Con Bagioli e Ganna la Vallonia parla italiano
Andrea vince l'ultima tappa del Tour de Wallonie con un attacco sullo strappo finale. Pippo controlla e conquista la classifica generale di una corsa che ha visto 3 vittorie italiane su 5 tappe
Anche l'ultima tappa di questo Tour de Wallonie vede protagonisti i corridori italiani. Dopo le due frazioni conquistate da Filippo Ganna, che oggi non ha troppi problemi nel controllare la corsa e vincere la classifica generale, è oggi il giorno del successo per Andrea Bagioli. Il valtellinese ha infatti dato sfoggio delle sue doti di scattista approfittando del lavoro della sua Soudal-Quick Step nel finale, facendo il vuoto con un secco attacco sull'ultimo strappo di giornata, poi regolando facilmente il compagno d'avventura Williams allo sprint. In un periodo che resta non dei migliori per il nostro ciclismo, è comunque importante certificare la continuità di prestazioni e risultati di due dei migliori atleti del nostro panorama. La Vallonia, zona di consistenti emigrazioni dal nostro paese nel corso del '900, per qualche giorno è tornata a parlare italiano.
Questa quinta ed ultima frazione è anche la più dura di questa edizione, visti i ben 215 km molto movimentati con partenza da Banneux ed arrivo ad Aubel. Molte delle côtes in programma hanno anche nomi celebri, su tutte la a Côte de la Roche aux Faucons affrontata ogni anno alla Liegi-Bastogne-Liegi. Tuttavia gli ultimi 100 km di gara vedono strappi più brevi e meno impegnativi, di cui l’ultimo, quello di Hagelstein (1 km al 7%), si conclude a meno di 3 km dall'arrivo.
Vista la posta in palio, gli attacchi non iniziano sin dai primissimi chilometri, ma partono non appena la strada comincia a salire sulle prime difficoltà di giornata. Prende quindi il largo un forte quintetto composto da Ceriel Desal (Bingoal-WB), Dries De Bondt (Alpecin-Deceuninck), Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Mauro Schmid e Mauri Vansevenant (Soudal-Quick Step), questi ultimi i più vicini in classifica generale. In un secondo momento prova a rientrare sui 5 anche Laurens Huys (Intermarché-Circus-Wanty), che riesce a portare a termine l’inseguimento non senza molta fatica. Il gruppo nel frattempo concede loro un vantaggio mai superiore ai 3’, dimostrando quindi di non sottovalutare affatto il loro tentativo, con la Ineos Grenadiers a fare l’andatura.
I fuggitivi tornano ad essere in 5 prima dei 100 km dalla conclusione, quando Armirail fora e si lascia riassorbire dal plotone. Visto il controllo totale della Ineos in gruppo la corsa procede senza scossoni, con i fuggitivi tenuti sotto i 2’ di vantaggio e il leader Filippo Ganna che corre stabilmente nelle prime posizioni. Un grosso aiuto alla squadra britannica arriva dalla Lidl-Trek di Thibau Nys, che inizia a lavorare in prossimità degli ultimi 50 km. I fuggitivi però si confermano ottimi pedalatori e l’inseguimento è tutt’altro che semplice. L’ulteriore intervento della Lotto-Dstny imprime poi un grande aumento della velocità, e all’avanscoperta resiste il solo Mauro Schmid.
A 27 km dal traguardo succede l’incredibile: metà del gruppo sbaglia strada ad un bivio e la corsa viene neutralizzata, con il povero Schmid e quel che resta dal gruppo costretti a fermarsi. Dopo 5 minuti si riparte: al fuggitivo viene lasciato un vantaggio di 25”. Schmid prova a resistere il più a lungo possibile, ma il gruppo lo riprende ai -12km sul penultimo strappo di giornata. In seguito ad alcuni allunghi pericolosi, lo stesso Ganna deve agire in prima persona per chiudere i buchi. Sull’ultima difficoltà il copione non cambia, e attacca Andrea Bagioli (Soudal-Quick Step) con alla propria ruota Stephen Williams (Israel-PremierTech).
La coppia di attaccanti trova presto l’accordo, e favorita dalla leggera discesa arriva a giocarsi la vittoria allo sprint a due. Williams forse calcola male i tempi, forse sa semplicemente di non poter battere l’italiano allo sprint, che si conclude con un no contest. Bagioli vince con una manciata di metri di vantaggio su Williams, subito dopo arriva il gruppo regolato da Arnaud De Lie (Lotto-Dstny). Filippo Ganna vince la classifica generale, gestendo senza troppi affanni questa ultima tappa che si è rivelata essere meno selettiva del previsto.