Vento, ventagli, Viviani! Bella tappa al Tour de la Provence, poi Elia batte i classicomani
Dopo due anni non felici nella Cofidis, Elia Viviani sembra pronto a una stagione di rinascita su strada: i primi risultati ottenuti con la nuova maglia della Ineos Grenadiers, lui che in realtà era già stato nel Team Sky dal 2015 al 2017, sono più che promettenti: ai piazzamenti della settimana scorsa alla Volta Valenciana segue oggi il primo successo stagionale sulle strade di Provenza. Una vittoria baciata dal sole al termine di una tappa tutt'altro che banale nonostante l'altimetria.
Prima frazione in linea per il Tour de la Provence, che dopo il prologo di ieri vinto da Filippo Ganna presenta 152 km quasi interamente pianeggianti tra le campagne della Provenza e la riserva naturalistica della Camargue, per arrivare infine sul mare a Saintes-Maries-de-la-Mer. Unica asperità altimetrica di giornata è la corta salita del Col de la Vayède, posta pochi chilometri dopo la partenza da Istres.
Immediatamente dopo il via prendono il largo 6 uomini che formano la fuga che caratterizza questa tiepida giornata, si tratta di Stéphane Rossetto (St-Michel-Auber 93), Tom Mainguenaud (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Viktor Verschaeve (Lotto-Soudal), Pierre Rolland (B&B Hôtels-KTM), Tristan Delacroix e Jean Goubert (Nice Métropole Côte d'Azur). Dopo quasi due ore trascorse nella calma, nelle quali la fuga raggiunge un vantaggio massimo di 5' caratterizzate comunque da un forte vento, la situazione di corsa cambia radicalmente ad 85 km dal traguardo quando, in seguito ad un netto del cambio di direzione del percorso il vento diventa laterale la corsa esplode. Tra le squadre più attive per la formazione dei ventagli troviamo la Ineos Grenadiers (sugli scudi Ganna e Viviani), la Quick-Step e la TotalEnergies, ed i risultati non tardano a verificarsi.
La fuga di giornata viene rapidamente annullata ed un primo gruppo di una trentina di unità dopo alcuni minuti di caos caratterizzati anche da un paio di cadute riesce a distanziare di un minuto abbondante la seconda parte del plotone, con al proprio interno diversi nomi importanti fattisi sorprendere nelle retrovie, tra cui spiccano Arnaud Démare (Groupama), Bryan Coquard (Cofidis) ed il campione in carica Iván Sosa (Movistar). Tra i più attivi nel gruppo di testa spiccano Carapaz, Ganna e Viviani per la Ineos, Alaphilippe per la Quick-Step, Quintana per la Arkèa, Vanmarcke per la Israel ed un ottimo Samuele Battistella per l'Astana.
Il distacco tra i due gruppi rimane sostanzialmente invariato sino a quando, a 30 km da traguardo, nel mezzo del primo dei due giri del circuito finale l'inseguimento del secondo gruppo perde decisamente convinzione, lasciando salire il distacco oltre i 2 minuti, lasciando il discorso vittoria di tappa chiuso agli uomini di testa ed abbandonando di fatto qualsiasi velleità di classifica generale. Nel gruppo di testa nel frattempo continua ad esserci buon accordo, nonostante Viviani sia di gran lunga favorito in caso di arrivo in volata fino a quando, a 7 km dal traguardo Maciej Bodnar (TotalEnergies) prova ad andarsene da solo, costringendo la Ineos ad un impegnativo inseguimento, concluso a poco più di un chilometro dal traguardo con la straordinaria trenata di Filippo Ganna. Ad incaricarsi della preparazione dello sprint è quindi Luke Rowe che lancia alla perfezione il compagno Elia Viviani verso una nettissima vittoria.
Alle spalle del velocista veronese, al primo centro stagionale, giungono il belga Sep Vanmarcke (Israel) e il campione del mondo Julian Alaphilippe (Quick-Step). Completano la top10 Martijn Tusveld (DSM), Samuele Battistella (Astana), Cedric Beullens (Lotto Soudal), Mattias Skjelmose (Trek-Segafredo), Pierre Latour (TotalEnergies), Matteo Jorgenson (Movistar), Ilan Van Wilder (Quick-Step), Damien Touzé (Cofidis) ed infine Maxime Bouet (Arkéa).
In classifica generale Ganna mantiene il primato, con soli 4" di vantaggio su Alaphilippe, gap ridotto grazie agli abbuoni così come per Pierre Latour, che ora è terzo a 10". Appena giù dal podio provvisorio un ottimo Samuele Battistella con 12" di ritardo dal leader, seguito da Van Wilder a 17", Skjelmose, Jorgenson e Louis Vervaeke (Quick-Step) a 21", Vanmarcke a 22" e Bouet a 23".
Domani seconda frazione in linea, 180 km vallonati da Arles a Manosque. Prima del gran finale di domenica la classifica generale potrebbe vivere già qualche bello scossone.