La Vuelta, 15a tappa: perché non c'è ancora montagna?
Le misteriosi leggi della Vuelta vogliono che alla domenica sia posta una tappa poco significativa rivolta alle fughe; la classifica probabilmente resterà in stallo per qualche giorno
Il weekend si chiude con una tappa a ridosso dei Pirenei, ma allergica alle montagne, scelta quantomeno discutibile. Ne esce una frazione mossa, senza le pendenze e le occasioni giuste per smuovere le cose, che va da Pamplona a Lekunberri in 158.3 km. Probabilmente sarà una tappa destinata alle fughe, con un plausibile no-contest tra gli uomini di classifica, anche se non si può escludere che gli abbuoni posti sull'ultimo GPM stuzzichino la fantasia di qualcuno. La tappa parte subito ondulata, con una serie di salitelle senza GPM: Ciriza (1 km al 6%), Ermita de Artazu (2.2 km al 4.5%), Mañeru (2.5 km al 6%) e Lorca (2.5 km al 4%). Dopo Estella inizia la lunga salita al Puerto de Lizarraga, spezzata in 3 tronconi (il dato ufficiale di 19.3 km al 2.6%, include gli ultimi due): quello verso Muru (3.7 km al 5%), quello verso Lezaun (6.5 km al 4.4%) e gli ultimi 4 km verso il colle (media del 4.6%, ultimi 2 km al 6.2%). Segue una discesa veloce di 10 km e una ventina di km, poi uno zampellotto precede il primo passaggio sul Puerto de Zuarrarrate: sono 7.3 km al 4.8%; la media è leggermente falsata da un breve tratto a favore e il tratto centrale di 5 km ha una media del 5.7%. La discesa - pedalabile, ma su strada stretta e tortuosa - porta direttamente a Lekunberri, dove, senza transitare dal traguardo, inizia il giro finale di 29.7 km. Si affronta subito un'altra salitella (1.3 km al 5%), quindi la relativa discesa; poi un fondovalle a favore di 9 km porta a Irutzun, dove inizia quasi immediatamente per la seconda volta la salita del Zuarrarrate. Dalla vetta mancheranno soltanto 8.5 km: 7 sono di discesa, il resto è praticamente pianura; l'ultima curva, con cui si esce dal circuito, è posta a 600 metri dal traguardo; il lungo rettilineo finale è in leggerissima salita (1%).
Fari puntati su…
Come detto la tappa vedrà quasi certamente un bel fugone formarsi nei primi km e andarsi a giocare la tappa. C'è da dire che pur senza grandi asperità il percorso è complicato fin da subito e la fatica accumulata nelle due tappe precedenti è già tanta: riuscire ad entrare nella fuga sarà una questione di gambe e se la fuga stessa avesse difficoltà a partire ci potremmo ritrovare con una notevole selezione da dietro e qualche sorpresa, come successo un paio di volte nella seconda settimana dell'ultimo Tour de France. Questo solo per premettere che gli uomini di classifica non hanno il terreno per mettere in piedi strategie d'attacco, ma dovranno stare con gli occhi aperti e potranno sfruttare situazioni complicate per azzardare colpi di scena.
In questo contesto potrebbe anche emergere nuovamente Remco Evenepoel (Soudal - Quick Step) a cui un percorso di questo genere va perfettamente a genio. Il belga è ancora in tempo a rendere trionfale una Vuelta che tutto sommato ha già rimediato con il meritatissimo successo odierno: si trova nettamente in testa alla classifica degli scalatori - 24 punti su Michael Storer (Groupama - FDJ) che è 2° - e si è pesantemente avvicinato a Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) nella classifica a punti, con l'australiano che avrà ben poche volate per poter incrementare il vantaggio; inoltre, è risalito addirittura al 15° posto in classifica generale ad una decina di minuti dalla top10. Questo per dire che l'Evenepoel fenomenale rivisto oggi nei suoi cenci, può senz'altro raccogliere almeno uno di questi obiettivi, ma magari anche tutti, compiendo un miracolo affascinante coerente con il suo valore atletico. Andare in fuga domani e cercare di vincere un'altra tappa significherebbe avvicinarsi a tutti a 3 gli obiettivi. Ne consegue che i principali avversari per entrambe le classifiche a punteggio dovranno a loro volta muoversi se vogliono sperare di contrastarlo.
Chi poi sarebbe bello vedere davanti è Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) che in una tappa come questa, mossa ma priva di pendenze accentuate, può seriamente giocarsi le sue carte, essendo anche molto veloce. Oltre a lui è lecito aspettarsi in fuga i soliti nomi di sempre: Lennard Kämna (BORA - hansgrohe), Damiano Caruso, Santiago Buitrago e Antonio Tiberi (Bahrain - Victorious), Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), Rui Costa (Intermarché - Circus - Wanty), Romain Bardet (Team dsm - firmenich), Cristián Rodríguez (Team Arkéa Samsic), Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural - Seguros RGA), Juan Pedro López (Lidl - Trek), Rudy Molard (Groupama - FDJ), Eduardo Sepúlveda e Andreas Kron (Lotto Dstny), Jesus Herrada (Cofidis) e molti altri.
La Vuelta 2023, gli orari della quindicesima tappa
La partenza ufficiale è prevista alle 13:33 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:15 e le 17:45. Sarà trasmessa in tv da Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 14:30 alle 18:00).