Lund Andresen concede il back-to-back al Giro di Turchia

Il Presidential Cycling Tour of Türkiye (Giro di Turchia) è giunto nella giornata odierna alla sua quinta tappa, che si preannunciava già dal percorso decisamente interessante. Le frazioni sin qui disputate hanno visto i successi rispettivamente di Fabio Jakobsen (Team DSM-Firmenich PostNL), Max Kanter (Astana Qazaqstan Team), Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa) e Tobias Lund Andresen (Team DSM-Firmenich PostNL). Quest'ultimo in modo particolare, oltre ad aver conquistato il primo successo in carriera, è anche diventato il leader della classifica generale. 

Giro di Turchia 2024, la cronaca della quinta tappa

La frazione odierna del Giro di Turchia ha preso il via dalla cittadina di Bodrum e ha visto il suo arrivo posto sul traguardo di Kuşadası, per un totale di 177,9 km. Dopo una quarantina di chilometri piuttosto semplici da un punto di vista altimetrico, la prima vera asperità, con tre salite consecutive, la prima di 2,9 km al 7,8%, la seconda di 4,3 km al 5,9% e l'ultima di 5 km al 5,3%. Superata queste difficoltà la restante parte della quinta tappa è stata di fatto tranquilla con due sprint intermedi ad animare la corsa e, solamente nel finale, un'ulteriore ascesa impegnativa di 1,5 km all'8,4%. 

Dopo pochi chilometri di studio è arrivato l'attacco da parte di sette uomini che hanno di fatto animato la fuga di giornata: Antonio Polga (Team Novo Nordisk), Mauro Verwilt (Tarteletto-Isorex), Oliver Mattheis (BIKE AID), Jacob Scott (REMBE Pro Cylcing Team  Sauerland), Genki Yamamoto (Kinan Racing Team), Michal Pomorski e Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski). A questi ha cercato di aggiungersi in un secondo momento anche il padrone di casa Tahir Yigit (Spor Toto Cycling Team), che è rimasto a galleggiare per diverso tempo prima di essere riassorbito dal gruppo principale. 

I sette in avanscoperta hanno avuto un vantaggio massimo che è andato anche oltre i 6' e questo ha permesso loro di giocarsi praticamente tutti i punti e gli abbuoni. Al primo GPM Mattheis ha conquistato 3 punti, davanti a Pomorski (2) e Polga (1), con le stesse posizioni che per ⅔ si sono riproposte anche sulla seconda ascesa, con l'unica differenza rappresentata dal gradino più basso, che in questo frangente è stato il nipponico Yamamoto. Per quanto concerne gli sprint intermedi, il primo lo ha vinto proprio il nostro portacolori, che si è portato a casa 5 punti, davanti a Pomorski (3) e Verwilt (1), mentre il secondo ha visto la doppietta polacca con Czabok in prima posizione e Scott che si è preso il punto rimanente,

A quel punto il gruppo principale ha appositamente alzato il ritmo per riprendere i fuggitivi, con il gap che effettivamente si è ridotto di parecchio. In modo particolare sono state l'Astana Qazaqstan Team e la BORA-Hansgrohe a guidare il plotone con un tentativo, non particolarmente efficace, di creare un ventaglio. In ogni caso, con il passare dei chilometri hanno rosicchiato sempre più secondi agli attaccanti di giornata. Sulle pendici dell'ultima salita di giornata, che comunque non prevedeva alcun tipo di abbuono, hanno provato a rilanciare la propria azione Oliver Mattheis e Konrad Czabok, con Jacob Scott e Mauro Verwilt che non si sono mai fatti riprendere e che anzi li hanno riagganciati. 

Senza forze nelle gambe e con la Tarteletto-Isorex a tirare dietro, non c'è stato tanto scampo per i quattro, mentre ai 10 km dall'arrivo ha provato l'attacco in contropiede Emir Uzun (Sakarya BB Pro Team), ripreso praticamente subito. Il gruppo si è compattato definitivamente ai 5 km dal traguardo, quando è stato riassorbito anche uno stoico Mattheis, e a quel punto le squadre hanno lavorato per la volata finale. A conquistare il successo in uno sprint convulso è stato Tobias Lund Andresen, alla seconda vittoria in due giorni, davanti al compagno di squadra Fabio Jakobsen, che esulta prima di lui, e Iuri Leitao (Caja Rural-Seguros RGA)

Giro di Turchia 2024, l'ordine di arrivo della quinta tappa