Niklas Larsen vince il Tour of Denmark 2019 davanti a Jonas Vingegaard © Team ColoQuick
Mondo Continental

Niklas Larsen, il talento della pista tornato vincente anche su strada

Il danese, medagliato in tre Giochi Olimpici e in varie edizioni di Mondiali ed Europei su pista, ha lasciato la Uno-X dopo un quinquennio non indimenticabile e ha ritrovato il successo su strada

23.04.2025 23:00

Dodicesimo appuntamento dell’anno con Mondo Continental. In questa puntata: Tour du Loir et Cher e Niklas Larsen, tornato a fare ottime cose su strada dopo gli anni non esaltanti alla Uno-X.

Le corse della settimana

Tour du Loir et Cher

Il vincitore del Tour du Loir et Cher, Niklas Larsen
Il vincitore del Tour du Loir et Cher, Niklas Larsen © Florent Laidé/Tour du Loir et Cher

In Francia si è disputata la sessantaquattresima edizione del Tour du Loir et Cher, corsa a tappe di cinque giorni che vedeva al via ventitré squadre: quindici Continental, sei formazioni dilettantistiche francesi e le selezioni nazionali di Germania e Svezia.

La prima tappa presentava diversi strappetti e prevedeva, nel finale, tre giri di un circuito di 17 km. Il traguardo era posto in cima a una rampa di 300 metri con pendenze superiori al 10%. Niklas Larsen (BHS-PL Beton Bornholm) è riuscito a fare la differenza ed è arrivato tutto solo, conquistando la prima vittoria stagionale e, ovviamente, la maglia di leader. Il danese ha preceduto di 41” Louis Hardouin (Guidon Chalettois) e di 43” Jochem Kerckhaert (BEAT). 

La seconda frazione era molto più semplice della precedente: anche in questo caso era previsto un circuito finale (4 giri da 13 km), ma non vi erano difficoltà altimetriche. Cinque uomini sono riusciti a beffare il gruppo (anticipandolo di soli 12”) e si sono giocati la vittoria in volata: ne è uscito vincitore Silas Koech (Lotto Kern-Haus), che ha avuto la meglio su Tim Marsman (VolkerWessels) e Axel Habert (Atria-Montluçon). Niklas Larsen ha conservato la testa della classifica.

Il finale della terza tappa era caratterizzato da tre giri di un circuito di 7 km, che prevedeva uno strappo di 300 metri al 6% nella parte iniziale e un arrivo pianeggiante. Un gruppo di circa sessanta corridori è arrivato compatto e Marceli Bogusławski (ATT Investments) ha preso l'ultima curva meglio di tutti, riuscendo addirittura a mettere 1” tra sé e il resto del plotone. Matthew Fox (VC Rouen 76) e Markus Mäeuibo (Charvieu Chavagneux Isère) lo hanno accompagnato sul podio di giornata, mentre Niklas Larsen ha mantenuto la maglia di leader.

La quarta frazione presentava un percorso abbastanza semplice, senza troppe difficoltà Anche il circuito finale non presentava asperità e, come da pronostico, è stata volata di gruppo. Marceli Bogusławski si è confermato il velocista più forte e ha bissato il successo del giorno precedente, battendo Tim Marsman e Jonathan Malte Rottmann (Nazionale Germania). In classifica generale non ci sono stati cambiamenti.

L’ultima tappa era la più breve e prevedeva un circuito di 7,5 km da ripetere dodici volte. Dopo pochi chilometri, però, la frazione è stata sospesa e, in seguito, annullata perché la forte pioggia aveva reso le strade eccessivamente scivolose e pericolose.

Niklas Larsen ha conquistato il successo finale, con 40” di vantaggio su Tim Marsman e 44” sul miglior giovane della corsa, Silas Koech. Marceli Bogusławski ha vinto la classifica a punti, mentre quella dei GPM ha premiato Meindert Weulink (Parkhotel Valkenburg). La graduatoria a squadre, infine, è andata alla VolkerWessels.

Le Continental tra i big

Alejandro Callejas vince la tappa regina del Giro d'Abruzzo
Alejandro Callejas vince la tappa regina del Giro d'Abruzzo © LaPresse/Il Giro d'Abruzzo

Undici formazioni di terza divisione si sono schierate al via del Giro d’Abruzzo, con risultati importanti. La Petrolike si è tolta la principale soddisfazione, riuscendo nell’impresa di vincere la tappa regina con Edison Alejandro Callejas. In classifica generale, invece, è stato il JCL Team Ukyo a centrare il miglior piazzamento con Alessandro Fancellu, ottavo. Gioia anche per la S.C. Padovani Polo, che si è aggiudicata la maglia riservata al miglior scalatore con Federico Guzzo.

