Giulio Pellizzari, ospite dell'ultima puntata di Riunione Tecnica
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Pellizzari a Riunione Tecnica: «Pogačar un idolo. Mondiale? Tengo la porta aperta»

Il corridore della VF Group-Bardiani CSF-Faizané è stato ospite dell'ultima puntata di Riunione Tecnica, la trasmissione di Cicloweb

13.09.2024 09:25

Giulio Pellizzari, corridore della VF Group-Bardiani CSF-Faizané, è stato ospite della puntata n. 105 di Riunione Tecnica, il nuovo format di Cicloweb. Qui ve ne proponiamo un estratto ma per sentire l'intervista completa vi lasciamo il link alla diretta su ‘YouTube'. 

Pellizzari: “Non mi aspettavo di andare così forte al Giro”

Pogačar è un mio idolo, quindi quel giorno ero triste per aver perso la tappa, ma quello che è successo dopo è stato emozionante. Forse non tanto quanto lo sarebbe stato vincere la tappa. È stato un giorno che ricordo e ricorderò per sempre. È come un bambino che realizza il suo sogno di incontrare il suo idolo”.

Quest'anno il Giro d'Italia era un po' un'incognita, non mi aspettavo di andare tanto forte. Ovviamente prima che cominciasse l'obiettivo e il sogno erano di vincere una tappa. Quando sei lì realizzi che sono in 180 che vogliono vincere, ci sono 21 tappe a disposizione di cui sei le ha vinte Pogacar. Il piano comunque era di maturare ed essere pronto al salto nel World Tour. È andato tutto secondo i piani. Nella prima settimana no, ma nella seconda arrivavo con i velocisti nelle tappe in salita e mi dicevo ‘Chi me lo ha fatto fare?’. Poi per fortuna nella terza settimana è andata com'è andata e non ho avuto ripensamenti”.

Nuova squadra per Giulio Pellizzari ©Red Bull BORA Hansgrohe-SprintCycling
Nuova squadra per Giulio Pellizzari ©Red Bull BORA Hansgrohe-SprintCycling

Pellizzari: “La squadra mi ha aiutato tanto. Siamo una famiglia”

Il passaggio non è stato facile, è un bel salto, anche il fatto che andavo ancora a scuola ed ero praticamente un bambino può aver influito. La squadra mi ha aiutato tanto e mi ha fatto crescere con calma. In squadra siamo in famiglia, ci divertiamo tanto. Il fatto che siamo tutti italiani influisce e per me è sempre un divertimento andare alle gare. Il primo anno ho fatto solo le ultime due gare in Italia, che erano un po' per chiudere l'anno e capire quale fosse il ciclismo vero. L'anno scorso mi sono buttato gradualmente un po' di qua e un po' di là".

“Red Bull-BORA? Non mi pongo nessun limite”

Per ora contatti con la squadra ne ho avuti pochi. Vedremo, sicuramente è una grande squadra, non so cosa aspettarmi. È un'altra stanza in cui entro, quindi è un po' tutto nuovo. Io non mi pongo nessun limite, vediamo come va e a che livello sono nel ciclismo che conta. L'inglese è la cosa che mi spaventa di più. Qua in Toscana dove sto correndo c'è la BORA, ho parlato con i corridori e sembrano tutti tranquilli. Sarà un po' una scoperta e non sarà facile, spero di ambientarmi subito. Adesso farò sabato il Memorial Pantani, poi l'Emilia e l'Agostoni e dovrei chiudere il Lombardia".

Pellizzari: “Se il CT mi vorrà al Mondiale, io tengo la porta aperta”

Queste due gare erano un banco di prova per la convocazione al Mondiale. Lascio aperta la porta al Mondiale Under, anche perché comunque sia ci sono tanti corridori World Tour Under 23 che lo fanno. Se il CT mi vorrà tengo aperta questa porta. La categoria Under 23 è utile, perché se uno passa professionista a 18 anni prende solo legnate. Le gare Under ti aiutano a stare su anche di testa e a provare a vincere”.

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Fabio Barera
Amante del ciclismo grazie alla passione che mi ha trasmesso il nonno. Aspirante giornalista a cui piace raccontare storie di sport