
Vingegaard non riparte dopo la caduta alla Parigi-Nizza
A poche ore dalla fine della quinta tappa della corsa francese, è arrivato l'aggiornamento della formazione giallonera. Questa mattina la decisione di non ripartire
Niente di rotto per Jonas Vingegaard. Vittima di una caduta nel corso della quinta tappa della Parigi-Nizza, il fuoriclasse danese è riuscito ad arrivare al traguardo, perdendo però la maglia gialla (a favore del compagno di squadra Jorgenson) e mostrando evidenti segni di sofferenza, in particolare - ma non solo - al polso sinistro. Passata la notte, lo staff e il corridore hanno deciso per la non ripartenza di Vingegaard da Saint-Julien-en-Saint-Alban.
Il comunicato della Visma - Lease a Bike
Nella serata di ieri, la Visma - Lease a Bike ha comunicato l'esito degli esami a cui il corridore è stato sottoposto: «Vingegaard ha riportato una contusione alla mano, in seguito a un incidente alla Parigi-Nizza. Domani il nostro staff medico deciderà se Jonas sarà abbastanza in forma per proseguire la corsa». Nessuna frattura, quindi, anche se, oltre alle conseguenze della botta sull'asfalto per quel che concerne l'atto inferiore, bisognerà valutare anche quelle sul colpo subito al volto e alla testa.
Come testimoniato in particolare dal compagno di squadra Victor Campenaerts, Vingegaard ha infatti affermato di soffrire di vertigini una volta tornato in sella, oltre ad avere enormi difficoltà a utilizzare il freno sinistro.
Questa mattina la decisione di non ripartire
Mentre ci si interroga se sia stato corretto, anche in base al Concussion Protocol che la stessa UCI si è data, permettere a Vingegaard di rimanere in sella così a lungo, con evidenti sintomi di trauma cranico - quali le vertigini - e senza la possibilità di controllare a pieno regime il mezzo, in particolare l'impianto frenante, non si possono non accogliere con sollievo le notizie sulle condizioni di salute di Vingegaard.
Tanto più ripensando alle dichiarazioni rilasciate a HLN dal direttore sportivo Grischa Niermann: «Siamo preoccupati, soprattutto per la mano. Non sembrava messo bene, sentiva molto dolore». Fortunatamente, il responso degli esami strumentali è stato il migliore possibile, in attesa di capire come Vingegaard passerà la notte e come reagirà il suo corpo alle botte rimediate a causa della caduta.

A prescindere dalla decisione di non concludere la Parigi-Nizza, corsa nella quale il danese occupava il secondo posto in classifica generale alle spalle del compagno di squadra Matteo Jorgenson, il calendario del due volte vincitore del Tour de France non dovrebbe subire particolari rallentamenti, consentendogli assai probabilmente di prendere parte anche alla prossima corsa prevista nel suo calendario, la Volta a Catalunya, e in ogni caso di non veder compromesso il percorso di avvicinamento al prossimo Tour de France.