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Tour de France 2024, 8a tappa: un giorno da decifrare

Il gruppo si trova davanti una frazione perennemente ondulata, che strizza l'occhio ad una fuga ma non si nega ai velocisti. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv

06.07.2024 08:25

L'8a tappa del Tour de France 2024 è una frazione strana e di difficile interpretazione che ha pochissima pianura e una miriade di strappi, alcuni anche piuttosto impegnativi. L'assenza di salite rimarchevoli e un finale un po' più blando rispetto al resto della tappa tendono a farla sembrare una tappa per velocisti resistenti o magari per fughe di qualità. Senza mai percorrere salite più lunghe di 3 km alla fine il dislivello complessivo supera i 2000 metri, numero senz'altro indicativo del tracciato esigente. Sono ripidi soprattutto gli ultimi due GPM con tratti in doppia cifra, dei quali il secondo chiude la fase più esigente della tappa a 61 km dal traguardo. Anche in questo tratto finale il tracciato conosce poca pianura, ma si fa senz'altro un po' più morbido. Da segnalare soprattutto la salitella di Sexfontaines (quasi 2 km al 5%) a 14 km dall'arrivo, prima di entrare sulla D619 a Juzennecourt, quando mancano 9 km al traguardo, completamente privi di curve. L'arrivo stesso è posto in sensibile pendenza (l'ultimo km ha una media del 3.5%).

Altimetria ultimi km

 

Fari puntati su…

Capire in anticipo cosa possa succedere è decisamente complicato, ma senz'altro non è una banale tappa da volata e questo pare che trovi d'accordo un po' tutti gli addetti ai lavori. Per proprietà transitiva anche i corridori sicuramente si presenteranno ai nastri di partenza vedendola come una giornata buona per una fuga a lunga gittata dove comunque potrebbero inserirsi i velocisti più resistenti, risparmiando alle rispettive squadre un duro lavoro di controllo che potrebbe risultare di difficile realizzazione su un percorso così frastagliato. 

Se effettivamente fossero in molti ad entrare in fuga, stiamo pronti a vivere un avvio infuocato che potrebbe risultare anche più difficile e selettivo del previsto, avendo forse anche qualche ricaduta sulla successiva tappa di Troyes, già di per sé molto dispendiosa.

I nomi da fare sarebbero tantissimi, alcuni dei quali di altissimo calibro. Ad esempio potrebbe essere una buona occasione per Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) e Mathieu van der Poel (Alpecin - Deceuninck) di dare un po' di spettacolo, testarsi e far crescere la condizione in vista degli appuntamenti successivi. Non mancano nelle rispettive squadre molti altri nomi che potrebbero benissimo essere in fuga e anche giocarsi il successo di tappa sfruttando i capitani come specchi per allodole: prendendone uno per entrambe le formazioni si potrebbero citare Cristophe Laporte e Axel Laurance, ma sicuramente non sono gli unici.

Stuzzica molto la coppia EF Education - EasyPost composta da Alberto Bettiol e Ben Healy, che in verità sono solo i più blasonati di una formazione che molti nomi da spendere (si potrebbe menzionare almeno Neilson Powless). Un'altra squadra che ha molte pedine da muovere è la Lidl-Trek, a partire dal velocista atipico Mads Pedersen che insegue l'obiettivo della maglia verde, ma potendo contare su corridori versatili come Jasper Stuyven e Toms Skujiņš. Se il danese dovesse entrare in fuga, è chiamato ad entrare dentro anche Biniam Girmay (Intermarché - Wanty), attuale maglia verde con margine; va detto che anche l'Intermarché gode di molti corridori veloci e versatili che potrebbero stare bene in un tentativo di fuga.

A prescindere dalla fuga, questo finale sarebbe molto adatto al giovane norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility) che peraltro non ha fatto la cronometro in spinta, magari proprio pensando a questa tappa. Chi invece ha spinto molto è stato Victor Campenaerts (Lotto Dstny), che però da amante delle fughe potrebbe comunque non sottrarsi a questa occasione; in squadra con lui c'è un nome molto interessante come Maxim Van Gils e anche Arnaud De Lie, velocista tutto sommato resistente che potrebbe scegliere anche di buttarsi dentro. E rifacendo un passo indietro alla Alpecin, se De Lie dovesse essere in fuga, nulla ci vieta di pensare che possa esserci Jasper Philipsen, fortissimo anche nelle classiche e il quale senz'altro non si fa spaventare da una frazione di questo tipo, anche se il finale all'insù sembra fatto apposta per il campione del mondo suo compagno di squadra.

Ci starebbe molto bene pure Tim Wellens (UAE Team Emirates) che però sarà molto probabilmente chiamato a supportare la maglia gialla in gruppo. Prendendo altri nomi sparsi per arricchire il catalogo, chiudiamo il pronostico, consapevoli di non poter citare l'intero gruppo al via: Tom Pidcock e Michał Kwiatkowski (INEOS Grenadiers); Michael Matthews (Team Jayco AlUla); Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team); Matej Mohorič (Bahrain - Victorious); Romain Grégoire e Valentin Madouas (Groupama - FDJ); Stephen Williams e Derek Gee (Free Palestine - Premier Tech); Axel Zingle (Cofidis); Davide Formolo e Oier Lazkano (Movistar Team); Clément Champoussin, Kévin Vauquelin e anche il nostro Luca Mozzato (Arkéa - B&B Hotels); Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team); Magnus Cort (Uno-X Mobility).
 

Tour de France 2024, gli orari dell'ottava tappa

La partenza ufficiale è prevista alle 13:20 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:15 e le 17:45. Sarà trasmessa in tv sia in chiaro su Rai 2 dalle 14:00 alle 17:35), sia integralmente su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 12:45 alle 18:00).

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Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.