Van der Haar può lasciare col sorriso la maglia di campione europeo
Ciclocross

Van der Haar spegne le speranze Pauwels

Il campione europeo batte in un finale thrilling la coppia Iserbyt-Vanthourenhout al termine della gara più emozionante dell'anno. In evidenza anche Ronhaar e Nys

01.11.2022 16:57

Il Koppenbergcross di Oudenaarde, rinominato GP Jolien Verschueren in onore della crossista scomparsa l'anno scorso, apre anche quest'anno la challenge a tempo belga dell'X2O che si concluderà a metà febbraio nella capitale Bruxelles dopo otto manche.
Il parterre non è dei più eccellenti a causa delle pesanti assenze di Laurens Sweeck e Quinten Hermans, ma Eli Iserbyt, Michael Vanthourenhout (Pauwels), Lars van der Haar, Thibau Nys e Pim Ronhaar (Baloise) garantiscono una gara non del tutto scontata.

Grande spunto al via da parte di Thijs Aerts (Baloise), uno dei migliori al mondo allo start, e di Ronhaar; appena si arriva sull'erba è però Iserbyt a portarsi davanti e dettare l'andatura che desidera, tampinato da Pim, LVDH, Thibau e Toon Vandebosch (Alpecin), mentre Vanthourenhout è più distante. Non c'è grossa selezione nel segmento sul prato e solo il forcing di Eli sul Koppenberg allunga e sfilaccia il drappello di testa, ancora ricco di una decina di crossisti. Appaiono molto brillanti in questa fase LVDH e Nys, mentre soffre Vanthourenhout.

Nella seconda tornata Thibau si mette in testa per fare le traiettorie nella discesa iniziale, ma Eli non ci sta e con un'entrata decisa ma pulita si riprende la testa. Dietro di lui proseguono le spallate tra Michael, Ronhaar e lo stesso Nys, mentre Van der Haar e Lander Loockx (Team Deschacht) rimangono in disparte finché non è lo stesso Loockx a superare tutti poco prima del muro. Vanthourenhout è il più reattivo e in apertura di terzo giro cerca di staccare tutti provocando la reazione di un coraggioso Thibau. I due se ne vanno da soli staccando Iserbyt, mentre ancora più indietro Ronhaar e Van der Haar, rimasti copertissimi per tutto il tempo, vengono rallentati da Loockx. Poco prima della conclusione del giro la situazione torna sotto controllo: LVDH si riporta su Eli che a propria volta chiude il gap nei confronti della coppia al comando, mentre Pim e Lander sono distanti 6". 

Una foratura costringe Thibau a cambiar bici e approfittando del suo traino anche Ronhaar e Loockx rientrano sui battistrada, andando a ricomporre quel sestetto che ha caratterizzato i primi tre giri di gara. La situazione non si sblocca, l'equilibrio prevale soprattutto perché il favorito, Iserbyt, è consapevole di essere il più forte sul Koppenberg e quindi non forza l'andatura nel resto del tracciato. Grazie a questo ulteriore rallentamento rientra davanti anche Jens Adams, ma la quiete è destinata a terminare. Eli attacca violentemente sul muro a fine quarto giro, cioè esattamente a metà gara. L'unico a rispondere bene è Van der Haar, tutti gli altri a partire da Vanthourenhout devono alzare bandiera bianca.

L'alfiere della Pauwels continua a rilanciare dopo ogni curva e riesce a mettere un po' in difficoltà il campione europeo, il quale, dopo un momento di parziale appannamento si riprende e riesce a ricucire sull'avversario. Eli però non rinuncia a pelare ogni curva e a rischiare in ogni tornante. Il conto si presenta quando Iserbyt sbaglia l'uscita di curva in una contropendenza ed è costretto a mettere piede a terra e anche a rimettere a posto la catena, caduta. Lars non scatta e così Eli può rientrare, ma viene ancora messo sotto pressione dal neerlandese in cima al Koppenberg. La fucilata di LVDH è troppo violenta e Iserbyt ci impiega qualche istante per reagire e poi un minuto pieno per rimettersi a ruota. Da dietro si riavvicinano un po' grazie ai rallentamenti della coppia di testa e all'alto ritmo imposto da Adams. In cima al muro, in chiusura di quinto giro, Vanthourenhout lascia sul posto lo stesso Jens e Ronhaar, proseguendo da solo la rincorsa al duo dei battistrada.

