Arnaud De Lie vince il GP du Morbihan
Vittoria non facile per il giovane velocista belga, che stavolta deve faticare per rimontare nello sprint finale in salita. Battuti Tiller e Grégoire, settimo Alessandro Fedeli
Anche se quest’oggi i riflettori del ciclismo internazionale sono tutti puntati sul Giro d’Italia, si corre in contemporanea in Francia la 33esima edizione del GP du Morbihan. La semiclassica bretone prevede 189 km con partenza da Josselin ed arrivo a Plumelec. Il percorso è sostanzialmente diviso in tre parti: inizialmente troviamo un tratto in linea piuttosto mosso, che misura circa 60 km, in seguito si entra in un primo circuito di 13.5 km da ripetere 5 volte ed un successivo più breve, da percorrere 7 volte. A caratterizzare entrambi i circuiti finali è la Côte de Cadoudal (1.7 km al 6.2%), in cima alla quale sarà posto l’arrivo.
Proprio nelle prime battute di gara prende il largo la fuga che caratterizza questa edizione, composta da 6 uomini, all’attacco troviamo Enekoitz Azparren ed Iker Ballarin (Euskalte-Euskadi), Milan Fretin (Flanders-Baloise), Paul Wright (Bolton Equities Black Spoke), Antonio Puppio (Q36.5) e Jonathan Couanon (Nice Métropole Côte d’Azur). I 6 attaccanti guadagnano ben presto un vantaggio di 4’30”. In gruppo sono soprattutto le francesi TotalEnergies e Cofidis a tenere la situazione sotto controllo, squadre che possono contare rispettivamente sul campione in carica Julien Simon e su Axel Zingle.
La pioggia battente caratterizza le prime fasi di gara sulle strade bretoni, per poi cessare nei due circuiti di giornata. Negli ultimi 70 km cominciano le prime avvisaglie di battaglia tra i favoriti con un attacco di Romain Combaud (DSM), ma sono sempre Cofidis e TotalEnergies ad impegnarsi per riportare tutto alla calma. Con il passare dei chilometri i battistrada iniziano a perdere pezzi e la loro azione, che ha sempre avuto il destino segnato, termina a 47 km dal traguardo quando vengono ripresi Azparren e Wright. Negli ultimi 50 km entra in azione la Uno-X di Alexander Kristoff che aumenta sensibilmente l’andatura.
La formazione norvegese lavora con la chiara intenzione di tenere la corsa chiusa per favorire uno sprint in salita del proprio capitano, e a molti in gruppo sembra andare bene così. Ci provano nei 30 km finali un paio di corridori, più serio è invece il tentativo di Florian Vermeersch (Lotto-Dstny) sulla Côte de Cadoudal, ma la sua azione si interrompe poco dopo. Anche negli ultimi due passaggi sulla Côte non mancano i tentativi di portare via un gruppetto, ma l’impressione è che la salita sia troppo pedalabile per fare la differenza, con la Uno-X che continua a reagire compatta, aiutata nel finale anche dalla Lotto-Dstny di Arnaud De Lie.
Si arriva dunque ai piedi della rampa finale con il gruppo compatto e decisamente numeroso, è la Lotto-Dstny a guidare il plotone, per evitare attacchi l’andatura è altissima. Il treno del giovane belga arriva però un po’ corto e quindi la volata in salita viene lanciata da Alessandro Fedeli (Q36.5), superato poi da Romain Grégoire (Groupama-FDJ) da un lato della carreggiata e Rasmus Tiller (Uno-X) dall’altro. Ma proprio quando sembrava troppo tardi, ecco che De Lie rimonta alla grande sopravanzando il campione norvegese, e ottenendo così la sua quinta vittoria stagionale. Sul podio salgono Grégorie e Tiller, quarto Orluis Aular (Caja Rural Seguros-RGA) e quinto Clément Venturini (AG2R Citroën).