Remco Evenepoel in azione con la maglia di campione del mondo © Getty Sport
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Evenepoel domina la settima tappa del Tour de France: “L'obiettivo è il podio finale"

Le dichiarazioni dei protagonisti dopo la settima tappa del Tour de France, la cronometro da Gervrey a Chambertin. Evenepoel vince davanti a Pogacar. Roglic terzo è ottimista per le prossime tappe

05.07.2024 18:57

Le dichiarazioni dei protagonisti dopo la settima tappa del Tour de France, una cronometro mossa di 25 chilometri da Gervrey a Chambertin che ha visto trionfare il campione del mondo Remco Evenepoel. Secondo ad appena dodici secondi Tadej Pogacar. Al terzo posto si piazza un rinato Primoz Roglic che infligge due secondi al suo ex compagno di squadra Joans Vingegaard. Delude Van Aert.

 

Evenepoel: “Pensavo di aver bucato. Ho avuto paura ma alla fine sono molto soddisfatto. L’obiettivo è il podio”.

“La salita era molto dura, anche perché ho voluto iniziare la cronometro molto forte. Quando stai dando tutto e ti trovi una discesa molto tecnica e veloce non è mai semplice, ma devo dire che mi sono goduto ogni metro di questa TT. Ad un certo punto ero abbastanza sicuro di aver bucato. Non so esattamente cosa sia successo, ma ho sentito lo stesso suono di quando hai una foratura. Mi sono spaventato. Poi dopo qualche centinaio di metri ho visto che in realtà non era successo nulla. Ho ripreso a spingere ma mi era rimasta parecchia tensione addosso, anche perché non ero sicuro non si trattasse di una piccola foratura che mi avrebbe potuto creare problemi nelle ultime curve. Dovevo  comunque provare a prendermi qualche rischio, perché sapevo che Pogacar era molto vicino. Vincere per 12 secondi è fantastico. Come avevo detto ieri, Tadej può andare molto forte nelle TT dei grandi giri e infatti alla fine mi è arrivato molto vicino. Essergli davanti è un grande successo di cui sono molto orgoglioso.

Penso che per la generale Tadej sia irraggiungibile ma è una gara e non si sa mai cosa possa succedere. Più passano i giorni e più la mia condizione cresce. Penso che lotterò per il podio. Dobbiamo concentrarci su questo perché sento di avere le gambe giuste per riuscirci”.

 

Pogacar: “avrei voluto vincere, ma contro Remco è sempre molto dura”.

"Sono partito molto forte perché sentivo delle ottime gambe, ma penso di aver approcciato la salita troppo intensamente. Infatti, ad un certo punto sono andato in difficoltà. Il percorso comunque era molto bello e sono presto riuscito a ritrovarmi. 

Perdere contro Evenepoel, il campione del mondo e il più forte cronoman in circolazione, è assolutamente un buon risultato di cui posso esserne soddisfatto. Di sicuro avrei voluto vincere oggi, ma contro Remco è sempre molto dura. Ho comunque guadagnato tempo su Roglic e Vingegaard, quindi posso essere molto contento. Ora devo controllare maggiormente Evenepoel che si è avvicinato in classifica, ma non posso perdere di vista nemmeno gli altri due. Sono sicuro che entrambi potranno dimostrare una buona condizione nelle prossime tappe in salita. 

In questo Tour de France le tappe più impegnative arriveranno alla fine quando il fisico potrebbe essere molto stanco. È li che vedremo i veri distacchi. Al momento la situazione è ancora molto chiusa, ma in questa fase è sicuramente meglio trovarsi con un piccolo vantaggio che dover inseguire".

Tadej Pogačar, vincitore della 4^ tappa della Grand Boucle ©Tour de France
Tadej Pogačar, vincitore della 4^ tappa della Grand Boucle ©Tour de France

 

Roglic: “Non sono sorpreso di questo risultato, solo molto contento”.

“Mi sento molto stanco perché ho dato veramente tutto. Sono andato molto forte e sono sicuramente molto soddisfatto della mia prestazione. Era da tanto tempo che non facevo una tappa del genere qui al Tour. Con la performance di oggi possiamo essere ottimisti. Questa mattina ho pensato che non fosse un buon segnale essere il primo tra i favoriti alla vittoria finale a prendere il via. Questo significava che gli altri avevano fatto un inizio di Tour migliore del mio. Ma dopo la cronometro di oggi, guardo alle prossime tappe con ottimismo.

 

Van Aert: “Spero di fare meglio alle Olimpiadi”

“Oggi non avevo buone sensazioni. Forse ho iniziato troppo velocemente, ma il piano era di partire il più forte possibile. Già dai primi chilometri in falsopiano ho subito notato che non era la mia giornata. Dopo non sono più riuscito ad andare avanti. Non conoscevo con esattezza gli intertempi, ma ho visto che ero in forte ritardo. Ho comunque provato a dare il massimo, ma forse ho preso meno rischi. Tuttavia, resto sereno. In ottica Parigi non esiste una cronometro in questo Tour che assomigli a quella dei Giochi Olimpici. Ma spero che in quell’occasione io possa certamente fare meglio”. 

 

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