La UAE Emirates ha scelto i sette scudieri di Pogačar al Giro
Nessun nome altisonante per l'attacco di Pogačar alla Maglia rosa, ma tanta concretezza e una dose non trascurabile di esperienza
Nessuna sorpresa per i sette uomini scelti dalla UAE Emirates per scortare Tadej Pogacar nella sua prima esperienza in carriera al Giro d'Italia: un vecchio volpone come Majka, uomini di sicuro affidamento in salita come Großschartner e Novak e tenaci passisti quali Bjerg, Rui Oliveira e Laengen per tutti i terreni, oltre a un Molano pontenzialmente spendibile nelle volate, per quanto l'obiettivo principale - se non unico - di squadra e capitano resti la Maglia Rosa di Roma, da conquistare correndo il minor numero possibile di rischi.
«La preparazione per il Giro è andata molto bene», ha commentato Pogačar. «Non ho corso troppo quest’anno, appena 10 giorni, quindi mi sento fresco e pronto per il mio primo Giro. È una corsa a cui sognavo di partecipare già da molto tempo e la sensazione è che questo sia il momento giusto per farlo». Non ci sarà nemmeno un italiano a scortarlo per le strade del Bel Paese, che però Pogi conosce molto bene: «Ho corso tantissimo in Italia, un Paese molto importante nella mia crescita come ciclista. Si tratta senza dubbio di uno dei miei luoghi preferiti in cui correre e non solo, visto che ne amo la cultura e il cibo. Spero che riusciremo a rendere davvero speciale questo mese».
22esimo grande giro per Majka
Il più fidato scudiero del fuoriclasse sloveno sarà senza dubbio Rafał Majka. Dopo aver scortato Pogačar alla conquista del secondo Tour de France nel 2021 e nelle ultime due edizioni della Grande Boucle concluse alle spalle di Vingegaard, il forte scalatore polacco sarà l'uomo di esperienza della UAE Emirates al Giro d'Italia, dove torna a tre anni e mezzo di distanza dal 12esimo posto conquistato nell'edizione ottobrina del 2020, l'unica delle cinque partecipazioni in cui il polacco ha chiuso fuori dalla top ten finale. Il quinto posto del 2016 è anche la seconda miglior prestazione di Majka (dopo il podio raggiunto nella precedente Vuelta) in uno dei 21 grandi giri a cui lo scalatore di Zegartowicach ha preso parte. Quarta partecipazione al Giro, invece, per Felix Großschartner, altro fedelissimo di Pogacar (con cui però non ha ancora vinto un GT), e per Domen Novak, tra i gregari più importanti - se non il più importante - del connazionale Pogačar nell'ultima Liegi-Bastogne-Liegi.
Molano per le volate
Quanti chilometri al vento percorrerà Mikkel Bjerg? Sicuramente tanti, come quelli che passeranno in testa al gruppo anche Rui Oliveira e Vegard Stake Laengen. Come fatto dall'inizio della stagione, la formazione emiratina cercherà di cogliere piazzementi e punti per la classifica UCI (a cui è saldamente in vetta) in ogni occasione: anche con Juan Sebastián Molano, l'uomo del team bianco-rosso-nero per le volate; la concorrenza sarà di primissimo livello, ma il 29enne colombiano, due vittorie di tappa alla Vuelta, ha dimostrato di sapersi disimpegnare anche negli sprint più complessi.
A guidare la squadra dall'ammiraglia saranno, sotto la supervisione di Matxin Fernandez, tre italiani: Fabio Baldato, Marco Marcato e Manuele Mori.