Il CPA propone (ancora) l'annullamento della Cima Coppi
Dopo aver pattuito misure preventive con tutte le parti in causa nel pomeriggio, alle 21:29 si è svolta una votazione in cui il 100% dei votanti si è espresso a favore dell'annullamento
Già da alcuni giorni il meteo non prometteva niente di buono per questa giornata e il transito dall'UmbrailPass, già esso stesso previsto in sostituzione dello Stelvio, era nell'occhio del ciclone in queste ultime ore. Cerchiamo di capire meglio cosa sta succedendo a poche ore dalla partenza.
La prima soluzione del problema
Ieri pomeriggio alle 15:30 si è tenuta una riunione a cui hanno partecipato i rappresentanti delle varie parti in causa (RCS come organizzatore, CPA per i corridori e AIGCP per i direttori sportivi insieme al medico di corsa e al presidente di giuria) che aveva prestabilito il normale svolgimento della corsa con la possibilità di neutralizzare in corso di svolgimento l'UmbrailPass, predisponendo una serie di misure di sicurezza aggiuntive (parcheggio in vetta per cambiare indumenti, mantelline distribuite da vetture neutre, ecc.). Tutti i dettagli sono ben scritti nel verbale ufficiale di quell'incontro che abbiamo pubblicato ieri sera in allegato alla nostra preview (Giro d'Italia 2024, 16a tappa: lo strano giorno della Cima Coppi).
La votazione a tarda sera
Questa mattina il CPA ha emesso un nuovo comunicato rilanciato dal presidente Adam Hansen sui social, in cui si prende atto della neve prevista in vetta alla Cima Coppi e si propone lo spostamento motorizzato da Livigno fino alla fine della discesa dell'Umbrail, cassando così tutte le cime previste a inizio tappa in relazione a condizioni di meteo estreme: nella fattispecie il CPA si rifà a due dei punti previsti dall'Extreme Weather Protocol, ovvero pioggia ghiacciata e temperature estreme, condizioni che minerebbero la sicurezza e la salute degli atleti nella discesa dalla Cima Coppi. La presa di posizione è frutto di una votazione avvenuta alle 21:29 di ieri sera che ha chiesto ai corridori di scegliere tra annullare i primi km della tappa o partire come accordato precedentemente. Il 100% dei votanti si è espresso favorevole alla cancellazione e allo spostamento in bus/auto fino oltre la Cima Coppi.
Cima Coppi a rischio ancora una volta
A questo punto gli sforzi fatti nella riunione di ieri pomeriggio potrebbero essere vani e si crea una situazione di contrasto in cui dopo aver già deciso di partire regolarmente secondo quanto pattuito nella riunione delle 15:30, Adam Hansen sta adesso chiedendo a tutto il gruppo di non partire senza farsi condizionare dalle pressioni esterne (partendo dai tecnici delle squadre). Questo al netto di una votazione in cui è vero che il 100% dei votanti si è espresso favorevole allo spostamento della partenza, ma in cui i voti sono soltanto 23, probabilmente uno per squadra, numero ben lontano dai 149 atleti che sarebbero dovuti partire e che potrebbero non essere tutti d'accordo con l'esito della votazione. Per il momento possiamo soltanto attendere nuove comunicazioni e vedere che esito avrà il braccio di ferro tra RCS e il gruppo. In ogni caso ancora una volta si arriva all'ultimo minuto senza sapere come andranno le cose e con la Cima Coppi che rischia di saltare.