La Cassazione si pronuncia: Vincenzo Nibali non diffamò Danilo Di Luca
Nel gennaio 2014 Danilo Di Luca rilasciò una dichiarazione al programma tv "Le Iene", in cui aveva affermato l'impossibilità di arrivare tra i primi dieci di un grande giro senza sostanze dopanti. A rispondere a tali parole fu Vincenzo Nibali che, informato di quanto detto dall'ex compagno di squadra, gli rispose in un'intervista alla Gazzetta dello Sport affermando che «Danilo è alla frutta, quindi… non sa più cosa inventarsi pur di guadagnare quattro spiccioli. Mi dispiace dire questo, è stato un grande compagno di squadra, ma in questi ultimi tempi mi viene solo da pensare male che è diventato un po' "cerebroleso”».
L'abruzzese si sentì diffamato e presentò una denuncia per diffamazione aggravata. Il Gip del Tribunale di Lodi aveva subito archiviato il caso ma, dato il ricorso dell'ex fra le altre di Cantina Tollo e Liquigas, il procedimento era proseguito. In settimana si è pronunciata nel merito la Corte della Cassazione, che ha stabilito che Nibali non diffamò Di Luca.