L'inseguimento termina a metà sesto round, ma Michael non si prende momenti per rifiatare, essersi risparmiato le mille accelerate sul Koppenberg nei giri precedenti è più che sufficiente. Il gap che scava su un Iserbyt ormai cotto è notevole, ma il cugino del C.T. del Belgio non riesce ancora a disfarsi della compagnia poco piacevole di Van der Haar. Giunti nuovamente sul Koppenberg i due si fermano un po' a guardarsi e così Eli riesce a tornare sotto per l'ennesima volta, prima di sferrare il secondo attacco di giornata, stoppato senza indugi da Lars. I tre non sono capaci di staccarsi a vicenda e transitano ancora insieme al traguardo sentendo il suono della campana. Poco più in là un fantastico Adams continua a vedere in lontananza i leader e dietro di sé, più staccato, un coriaceo Ronhaar, come sempre a proprio agio in percorsi così esigenti.

L'ultima tornata è un'altalena di emozioni per tutti e tre i crossisti e per noi un susseguirsi di colpi di scena. Vanthourenhout la approccia in testa tenendo un ritmo regolare e provando con un paio di accelerate a disfarsi dei due alla sua ruota. Van der Haar è nel panino Pauwels e non molla mai la seconda posizione poiché sa che altrimenti per lui sarebbe la fine. Nella foga di reagire all'ennesima provocazione di Michael, Lars scivola in curva e perde circa 6-7" dal belga. Iserbyt ovviamente decide di lasciar chiudere al campione europeo il buco, contando di arrivare più fresco al muro finale. Il gap tra battistrada e due inseguitori rimane più o meno stabile e Vanthourenhout approccia le prime rampe del Koppenberg con 5" su LVDH ed Eli. 

Quest'ultimo tenta di rifarsi sotto al compagno con uno scatto ad inizio muro ma Lars non si lascia sorprendere e non concede nemmeno un centimetro. Iserbyt allora si sposta e lascia ripassare davanti Van der Haar; l'alfiere della Baloise si avvicina lentamente a Vanthourenhout e appena la strada spiana un pochino lancia il proprio sprint. Michael viene sverniciato a doppia velocità sia da LVDH, meritatissimo vincitore, sia da Eli che limita i danni chiudendo secondo a 5". Vanthourenhout è dunque terzo a 11", davanti ad un Adams in grande spolvero che termina il Koppenbergcross in quarta piazza a soli 33" dal trionfatore. Ronhaar difende la top five a 1'01" e Thibau viene battuto da Loockx nel duello per la sesta posizione. Il figlio d'arte chiude a 1'26", Lander a 1'18". Vandebosch ottiene l'ennesima top ten terminando sotto i due minuti di distacco da Van der Haar, mentre Thomas Mein, altro specialista dei tracciati altimetricamente duri come questo è nono a 2'13", appena davanti a Niels Vandeputte (Alpecin), decimo a 2'23".

Dai risultati e dall'andamento della corsa odierna si possono trarre importanti indicazioni in vista degli Europei U23 ed élite di sabato e domenica. Innanzitutto Van der Haar pare tutt'altro che pronto ad abbandonare la propria maglia ed anzi, a quattro giorni dalla contesa è il favorito principale alla (ri)conquista del titolo. Il suo problema sarà arginare e aggirare la superiorità numerica netta del Belgio, che però, viste le faide tra i due principali uomini di punta Iserbyt e Sweeck, non è detto si rivelerà decisiva. 
Tra i più giovani invece Ronhaar conferma di essere il migliore nei percorsi esigenti, però Nys, Michels e Meeussen, tutti belgi, gli renderanno la vita dura e a differenza della prima squadra hanno dimostrato già a Fayetteville di saper usare bene la legge dei numeri. Inoltre Sven Vanthourenhout avrà a disposizione anche Joran Wyseure, il campione del mondo oggi secondo nella gara under dietro Victor Van de Putte, che può rappresentare la classica scheggia impazzita capace anche di piazzare l'acuto e sconfiggere tutti.

 

 

Fem regina del Koppenberg
E se vi dicessimo che le tappe brevi sono un incentivo al doping?