
Omloop Nieuwsblad: Vollering e Wiebes tuonano "Non spetta sempre a noi tirare"
Le parola delle protagoniste dopo la prima classica del nord: tanto attendismo e frustrazione in gruppo, la vittoria arriva dalla fuga
Successo a sorpresa per Lotte Claes (Arkéa - B&B Hotels), che conquista la Omloop Nieuwsblad battendo Aurela Nerlo (Winspace Orange Seal): complice un malfunzionamento delle radio e tanta indecisione in gruppo, le due fuggitive sono riuscite a resistere fino al traguardo. Sul Kapelmuur Demi Vollering (FDJ-Suez) riesce a fare la differenza insieme a Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck), bruciandola poi allo sprint per la terza posizione.
Lotte Claes: “Avrei dovuto aiutare le velociste!”
“È davvero fantastico, non me lo sarei mai aspettato. Non sono molto veloce allo sprint, ma dopo una gara difficile spesso mi rimane qualcosa nelle gambe. L'altra ragazza ha attaccato abbastanza presto e questo è stato a mio vantaggio, perché non sono molto esplosiva. Ho pensato: ‘Continua!’, anche se avevo male ovunque. Non posso crederci. Aurela Nerlo è più esplosiva di me. L'ho conosciuta in altre gare: può attaccare velocemente, ma poi si spegne un po'. Sono fortunata ad avere un grande motore: sono riuscita a dare quel qualcosa in più. Come squadra avevamo ambizioni fin dall'inizio, ma con le velociste, perché di solito questa gare finisce allo sprint. Il mio lavoro era in realtà quello di aiutare loro, ma sono molto contenta che ci abbiano dato così tanto vantaggio e che sia finita bene. Quando ho iniziato a crederci? Dopo il Berendries. Poi ho pensato: fino al Muur dobbiamo lavorare bene insieme, mantenere un buon ritmo. E poi, alla fine, andare come una cronometro. È davvero incredibile. In realtà, questo è solo il mio secondo anno da professionista, perché prima lavoravo ancora in ospedale come infermiera. Spero che questo sia un passo verso un futuro luminoso".
Aurela Nerlo: “Ho attaccato presto, ma è bello essere tornata sul podio”
“Non posso dire di essere dispiaciuta: ho decisamente un problema con gli sprint! Ho provato ad attaccare dalla flamme rouge e penso di aver fatto quello che potevo. È bello tornare sul podio dopo un po' di anni, l'ultima volta è stata in una gara di categoria 2.2 nel 2019 , quindi sono più che felice di essere qui. Abbiamo lavorato molto bene, sono molto felice che Lotte Claes fosse con me in fuga: nelle ultime due salite abbiamo dato tutto quello che avevamo. Forse ho iniziato lo sprint troppo presto, ma ho pensato che se avessi aspettato di più il risultato sarebbe stato lo stesso (ride). Ovviamente sarebbe stato meglio vincere, ma se qualcuno mi avesse detto prima della gara che sarei stata sul podio non ci avrei mai creduto quindi sì, sono felice. Il nostro piano era essere nella fuga: mi aspettavo che potessimo andare lontano, ma pensavo che il gruppo ci prendesse a 20km dal traguardo e poi forse, se avessi avuto buone gambe, sarei potuta rimanere davanti. Ma non mi aspettavo questo finale”.

Demi Vollering: “Se vuoi arrivare allo sprint devi essere tu a colmare il divario”
"Non credo che spettasse necessariamente a noi prendere l'iniziativa. C'erano un certo numero di squadre con le velociste e se vuoi arrivare allo sprint, devi ovviamente colmare tu il divario. Le mie compagne di squadra hanno corso molto forte: a volte le ho dovute far rallentare, perché non volevo che andassimo troppo veloce troppo presto, altrimenti tutte le altre guarderanno noi per il resto della stagione. Ma sono molto orgogliosa di come si sono comportate le mie compagne di squadra: abbiamo comunque fatto del nostro meglio. Ho chiesto a Lorena Wiebes e alla SD-Worx se volevano tirare, ma hanno detto che non potevano. Penso che ne fossero anche un po' deluse… All'inizio della stagione tutti hanno paura di impegnarsi troppo e di dover poi essere un punto di riferimento per il resto della stagione. Poi a volte è un gioco d'azzardo: chi gioca meglio vince, ma non sempre si vince. Oggi nessuna di noi ha vinto. Sono molto contenta della mia forma e di come abbiamo corso come squadra. Oggi eravamo solo in cinque, ma abbiamo comunque fatto un ottimo lavoro. Sono molto orgogliosa di come hanno corso le ragazze: nei punti in cui volevamo fare corsa dura e farci vedere, l'abbiamo fatto. Quindi sì, non mi pento di nulla e nemmeno le mie compagne di squadra devono. Come squadra, abbiamo fatto una bella gara".
