Girmay: “La mia vittoria per l’Africa”. Carapaz: “Mi preparo da sempre per questo momento”
Le dichiarazioni dei protagonisti della terza tappa dopo una lunga giornata in sella e il cambio della maglia gialla
Il traguardo della terza tappa del Tour de France a Torino regala due importanti prime volte al ciclismo World Tour: la prima vittoria dell’eritreo Biniam Girmay e della sua squadra, l’Intermarché-Wanty, alla Grand Boucle e la prima maglia gialla per l’Ecuador di Richard Carapaz (EF Education-Easypost).
Biniam Girmay “Una vittoria per l’Africa e per tutti gli africani”
Visibilmente commosso dopo aver tagliato il traguardo, il corridore eritreo ha ringraziato team e famiglia. “Per prima cosa voglio ringraziare i miei compagni di squadra, per avermi dato tutta la forza e il supporto possibili. Da quando ho iniziato a pedalare non avevo mai sperato di partecipare al Tour de France, ma ora non riesco a credere di aver vinto una tappa, alla mia seconda partecipazione, in un grande sprint di gruppo. È incredibile. Voglio ringraziare la mia famiglia, mia moglie, tutti gli eritrei e gli africani. Dobbiamo essere fieri. Ora siamo veramente parte delle grandi corse e riusciamo a vincere: è il nostro momento, il nostro tempo. Voglio congratularmi con tutto il mio team, specialmente con Jean François [Bourlart, DS e general manager della Intermarché-Wanty, ndr]: non eravamo ancora riusciti a vincere al Tour de France, ma ora è il nostro momento e sono felicissimo. Questa è una vittoria per l’Africa, per tutti gli africani.
Il nostro piano era portare Gerben Thijssen allo sprint e se la corsa fosse diventata più dura, avrei avuto una chance anche io. La squadra ha lavorato bene ma nell’ultimo km ho perso la ruota di Gerben, allora ho provato io in prima persona. È stato incredibile vincere davanti ai più veloci del mondo, per me è veramente motivante”.
Richard Carapaz: “È un sogno vestire di giallo nella corsa più importante del mondo”
Richard Carapaz è stato raggiunto dai microfoni di Eurosport subito dopo la fine della tappa. “È un sogno per me, con tutto il rispetto che ho per il Tour, vestire di giallo nella corsa più importante del mondo. Mi sono sempre preparato bene per questo e potersi godere un momento così è una gioia immensa.
Sapevamo di avere un’opportunità nel finale, però sapevamo anche che sarebbe stato il primo finale per gli sprinter, con molto nervosismo in gruppo e possibili cadute. Dovevo essere ben posizionato. La squadra ha lavorato benissimo nel finale. Mi hanno lasciato ad un chilometro dal traguardo con Marijn [Van den Verg, ndr] che ha fatto il rettilineo finale. È stato spettacolare”.
Aike Visbeek: “Oggi abbiamo fatto la storia”
Il DS della Intermarché-Wanty ha commentato così la vittoria di Biniam Girmay: “Le mie prime parole ai ragazzi alla radio sono state: oggi abbiamo fatto la storia. Avevamo un piano e i ragazzi sono rimasti calmi e si sono avvicendati nel giusto ordine. Bini era libero e stavamo tirando per Gerben [Thijssen, ndr]. I ragazzi hanno preso iniziativa e hanno corso con autorevolezza e si sono posizionati veramente bene, avevamo tutti i corridori lì dove li volevamo. L’obiettivo era portare Bini in top10 e lui ha completato il lavoro egregiamente. Quando può lanciare uno sprint lungo riesce ad avere un’accelerazione incredibile.
Ciò che è successo oggi è importantissimo: c’è un intero continente che aspettava questa vittoria. Ora che è stata conquistata speriamo di aver aperto uno spiraglio per molti altri ciclisti africani. Penso che fosse necessario e ora il mondo sa cosa è accade quando diamo una possibilità a questi ragazzi”.
De Lie: “Contento per il terzo posto”. Cavendish “Ho tenuto qualcosa nelle gambe per domani”. Gaviria “Oggi Girmay è stato più forte di me”
Arnaud De Lie (Lotto Dstny): “La squadra ha fatto un gran lavoro, il terzo posto è un ottimo risultato. È stato uno sprint velocissimo: ero un po’ bloccato all’inizio ma nel finale sono riuscito a sprintare. Congratulazioni a Biniam, ha meritato la vittoria. Non ho visto la caduta, perché ero sulla sinistra. Sono molto contento, soprattutto dopo una giornata come questa. Non riuscire a raggiungere un risultato sarebbe stato frustrante ma ho fatto veramente un bello sprint. Forse ho atteso un po’ troppo, ma stavolta è andata così”.
Mark Cavendish (Astana Qazaqstan): “Qualcosa doveva succedere: non sai dove né quando, ma poi lo senti accadere davanti a te. Ti avvicini, tiri i freni e aspetti che qualcuno ti colpisca da dietro. Fortunatamente è andata bene per me e penso che nessuno si sia fatto veramente male. Credo che oggi nessuno stesse bene, forse solo Pogačar [ride]. Non è stata una tappa facile per recuperare, sono stato un po’ a disagio tutto il giorno. Ma è tutto ok, ho tenuto qualcosa nelle gambe, visto che arriveremo sulle Alpi già domani”.
Fernando Gaviria (Movistar): “Sono deluso perché volevo provare a vincere. Oggi la squadra ha lavorato bene per me e devo ringraziare i ragazzi, perché so che sono andati oltre il loro ruolo, visto che molti sono scalatori. C’è poco da fare, tutti diamo il massimo sulla bicicletta e Girmay è stato il più veloce. La prossima volta vedremo, ma per oggi Girmay è stato più forte di me. È stato importante per lui, che è anche una bella persona, quindi sono contento”.