Hart attack ad Alpbach
Sul durissimo arrivo di Alpbach, con un km finale quasi sempre con pendenze in doppia cifra, Tao parte al momento giusto e vince davanti a Gall e Carthy, concretizzando al meglio il lavoro dell'INEOS
Austria ed in particolare il Tirolo sono i protagonisti della prima tappa del Tour of the Alps 2023. Si parte da Rattenberg e si arriva ad Alpbach dopo 127.5 km in cui le insidie principali per i ciclisti saranno le due salite di Brandenberg e di Kerschbaumer Sattel poste nella seconda parte del percorso. L’arrivo di Alpbach è anch’esso in salita, con un ultimo km davvero ripido dove le pendenze arrivano al 13%, per cui sarà già lotta tra i big di classifica.
La fuga di giornata si formava a cavallo del primo traguardo volante di Kundl, quando sei ciclisti riuscivano ad evadere dal gruppo: Sergio Samitier (Movistar), Valentin Paret-Peintre (Team AG2R Citroën), Mulu Kinfe Hailemichael (Caja Rural-Seguros RGA), Moran Vermeulen (Nazionale austriaca), Andrea Garosio ed Alex Martín (EOLO Kometa). Il vantaggio massimo della fuga raggiungeva i 3 minuti salvo poi diminuire a causa del forcing del gruppo inseguitore, tirato in particolare da BORA Hansgrohe ed INEOS Grenadiers.
Una volta raggiunta ed annullata la fuga, proprio all’inizio della seconda salita di Kerschbaumer Sattel, era ancora l’INEOS ad allungare il gruppo, che si riduceva vistosamente nel giro di un paio di km. A poco meno di 1 km e mezzo dalla vetta, Jack Haig (Bahrain Victorious) attaccava lasciandosi alle spalle un drappello che ormai contava non più di una ventina di unità. L’australiano veniva raggiunto poco dopo da Jefferson Cepeda (EF Education EasyPost). L’ecuadoriano scollinava per primo mentre il gruppo inseguitore faceva segnalare un ritardo di una dozzina di secondi. Haig allungava in discesa ed iniziava la salita verso il traguardo di Alpbach con 25 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore che nel frattempo aveva raggiunto Cepeda.
Il forcing di un generosissimo Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) consentiva agli immediati inseguitori di ridurre sensibilmente il ritardo da Haig, che veniva ripreso da Hugh Carthy (EF Education EasyPost) a poco meno di 1 km dall’arrivo. Nel tratto più duro, con pendenze che arrivavano al 13%, il britannico staccava Haig ma su di lui rientrava a doppia velocità Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers) che andava a vincere allungando a sua volta nelle ultime centinaia di metri, in cui la pendenza era più docile. Alle spalle del britannico era secondo a 2 secondi di ritardo Felix Gall (AG2R Citroën) mentre chiudeva il podio di giornata lo stesso Carthy a 4 secondi. Più dietro Ivan Ramiro Sosa (Movistar) ed Aleksandr Vlasov (BORA Hansgrohe) a 6 secondi completavano la top five.
La top ten si chiudeva, dalla sesta alla decima posizione, con Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers) sesto, Lorenzo Fortunato (EOLO Kometa) settimo e primo degli italiani, Lennard Kamna (BORA Hansgrohe) ottavo, Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) nono e Haig decimo, tutti con un ritardo compreso tra i 6 e i 14 secondi.
Dopo la vittoria nella quarta tappa della Volta a la Comunitat Valenciana, Hart otiene la seconda vittoria stagionale e veste la prima maglia di Leader del ToTA, con un vantaggio di 6 secondi su Gall e di 10 secondi su Carthy.
Domani è in programma la seconda tappa che parte da Reith im Alpbachtal e termina a Renon dopo 165.2 km. Il Passo del Brennero, che si affronterà a metà percorso ma che non è categorizzato come gpm, segna il ritorno in Trentino. Il finale, caratterizzato dalla doppia scalata verso Barbiano e Monte di Mezzo, entrambi gpm, è decisamente duro e contribuirà a delineare ulteriormente una classifica generale che già dopo la prima tappa è piuttosto spezzettata.