Le quattro Continental storiche francesi, affiancate dalle tedesche BIKE AID e MYVELO e dall’austriaca Hrinkow Advarics hanno preso parte al trittico di gare disputate in terra transalpina. La St.Michel-Preference Home ha ottenuto i migliori risultati grazie a Nicolas Breuillard: il venticinquenne ha chiuso al decimo posto la Classic Grand Besançon Doubs e all’ottavo il Tour du Jura. Al Tour du Doubs si è fermato alla sedicesima posizione, battuto da Rémi Capron: il ventiquattrenne della Van Rysel-Roubaix lo ha preceduto di poco e ha terminato la corsa quindicesimo.

In settimana l’UCI ha ufficializzato un movimento di ciclomercato che era, in realtà, già noto da tempo: la GW Erco Shimano ha messo sotto contratto Johnatan Cañaveral. Il ventottenne ha corso tra i professionisti per due anni (2021-2022) con la Bardiani-CSF e aveva interrotto la sua carriera al termine della sua avventura alla corte dei Reverberi. Dopo oltre due anni è tornato alle corse in occasione dei campionati nazionali e ha già disputato anche un paio di corse del calendario dilettantistico colombiano.

Il ritratto della settimana: Niklas Larsen

Niklas Larsen (a destra) festeggia il bronzo olimpico della madison con Michael Mørkøv
Niklas Larsen (a destra) festeggia il bronzo olimpico della madison con Michael Mørkøv © Niklas Larsen

Per diversi anni Niklas Larsen ha alternato con grande profitto l’attività su strada e quella su pista, rivelandosi come uno dei talenti più interessanti del panorama mondiale in entrambe le discipline. Al termine della sua esperienza tra gli under 23, però, le cose sono cambiate: nei velodromi si è confermato ad altissimo livello e ha raccolto tante medaglie pesanti a livello internazionale, ma su strada è un po’ sparito dai radar, non riuscendo mai a lasciare il segno in corse importanti nei suoi cinque anni con la Uno-X. Non confermato dal ProTeam norvegese, il ventottenne ha scelto di tornare in patria, alla BHS-PL Beton Bornholm, e i risultati gli hanno subito dato ragione.

In una formazione più piccola, il danese ha ritrovato gli stimoli per competere ed è riuscito subito a essere competitivo in entrambe le discipline: ha iniziato la stagione ai Campionati Europei su pista, tornando a casa con la medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre e l’argento nell’omnium. In seguito è riuscito a fare cose eccellenti anche su strada: è salito sul podio in due corse professionistiche, lo Cholet Agglo Tour e la Volta NXT Classic (chiuse entrambe al terzo posto), e nella prima corsa di livello inferiore, il Tour du Loir et Cher, ha dominato la prima tappa e conquistato la classifica generale, gestendo la situazione senza troppi problemi.

Niklas Larsen iniziò a farsi conoscere a livello internazionale al primo anno da junior: si laureò campione nazionale a cronometro, vinse una tappa del prestigioso Grand Prix Rüebliland e ottenne piazzamenti di spessore come il terzo posto al Trophée Centre Morbihan e il quarto al Giro delle Fiandre di categoria. Fu convocato per i Campionati del Mondo su strada e si fece notare anche su pista, disciplina in cui conquistò il titolo nazionale del chilometro.

Al secondo anno tra gli juniores si confermò particolarmente a suo agio nelle prove contro il tempo: vinse, infatti, la crono del Trofeo Karlsberg e quella del Grand Prix Rüebliland (poi terminato in terza posizione), e concluse al settimo posto la prova iridata. Su pista ottenne i migliori risultati nell’inseguimento a squadre, specialità in cui centrò il titolo nazionale e la medaglia d’argento ai Campionati Europei.

Per la prima stagione tra gli under 23, il corridore danese si accasò alla Virtu Pro Veloconcept e fece, così, il suo esordio nel mondo Continental. Su strada corse poco e non andò oltre il terzo posto del prologo del Tour de Berlin, ma su pista si affermò ai massimi livelli: fu medaglia di bronzo nell’inseguimento a squadre sia ai Campionati del Mondo che ai Giochi Olimpici, mentre agli Europei conquistò uno strepitoso successo nella corsa a punti.

