Martínez batte Evenepoel all'arrivo sull'Alto da Fóia ©instant_cycliste via IG
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Sull'Alto da Fóia Martínez trova gioia: sua la volata su Evenepoel

Il colombiano resiste al forcing della Soudal e torna a vincere in Algarve. Remco battuto nel finale, bene Scaroni

15.02.2024 16:09

La seconda frazione della 50thVolta ao Algarve em Bicicleta doveva essere, e di fatto lo è stata, la prima uscita stagionale della nuova Soudal preparata e allestita in versione corse a tappe, quella che, al netto di qualche innesto importante (quale potrebbe essere Ilan Van Wilder), dovrebbe supportare Evenepoel sulle strade del Tour. L'arrivo sull'Alto da Fóia (7.5 km al 5.9%), dove il belga, nel 2020, aveva vinto la prima frazione in linea della sua carriera, era perfetto per testare il treno per le salite con Vervaeke, Cattaneo, Knox e, come ultimo uomo, nientepopodimeno che Mikel Landa. L'azione della Soudal è stata poi efficace come previsto, ma a fare male i conti potrebbe essere stato proprio il capitano, che nel finale si è lanciato verso il traguardo noncurante del vento contrario, convinto lasciare sul posto gli avversari, cosa poi effettivamente successa, tranne che uno. Quell'uno corrisponde al nome di Dani Martínez, il capitano della BORA-hansgrohe che non ha perso un colpo ed ha preceduto Evenepoel sulla linea del traguardo, guadagnandosi la maglia di leader della Volta ao Algarve, che lo scorso anno aveva indossato sul podio definitivo. Già nel finale, quando Landa aveva strappato in vista dell'ultimo chilometro, aveva dimostrato di avere una gran gamba chiudendo repentinamente sul vuoto che avevano fatto i due Soudal, seguiti dal solo Sepp Kuss, quando anche Wout Van Aert e Sergio Higuita avevano dovuto cedere.

La Uno-X prova a lanciare Leknessund da lontano

La corsa, 171.9 km era cominciata da Lagoa ed era stata caratterizzata dalla fuga del gruppo di otto corridori formato da Martin Urianstad Bugge (Uno-X Mobility), Max Walker (Astana Qazaqstan),  Pedro Silva (ABTF Betão-Feirense), Aleksandr Grigorev (Efapel), Oliver Rees (Sabgal/Anicolor), Rúben Simão (APHotels & Resorts/Tavira/SC Farense), Gonçalo Amado e César Martingil (Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua) che avevano toccato un margine di 5 minuti intorno ai -85, prima di perdere Amado, costretto addirittura al ritiro per un dolore al ginocchio. Ai- 74, quando il divario era a circa quattro minuti dal gruppo e la Soudal-Quick Step stava lavorando in testa, è uscita la coppia norvegese della Uno-X formata da Andreas Leknessund e Jonas Abrahamsen che si è riportata sulla fuga intorno ai -60, quando il margine era di circa 3 minuti. Davanti i fuggitivi erano dunque nove, poi rimasti in sei dopo che Simão, Silva e Martingil si erano rialzati. Ai -26 Grigorev, che era già transitato per primo sull'Alto da Choça (4a categoria) nella prima metà di corsa, ha anticipato i compagni anche sul Gpm di Alferce, per poi anch'egli perdere le ruote dopo 5 km.

Dai quattro fuggitivi rimasti (Leknessund, Uriastand Bugge, Rees e Walker) ai -16 ha allungato Leknessund che ha poi vinto il Gpm di Pomba (2a categoria) , mentre dietro la Soudal prendeva in mano la situazione con Mattia Cattaneo e James Knox, operando la classica selezione da dietro: tra i primi a perdere le ruote Geraint Thomas e Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), già ai -10.

La Soudal forza, Martínez sorprende Evenepoel

Mentre Leknessund veniva ripreso, tra gli azzurri si staccavano prima Samuele Battistella (Astana) ai -4, poi Luca Vergallito (Alpecin-Deceunink) ai - 3 e Simone Velasco (Astana) intorno ai -2: solo Christian Scaroni (Astana) restava con i migliori. Jan Christen (UAE Emirates) ha poi cercato di allungare, ma il vento non incoraggiava alcuna azione: spostatosi Knox, per la Soudal è toccato a Mikel Landa, che nell'ultimo chilometro ha favorito l'azione finale di Remco Evenepoel, partito negli ultimi 350 metri. Solo Daniel Martínez (BORA - hansgrohe) gli ha resistito senza perdere un metro, anzi passandolo negli ultimi 150 metri e vincendo la tappa. Alle loro spalle sono arrivati, con distacchi contenuti in meno di 10", Sepp Kuss (Visma | Lease a Bike), Sergio Higuita (BORA-hansgrohe), Jan Tratnik (Visma | Lease a Bike), Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers), e Tao Geoghegan Hart (Lidl-Trek). Decimo a 13" Scaroni. 

 Martínez guarda Evenepoel all'arrivo sull'Alto da Fóia © cyclismeactu2024_IG
 Martínez guarda Evenepoel all'arrivo sull'Alto da Fóia © cyclismeactu2024_IG

Domani tappa per velocisti

La nuova classifica generale vede in testa Martínez (che è anche leader degli scalatori) con 4" su Evenepoel, 12" su Kuss, 16" su Higuita e 18" su Tratnik, Geoghegan Hart e Pidcock. Domani terza tappa, 192 km da Vila Real de Santo António Tavira a Tavira, decisamente più adatta alle ruote veloci, pur se con due Gpm di 3a categoria lontani dal traguardo.

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