Due su due Jasper Philipsen in Turchia ©Tour of Türkiye
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Philipsen fa due su due in Turchia e raggiunge Pogačar

Il belga si impone su Bol e Colnaghi nel difficile arrivo di Kalkan, dopo una tappa molto tirata, e arriva a diciassette in stagione. Domani il decisivo arrivo in salita

09.10.2023 18:45

Non è stata una passeggiata come ieri, soprattutto nell'avvicinamento alla volata, ma Jasper Philipsen lascia ancora il segno nella seconda tappa del Tour of Türkiye, in un arrivo tutt'altro che banale a Kalkan. Per la maglia verde dell'ultimo Tour de France queste vittorie di fine stagione avrebbero un peso relativo, ma per il belga e per la Alpecin Deceuninck l'obiettivo ormai chiaro sono le diciotto vittorie nel 2023, ormai dietro l'angolo. Oggi Philipsen ha raggiunto Tadej Pogačar in cima ai ranking stagionali per numero di successi, raggiungendo quota diciassette. Dando un'occhiata al percorso di questo Giro di Turchia, non ci sono molte opportunità per gli sprinter prima dell'ultimo arrivo di Istanbul, ma non è da escludere che la numero diciotto possa arrivare anche prima di domenica in una tappa mossa come quella di oggi.

Non è stato facile per la Alpecin controllare la fuga e i diversi tentativi di attacco sulle due salite di giornata, in particolare sul seconda categoria (11.9 km al 4.9%), che scollinava a circa sessanta chilometri dal traguardo, e sul successivo tratto vallonato. La fuga con Artur Sowinski (Voster ATS Team), Marco Amella (Team Corratec-Selle Italia) e Lennert Teugels (Bingoal WB) arriva in cima con un minuto e mezzo di vantaggio, e il belga conquista la maglia di miglior scalatore. Poco dopo Teugels si rialza e lascia davanti i due compagni di fuga, mentre in gruppo i tentativi di Domen Novak (UAE Team Emirates) e Patrick Konrad (Bora Hansgrohe) vengono prontamente neutralizzati.

Si arriva dunque al ricongiungimento prima dei -10, anche con il contributo della Green Project. Nel finale ci sono però ancora diversi tentativi di spezzare il gruppo, specialmente da parte degli uomini della UAE, ma si arriva comunque alla volata in un gruppo di circa settanta unità. A quel punto non sembra esserci più nessun ostacolo tra Philipsen e la seconda vittoria in due tappe, anche se Cees Bol riesce ad anticipare al momento giusto ai 200 metri. Sono negli ultimi metri Philipsen riesce a riprendere la ruota del corridore dell'Astana Qazaqstan e a saltarlo in prossimità dell'arrivo, conquistando la sua quarantesima vittoria in carriera.

Alle spalle dei primi due, con gap cronometrato a 1", ci sono diversi italiani a completare la top ten: Luca Colnaghi (Green Project Bardiani CSF-Faizané), ottiene un ottimo terzo posto dopo il grande lavoro delle squadra, mentre dal sesto al decimo posto si piazzano Matteo Malucelli (Bingoal WB), Attilio Viviani (Team Corratec-Selle Italia), Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa) e Andrea Peron (Team Novo Nordisk). Colnaghi si piazza anche al terzo posto della generale, a 17" da Philipsen e 3" da Bol. 

Dopo due arrivi per ruote veloci, domani spazio agli scalatori nel decisivo arrivo in salita di Babadağ, uno dei più duri dell'intera stagione ciclistica: 18.4 chilometri con una pendenza media del 10.3%, con punte oltre il 20%, su una strada per buona parte non asfaltata. Jay Vine sarà l'uomo da battere, ma sarà un arrivo semplice da interpretare.

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