Richard Plugge si è detto contrario alla possibilità di offrire una quinta wild card per i Grandi Giri© ASO
Professionisti

Richard Plugge tuona: "Non ho nulla contro nessuna squadra, ma..."

Il manager della Visma-Lease a Bike si dice contrario all'assegnazione di una quinta wild card nei Grandi Giri: "Non si cambiano le regole durante il gioco"

Wild card extra sì, wild card extra no: il dibattito si estende anche ai direttori sportivi del gruppo. In attesa della riunione di mercoledì 26 marzo in cui il Professional Cycling Council, organo ufficiale per il professionismo dell'Unione Ciclistica Internazionale, sarà chiamato ad esprimersi sulla proposta degli organizzatori delle tre grandi corse a tappe, dal mondo del ciclismo arrivano opinioni contrastanti dai diretti interessati.

Richard Plugge (Visma): “Trovo assurdo che questa possibilità venga presa in considerazione”

Tra i manager che si sono espressi contro questa possibilità, la voce più convinta è quella di Richard Plugge: una delle menti dietro ai successi del Team Visma-Lease a Bike negli ultimi anni, il manager neerlandese si è schierato apertamente per il No. A suo dire i contro sono molteplici, a partire dalla sicurezza in gruppo.

“Trovo assurdo che questa possibilità venga presa in considerazione. Una delle regole principali per garantire la sicurezza in gara è che non ci possono essere più di 176 corridori al via di un Grande Giro: aggiungerne otto così, all'improvviso, non mi sembra una grande idea. Non ho nulla contro nessuna squadra, ma assegnare una quinta wild card non è in linea con i valori del World Tour.”

© UCI via X
Richard Plugge non ha dubbi: la presenza di una quinta wild card nei Grandi Giri comprometterebbe la sicurezza in gruppo © UCI via X

Un altro tema sollevato da Plugge riguarda la lotta per la retrocessione dal World Tour al Pro Tour. Il ranking triennale si chiuderà proprio al termine di questa stagione, che si rivela quindi fondamentale per stabilire chi conquisterà una wild card WT per il triennio 2026-2028.

“L'aggiunta di una quinta squadra può essere un grosso problema per chi è in fondo alla classifica e si sta giocando una licenza, perché quella quinta squadra aumenta la competizione per i punti del ranking. Penso che non dovrebbe esserci nessuna wild card extra: non si cambiano le regole durante il gioco.”

Thor Hushovd (Uno-X): “Siamo fiduciosi: meritiamo una wild card”

Chi potrebbe giovare di questa decisione sono, ovviamente, le squadre professional. Lo sa bene Thor Hushovd, direttore sportivo della Uno-X Mobility, che pur non essendosi schierato sul tema si è detto fiducioso sulla possibilità della sua squadra di ottenere una wild card al Tour de France per il terzo anno consecutivo. L'arrivo di Tom Pidcock alla Q36.5 e di Julian Alaphilippe e Marc Hirschi alla Tudor può ridurre le chance della squadra norvegese di prendere il via della Grande Boucle? Hushovd crede di no, anche a prescindere dalla possibilità degli organizzatori di offrire una quinta wild card.

“Per ora non possiamo fare altro che aspettare, ma siamo fiduciosi. Se si guardano i nostri risultati e il modo in cui corriamo, penso che meritiamo un invito al Tour indipendentemente dal fatto che venga assegnata o meno una wild card extra. I segnali per un invito al Tour sono positivi: sono ottimista sul fatto che saremo al via a luglio.”

Lidl-Trek: «Non possiamo accontentare sia Pedersen che Milan»
Nokere Koerse, sfida tra Philipsen e De Lie (e Moschetti?) in un finale inedito
Amedeo Onnis
Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro e appassionato di triathlon, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.