La gioia di Neilson Powless, vincitore in solitaria del Gran Piemonte 2024
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Il Gran Piemonte a un Gran Powless

Impresa dell'Ammiraglio Neilson sulle strade del Piemonte. Battuti Strong e Aranburu dopo un'azione solitaria di 42 km. Quarto Magli

Toh, chi si rivede… A più di un anno e mezzo dal suo ultimo successo, la classifica generale dell'Etolie de Bessèges conquistata a inizio febbraio 2023, Neilson Powless torna a riassaporare il sapore della vittoria. Lo fa a Borgomanero, sede di arrivo del Gran Piemonte numero 108, al termine di un'azione solitaria di più di 40 km e di una stagione che lo ha visto tribolare a lungo con un ginocchio ballerino. Una primavera quasi interamente gettata alle ortiche, un'estate alla costante ricerca di una forma anche solo decente e i primi risultati che iniziano ad arrivare al termine di un Tour de France anonimo: sesto posto nella sua Klasikoa di San Sebastian, ottavo al GP di Quebec (alle spalle di un certo Pogačar) e quarto lunedì, alla Coppa Bernocchi, dopo aver assaporato per qualche centinaia di metri il gusto del colpo da finisseur.

Colpo sfumato e piazzamento ai piedi del podio dal sapore agrodolce, che devono aver convinto il nativo americano a correre meno rischi oggi, indovinando un attacco da lontano, dopo essersi mosso con intelligenza e scaltrezza nelle fasi decisive della corsa. Un'azione d'altri tempi, si sarebbe detto fino a qualche anno fa, prima dell'avvento del ciclismo dei fenomeni - in particolare uno… Un'impresa che, però, conserva tutto il diritto di essere raccontata per quello che è, al netto di qualsiasi distinguo e precisazione, dei “non c'erano questo e quell'altro”, “non è una classica monumento”, “lo abbiamo già visto” e così via. E allora, raccontiamola!

L'attacco di Neilson Powless al Gran Piemonte 2024
L'attacco di Neilson Powless al Gran Piemonte 2024

Il racconto della corsa

Partenza sprint, come ormai consuetudine, nei primi, facili chilometri dopo Valdengo. A evadere dal gruppo, alla fine, sono stati in quattro: Luca Colnaghi (VF Group Bardiani-Csf Faizanè), Francisco Munoz (Polti-Kometa), Andrii Ponomar (Corratec-Vini Fantini) e Nickolas Zukowsky (Q36.5). Di più di 6' il loro vantaggio massimo sul gruppo, comunque insufficienti per resistere al ritorno del gruppo, o di quel che ne è rimasto dopo la principale asperità di giornata, il Passo della Colma. Sotto l'impulso in particolare della dsm-firmenich, al lavoro per Kevin Vermaerke, il gruppo è andato in frantumi, con diversi corridori staccati (tra gli altri, anche Ganna, all'ultimo appuntamento stagionale, e Groves) e la netta sensazione che qualcosa di importante stesse per accadere.

A dar fuoco alle polveri per primo, dopo il tentativo pleonastico di Vermaerke a cui si è già fatto cenno, è stato Giulio Ciccone, quando i chilometri a traguardo erano 61. L'accelerazione dello scalatore abruzzese ha selezionato un piccolo gruppo, di cui faceva parte, tra gli altri, anche Matej Mohorič. Dici il nome dello sloveno e pensi subito alle discese e, infatti, il corridore della Bahrain-Victorious si è lanciato da par suo nella picchiata bagnata della Colma (bagnata, sì: poteva mancare anche oggi un po' di pioggia? Ovvio che no!). Gli unici a tenere la sua ruota sono stati proprio Ciccone e Powless, antipasto del capolavoro che il corridore EF-Easypost stava per confezionare.

A favorirlo anche un po' di altrui sfortuna: quella di Mohorič, nello specifico, fermato per pochi, preziosissimi secondi da una foratura, pochi istanti dopo aver definitivamente annullato il tentativo dei quattro fuggitivi della prima ora, all'imbocco della Cremosina. Ed è stato proprio sulle rampe della seconda salita di giornata che Powless ha lanciato l'attacco che si è poi rivelato decisivo. Nessuno ha seguito il nativo americano, che ha subito messo distacco tra sé e i primi inseguitori, incapaci di organizzare immediatamente un inseguimento degno di questo nome. Chi ci ha provato, ha pagato pegno, soprattutto la coppia Lidl-Trek Bernard-Oomen, vittima di una caduta senza troppe conseguenza a 14 km dall'arrivo.

Il destino della corsa, comunque, era già segnato. Nonostante i tentativi più o meno timidi di UAE-Emirates, Ineos e altri, nessuno è stato è in grado di mettere in pericolo la leadership di Powless, che all'ultimo chilometro conservava ancora una quindicina di secondi sui più immediati inseguitori. Gli ultimi 50 metri Powless li ha tenacemente conservati per il giubilo di una vittoria tanto attesa quanto gratificante: «Non ci sono tante emozioni al mondo che possano essere comparate a quella che sto provando oggi», ha dichiarato Powless dopo l'arrivo. «Si tratta di un qualcosa per cui qualsiasi corridore lavora duramente per tutto l'anno, nella speranza che tutto possa andare per il verso giusto in un giorno importante. Sono davvero felice che oggi per me sia stato quel giorno».

Alle sue spalle, la volata dei battuti se la sono giocata due habitué del piazzamento come Corbin Strong e Alex Aranburu, che hanno completato il podio di giornata. Ottimo quarto posto per Filippo Magli e per la VF Group Bardiani-CSF Faizanè, seguito da Meurisse, Tobias Johannessen, Tesfatsion, Busatto, Zambanini e Mohorič. Chissà, forse nessuno di questi corridori sarà anche solo lontanamente protagonisti tra due giorni sulle strade del Lombardia, Powless compreso, ma il Gran Piemonte andato in scena oggi è stato senza dubbio una gran bella corsa.

Gran Piemonte 2024 - Ordine di arrivo

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Nonostante tutto, il ciclismo è la mia unica passione.