Seguire le corse in tv (o, per chi può farlo, direttamente sui percorsi di gara) è una delle componenti di una passione che coinvolge sempre più spettatori, anche tra i giovani. Pronosticare i vincitori delle corse medesime è un altro elemento del tutto, e sicuramente contribuisce ad aggiungere pathos all'evento sportivo, o meglio, a come questo viene fruito dal pubblico.

Abbiamo scritto che aumentano gli appassionati anche tra i giovani, e questa è quasi una novità rispetto a uno sport che spesso è stato in passato percepito come particolarmente amato da persone di una certa età. Il punto è che una generazione di nuovi campioni ha fatto irruzione sulla scena praticamente in contemporanea, per cui le gare risultano molto più avvincenti rispetto anche solo a pochi anni fa. Grandi rivalità stanno caratterizzando il ciclismo degli anni ‘20, e con esse prestazioni d’eccellenza e risultati che si prestano a ribaltoni, colpi di scena, situazioni imprevedibili.

Tutto ciò si riverbera naturalmente in una maggiore difficoltà nell'indovinare gli esiti di ogni singola gara, per cui risulta ben più complicato di un tempo il compito per gli scommettitori che cercano le quote anche su Nuovi Siti Scommesse Non AAMS. Ci sono alcuni corridori molto favoriti rispetto ad altri, ma non emerge un chiaro dominatore della scena, per cui orientarsi diventa un lavoro certosino per studiare nel dettaglio ogni singolo aspetto.

Tutto ciò è amplificato per quel che riguarda le grandi classiche, le cosiddette Monumento, quelle in cui l'imprevedibilità è aumentata a dismisura da mille variabili che possono intercorrere nello sviluppo della gara. Le prime tre Classiche Monumento della stagione sono la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Per tutte e tre la sfida che si annuncia è tra gli stessi due corridori: Wout van Aert e Mathieu van der Poel, due splendidi interpreti delle prove in linea.

Alla Sanremo è leggermente favorito Van Aert, per il semplice motivo di averla già vinta, mentre Van der Poel non l'ha ancora conquistata e deve condividere la posizione di rincalzo, nelle previsioni dei bookmakers, col campione uscente Matej Mohoric. Anche per la Roubaix è il belga a essere leggermente favorito rispetto all'olandese, ma in questo caso nessuno dei due si è imposto in precedenza: il vincitore del 2022, Dylan van Baarle, ha solo la terza quota per i bookies, e questo ci suggerisce quanto gli altri due siano preponderanti nell'immaginario non solo dei tifosi ma pure degli esperti.

Per quanto riguarda il Fiandre, è Van der Poel a vantare una quota più bassa, e vorremmo vedere che non fosse così: Mathieu ha vinto due delle ultime tre edizioni della Ronde, e nell'altra è arrivato secondo. Quanto a Van Aert, è in seconda fila insieme a un certo Tadej Pogacar, ovvero un corridore che lo scorso anno, alla prima partecipazione nella classica belga, contese fino alla fine la vittoria a Van der Poel.

Pogacar è senza ombra di dubbio un altro dei giovani fenomeni di quest'epoca ciclistica, anzi probabilmente è proprio il corridore che più di tutti ha improntato di sé il primo scorcio di anni ‘20. E puntualmente lo ritroviamo in cima ai pronostici per il Tour de France, da lui vinto nel 2020 e nel 2021; ma non precisamente al primo posto, perché per gli allibratori il primo favorito, con una quota leggermente più bassa dello sloveno, è l’uomo che l'ha battuto nel 2022: Jonas Vingegaard. Il giovane danese ha compiuto una vera impresa nell'ultima Grande Boucle, in quanto ha spodestato un avversario che non pareva spodestabile. Ma nel pirotecnico ciclismo contemporaneo può succedere anche questo: che il campione più affermato e ammirato trovi sulla propria strada un quasi sconosciuto rivale pronto a fargli le scarpe.

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