Demi Vollering taglia il traguardo di Amnéville © SD Worx-Protime - GettySport
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Solo botte per Demi Vollering. Blanka Vas: "Non sapevo nulla, la radio non funzionava"

Le dichiarazioni di alcune delle protagoniste della quinta tappa del Tour Femmes. Kasia Niewiadoma: "Ero solo posizionata bene". Puck Pieterse: "Aggiungerò queste abrasioni rosse ai pois"

15.08.2024 23:19

È stato il fatto che ha tenuto banco al Tour de France Femmes oggi: la caduta di Demi Vollering, Puck Pieterse, Pfeiffer Georgi a 6 km dalla fine della quinta tappa, la Bastogne-Amnéville, vinta poi da Blanka Kata Vas su Katarzyna Niewiadoma, la quale si è consolata con la maglia gialla ereditata per l'appunto da Vollering. In serata la SD Worx-Protime ha emesso un comunicato sulle condizioni della fuoriclasse neerlandese, giunta al traguardo con 1'47" di ritardo dalle prime.

Questo il testo diffuso dalla squadra sui canali social: “Demi Vollering è stata visitata in hotel dal medico del Team SD Worx-Protime dopo la caduta nella quinta tappa del Tour Femmes. Ha riportato piccole contusioni e abrasioni superficiali alla parte bassa della schiena e al gluteo. Il trattamento a cui è stata sopposta è focalizzato al farla recuperare. Sembra appurato che Vollering sarà in grado di continuare il Tour venerdì”.

Demi Vollering: “Contenta di non essermi rotta nessun osso”

"Considerando la velocità a cui sono caduta, sono contenta di non essermi rotta nessun osso. Dopo la caduta ho dovuto riprendermi e controllare tutto. Poi sono riuscita a risalire in bici e continuare la gara. Ora dobbiamo aspettare e vedere come mi sento domani mattina, ma presumo che sarò in grado di continuare il Tour. Sono felice che Blanka Vas sia comunque riuscita a vincere la tappa. Dopo la delusione per aver mancato di poco una medaglia alle Olimpiadi, ha ottenuto una splendida vittoria qui".

Blanka Vas, vincitrice di Amnéville: “La radio non funzionava, non sapevo cosa succedeva dietro”

"È pazzesco. Trovo difficile credere di aver vinto una tappa al Tour de France. Non mi sentivo affatto bene durante la tappa. Anna [Van der Breggen] mi ha detto ‘credi in te stessa’ e poi mi ha aiutato molto.  Nel punto in cui c'è stata la caduta, ero in seconda posizione nel gruppo. Non sapevo cosa fosse successo dietro di me in quella caduta perché la mia radio non funzionava. È un peccato che Demi abbia perso tempo e perso la maglia gialla. Questo mi dà emozioni contrastanti. Nel finale, ho tratto sicurezza dalla mia buona gara alle Olimpiadi. Quando Kristen Faulkner ha attaccato negli ultimi chilometri, sapevo che non avrei dovuto fare lo stesso errore di Parigi. Ho dovuto fare un fuorigiri tremendo, ma sono riuscita a riprenderla. Fortunatamente, avevo ancora le forze per lo sprint".

Kasia Niewiadoma, la nuova maglia gialla: “Solo questione di buon posizionamento”

"È una sensazione molto speciale, di sicuro. Ho appena saputo di aver ricevuto la maglia gialla un paio di minuti fa, quindi sento che l'emozione non mi ha ancora raggiunta del tutto. Ma sono felice, felice per i miei compagni di squadra, per tutti coloro che hanno lavorato sodo e si sono impegnati per farmi indossare questa maglia, quindi sono decisamente felice. La tappa di oggi è stata molto caotica in generale. Ho la sensazione che tutte le tappe finora siano state molto frenetiche, quindi sapevamo che dovevamo solo rimanere davanti. Non abbiamo mai fatto una ricognizione della tappa di oggi, quindi l'obiettivo principale era solo quello di rimanere davanti, per evitare incidenti, caos e cadute, perché siamo state coinvolte in alcune cadute nelle prime tappe. Quindi penso che sia stata solo questione di un buon posizionamento, avere compagni di squadra intorno che mi ha permesso di rimanere davanti a tutti".

Charlotte Kool: “Una delle mie peggiori giornate in bici”

"Oggi è stata una delle mie peggiori giornate in bici. Forse i primi due giorni hanno avuto un po' di effetto oggi. Alla fine, ho dato tutto e sapevo anche che sarebbe stato difficile perché è stata un'intera giornata di saliscendi. Ma sono ancora seduta qui con una maglia verde. Cercherò di mantenerla fino all'Alpe d'Huez e penso che sarà una vera battaglia. Ho davvero intenzione di combattere".

Puck Pieterse: “Adesso ho delle belle abrasioni rosse da aggiungere ai pois"

"L'intera giornata è stata piuttosto frenetica in realtà. Abbiamo provato a stare nella fuga ma non ha funzionato e gli attacchi si sono susseguiti, soprattutto all'inizio. Siamo arrivate ​​abbastanza veloci alle fasi finali. A 10 km dal traguardo ho provato a impostare il ritmo per raggiungere le battistrada e provare a finalizzare sull'ultima salita, ma c'era una rotonda con una curva molto stretta dopo e penso che nessuna se l'aspettasse. È stato proprio un grosso incidente. Pensavo di essere in una posizione abbastanza buona, ero con Lorena Wiebes e Demi Vollering ma in quel momento ero troppo indietro per non cadere. Quindi ora ho delle belle abrasioni rosse extra da aggiungere alla mia maglia a pois".

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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!