Lorena Wiebes: “Non siamo venute qui per sprintare per il terzo posto”
“La fuga ha preso parecchi minuti e non penso che fosse nostro compito inseguire, perché non eravamo certo le favorite per scollinare col primo gruppo al Muur. O almeno, era più compito delle altre. Non ci sono state discussioni, tutte aspettavano che qualcuno iniziasse a chiudere sulla fuga, ma noi non dovevamo essere le prime a inseguire. Ci siamo guardate: se qualcuno avesse iniziato a seguire allora anche noi avremmo iniziato. Non so se tutte abbiano aspettato noi o la FDJ o un'altra squadra… Ad un certo punto anche Puck Pieterse è venuta ci ha detto 'Se iniziate a tirare voi, tiriamo anche noi”. Ci siamo davvero guardate tanto a quel punto. Io mi sentivo abbastanza bene ma non ero sicura al 100% di scollinare con il primo gruppo al Muur. Alla fine Puck e Demi sono rimaste davanti: se anche avessimo preso la fuga avrei sprintato per il terzo posto e non è quello per cui siamo venute qui. In corsa è andata come doveva andare: sarebbe stato diverso se, per esempio, avessimo avuto Lotte Kopecky: a quel punto saremmo state sicure di avere qualcuno che poteva seguire Demi".
Pfeiffer Georgi: “Non eravamo favorite, non toccava a noi tirare”
“Quando ho sentito che il vantaggio della fuga stava salendo a 5-6 minuti ho pensato ‘Va bene’. Poi ci siamo trovate a 10-12 minuti e ci siamo dette ‘Ok, è un po’ troppo', ma abbiamo pensato che non spettasse a noi tirare perché non avevamo una delle favorite: toccava a FDJ e SD-Worx. Credo che tutte stessero aspettando Oudenaarde e Edelare, ma penso che comunque il ritmo non fosse abbastanza alto per chiudere nello spazio che avevamo. Ho sentito le altre squadre parlarne: come ho detto, non pensavo che toccasse a noi chiudere, le altre dovevano solo iniziare a tirare. C'erano molte squadre con atlete forti, ma non hanno iniziato a lavorare abbastanza presto per chiudere. Non è la prima volta che vedo succedere una cosa del genere. A volte il nostro sport è imprevedibile e credo che questo dimostri che se ti giochi le tue chance puoi essere ripagata e vincere. Mi sono sentita così così: sono sempre un po' nervosa e dopo l’incidente [la caduta nella quinta tappa del Tour de France Femmes 2024 che le è costata il resto della stagione, ndr] non mi aspettavo chissà che. Penso di poter essere contenta della top10. È stata una gara per riprendere fiducia per il resto delle classiche e spero di poter dare battaglia più avanti nella stagione".
Puck Pieterse: “È stato frustrante”
“Sono venuta qui per correre davanti nel finale: in qualsiasi altro scenario io e Demi avremmo sprintato per la vittoria, ma davanti oggi c'erano altre due atlete che sono state più brave. È stata una corsa strana in gruppo, con un ritmo semplice per molti chilometri: fino al Molenberg è stata facile e non c'è stato un vero attacco sul Berendries o altrove. Penso che ad un certo punto il gruppo si sia rassegnato al fatto che non fosse più possibile rientrare. Abbiamo aspettato che la SD-Worx e la FDJ iniziassero a tirare: volevamo comunque mettere qualcuno a lavorare anche noi. Dopo il Molenberg e prima del Muur abbiamo messo qualche atleta a lavorare con la FDJ, ma era già troppo tardi. È stato molto frustrante, soprattutto per me che amo correre davanti, ma non era compito nostro iniziare a tirare perché anche io dovevo sopravvivere sul Muur! Oggi mi sentivo bene sono riuscita a seguire: quando siamo arrivare su mi sono accorta che non c'era nessuno a ruota. Dopo abbiamo solo dovuto lavorare insieme. Mi sono accorta subito che Demi aveva qualcosa in più di me nel finale. ma spero nel corso delle classiche si guadagnare un po' di forza in pianura. Era la prima gara di stagione, ma è stato un ottimo inizio”.