Nel 2017 rimase alla Virtu e incrementò l’attività su strada, disputando anche alcune gare professionistiche: non andò oltre due quarti posti, ma vinse la maglia di miglior scalatore alla Ronde van Midden Nederland. Su pista disputò sia i Campionati Europei élite, in cui fu argento nella corsa a punti (da campione uscente) e nella madison, che quelli under 23, in cui vinse il titolo nella corsa a punti e fu secondo nello scratch e nell’omnium. Si portò, inoltre, a casa tre titoli nazionali (chilometro, inseguimento individuale e scratch) e fu grande protagonista della prova di Coppa del Mondo di Cali (in cui conquistò inseguimento a squadre e madison).

Nella stagione seguente, Larsen fu confermato nel team (che nel frattempo aveva cambiato nome in Waoo) e cominciò a lasciare il segno anche su strada. Vinse l’Eschborn-Frankfurt U23 e una tappa (e la classifica a punti) del Rhône-Alpes Isère Tour, e chiuse al secondo posto la generale della corsa francese, il Circuit de Wallonie, la prova in linea del campionato nazionale under 23 e quella élite. Su pista fu argento mondiale nell’inseguimento a squadre e grande protagonista in Coppa del Mondo, con la vittoria di quattro prove (una corsa a punti, un’americana e due omnium) e della generale dell’omnium.

Nel 2019 passò alla ColoQuick e mise un po’ da parte la pista, “accontentandosi” di un bronzo mondiale nell’inseguimento a squadre. Su strada vinse il GP Himmerland Rundt, il Lillehammer GP e, soprattutto, la classifica generale del Tour of Denmark, in cui batté addirittura Jonas Vingegaard. Nonostante un numero di giorni di corsa limitato, ottenne ben diciassette top ten e chiuse sul podio anche altre corse di spessore come il campionato nazionale élite (terzo) e la prova in linea under 23 dei Campionati Europei (secondo).

Dopo una stagione di così alto livello, il passaggio al professionismo era inevitabile e il danese firmò con un ambizioso ProTeam all’esordio fra i big, la Uno-X. A causa dello scoppio della pandemia e della conseguente riduzione dei calendari, gareggiò pochissimo, ma si fece notare al Giro della Regione Friuli Venezia Giulia, contribuendo al successo del suo team nella cronosquadre e chiudendo la secondo posto la seconda tappa. Su pista vinse il titolo nazionale della madison.

Nel 2021 lasciò nuovamente un po’ da parte la strada, ma riuscì ugualmente a vincere il Tour of Funen e a chiudere al terzo posto il GP Herning. Il focus fu spostato sulla pista, in vista del grande obiettivo stagionale, i Giochi Olimpici di Tokyo: nel velodromo giapponese, Larsen conquistò la medaglia d’argento nell’inseguimento a squadre (alle spalle del quartetto italiano) e fu protagonista anche nell’omnium, in cui finì quinto.

Il 2022 fu, a livello di risultati, il suo anno peggiore: nessuna top ten su strada (il miglior risultato fu un dodicesimo posto in una tappa della CRO Race) e non ci furono nemmeno partecipazioni ai grandi eventi su pista.

Nella stagione seguente il danese tornò a essere competitivo nelle cronometro: fu secondo nella prova contro il tempo della 4 Jours de Dunkerque, sesto in quella del Tour of Denmark e quarto in quella dei campionati nazionali. Su pista rientrò nel giro della nazionale e fu parte integrante del quartetto dell’inseguimento a squadre che conquistò il titolo mondiale.

L’anno scorso è stato nuovamente poco attivo su strada, con il sesto posto al GP Herning come miglior piazzamento, e ha spostato il focus sulla pista, con i Giochi Olimpici di Parigi e i Campionati del Mondo in casa, a Ballerup, come principali obiettivi. Nella rassegna a cinque cerchi ha conquistato il bronzo nella madison, mentre in quella iridata si è ripetuto nella prova a coppie, ma si è anche preso l’oro nell’inseguimento a squadre e l’argento nella corsa a punti. A inizio stagione si era ben disimpegnato anche ai Campionati Europei, in cui aveva centrato il titolo nella corsa a punti e gli argenti nell’inseguimento a squadre e nell’omnium.

Pur avendo iniziato il 2025 con i Campionati Europei su pista, Niklas Larsen ha annunciato che si concentrerà maggiormente sulla strada, con l'obiettivo dichiarato di ritrovare il professionismo. Per il momento le cose stanno andando bene, ma è fondamentale continuare così: le sue prossime corse dovrebbero essere Sundvolden GP e Ringerike GP, in programma, rispettivamente, il 10 e l’11 maggio.

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