Pedersen prova la fuga e domina la volata, Van Aert fa mea culpa
Le dichiarazioni dopo l'ottava tappa del Tour. La Lidl-Trek è costretta a cambiare i piani strada facendo, Philipsen ammette: "Poteva sprintare Van der Poel, ma volevamo difendere la maglia verde". Delusione in casa Jumbo-Visma
Mads Pedersen: “Ho provato ad andare in fuga. Sprint lunghissimo, ai -50 metri stavo per sedermi”
“Abbiamo capito subito che le squadre dei velocisti puri non erano intenzionate a lasciar partire una fuga numerosa, ma siamo stati bravi a stare calmi e cambiare strategia, io stesso ho provato ad attaccare un paio di volte ad inizio tappa. È bello aver colto la vittoria già nella prima settimana, ora posso essere più tranquillo per il resto del Tour. Lo sprint è stato lunghissimo e le gambe hanno cominciato a fare male, a 50 metri dal traguardo stavo per sedermi ma per fortuna ho resistito, alla fine non conta vincere di due metri o due centimetri.” Infine un pensiero per Mark Cavendish: “Per me è sempre stato un piacere correre con lui, negli anni abbiamo instaurato un ottimo rapporto, spero di correre un’ultima volta con lui prima del suo ritiro, magari per scambiarci le maglie.”
Jasper Philipsen: “Potevamo provare con Van der Poel, ma avrei perso troppi punti per la maglia verde”
“È stato uno sprint difficile e molto lungo. Pedersen era chiaramente il più forte, è un peccato che non sia riuscito a concludere l’ottimo lavoro che ancora una volta ha fatto Mathieu Van der Poel. Avremmo anche potuto lavorare per Mathieu oggi, ma abbiamo deciso che ci avrei provato ancora io, altrimenti avrei perso troppi punti per ila maglia verde. Non credo di aver sbagliato il tempismo della volata, semplicemente negli ultimi metri ho sentito le gambe bloccarsi.”
Wout Van Aert: “È stata colpa mia, sentivo di poter vincere”
“Lo sprint è partito prima di quanto mi aspettassi, poi Laporte si è toccato con un corridore e io avrei dovuto passarlo sulla destra, ma non c’era lo spazio e ho dovuto frenare. Quando ho lanciato la volata sono stato il più veloce, credo di aver recuperato 10 posizioni. Avrei dovuto partire un po’ prima, è stata colpa mia, sentivo di avere le gambe per vincere, in realtà lo sento da tutta la settimana. È frustrante non riuscire a completare il lavoro della squadra, anche se ci saranno comunque altre opportunità da qui a Parigi. Spero di cancellare lo 0 dalla mia casella in questo Tour".
Alex Kirsch: “Non avevamo un piano per il finale, pensavamo arrivasse una fuga”
“Onestamente non avevamo alcun piano per il finale, perché ci aspettavamo che oggi arrivasse una fuga numerosa, e noi volevamo far parte del tentativo. Quando abbiamo capito che la tappa si sarebbe conclusa allo sprint abbiamo provato un po’ a improvvisare, anche se sapevamo che il rettilineo finale andava preso in testa, perché rimontare sarebbe stato molto dispendioso. Credo che alla Lidl-Trek abbiamo uno dei treni più forti del gruppo, e oggi lo abbiamo dimostrato.”
Gianni Moscon: “Mark ha tamponato un corridore davanti a lui. Anch’io sono caduto nel finale”
“Eravamo in coda del gruppo quando davanti a noi c’è stato un brusco rallentamento, Mark ha dovuto frenare bruscamente ma non è riuscito a non tamponare il corridore davanti a lui, finendo così per terra. Io sono stato qualche minuto accanto a lui, ma ci è parso chiaro sin da subito che non avrebbe potuto continuare la corsa. Non siamo riusciti a dirci niente, ho solo visto che soffriva molto. Nel finale di tappa c’era molta tristezza, ma abbiamo comunque provato ad organizzare qualcosa per lanciare Cees Bol. Poi anch’io sono stato coinvolto in una caduta a 5 km dal traguardo.”
Fred Wright: “Ho provato a seguire Campenaerts, ma non c’era spazio per anticipare il gruppo”
“Quando ho visto partire Campenaerts mi trovavo nelle prime posizioni del gruppo, e ho pensato che sarebbe stata una buona idea provare a seguirlo, ma le strade erano dritte e il gruppo non si è lasciato beffare. Sono comunque felice per le sensazioni in queste tappe.” Poi il britannico apprende in diretta del ritiro di Mark Cavendish: “Mi dispiace tantissimo, gli ho parlato stamattina e mi ha spiegato del suo inconveniente meccanico nella volata di ieri, è molto triste che debba abbandonare il Tour in questo modo.”