Froome: «Sono orgoglioso per quanto fatto da Geraint»
Le dichiarazioni al termine della ventunesima tappa del Tour de France. Le parole dei primi 5 della generale, del vincitore di tappa e delle classifiche accessorie
GERAINT THOMAS (Team Sky)
«Mi sono dedicato al ciclismo per "colpa" di questa corsa. Mi ricordo bene di quando tornavo a casa da scuola di corsa per poter vedere in televisione il Tour de France. Il mio sogno era poterlo correre e questo traguardo l'ho centrato nel 2007. Ora sono qui, sul podio, con la maglia gialla addosso. È incredibile ed è realtà! A tutti i ragazzi: sognate in grande. Se vi dicono che non potrete centrare quello che vi siete prefissati, voi continuate a credere in voi stessi e a lavorare duramente. Vincerete voi. E il duro lavoro paga sempre. Ringrazio tutti quanti mi hanno aiutato ad arrivare a questo punto»
TOM DUMOULIN (Team Sunweb)
«Il Tour de France è stato un successo per noi e abbiamo raccolto più di quanto speravamo. Terminare secondo è davvero speciale e sono veramente felice del risultato. Se qualcuno mi avesse detto che dopo un Giro durissimo come quello affrontato a maggio sarei salito sul podio al Tour avrei immediatamente firmato. Eravamo venuti qui con obiettivi di classifica, ma non con un risultato simile! Sono quindi felicissimo e orgoglioso di quanto io e il team siamo riusciti a ottenere».
CHRISTOPHER FROOME (Team Sky)
«È bellissimo e anche emozionante essere sul podio assieme a Geraint, lui che è un ragazzo così simpatico. Siamo compagni di squadra da 10 anni per cui vederlo sul gradino più alto del podio al Tour de France è semplicemente stupendo e mi rende orgoglioso per quanto ha saputo realizzare. Venivo da tre grandi giri vinti di fila e rieccomi sul podio. È stato duro centrare questo traguardo e sono davvero contento di poter prendermi una pausa. Mia moglie Michelle è prossima a partorire e non vedo l'ora di poter trascorrere del tempo con la mia famiglia».
PRIMOZ ROGLIC (Team LottoNL-Jumbo)
«Sono orgoglioso di quanto sono riuscito a mettere in mostra nelle passate settimane. Aver vinto la tappa più dura del Tour è la sensazione migliore. Ieri ero deluso per aver perso una posizione in classifica ma devo essere realistico, ieri non potevo dare di più, per cui sono tranquillo con me stesso. Come squadra abbiamo centrato il massimo e dobbiamo essere estremamente orgogliosi».
STEVEN KRUIJSWIJK (Team LottoNL-Jumbo)
«Arrivare a Parigi è sempre una sensazione speciale. Mi sono divertito nelle tre settimane e sono contento del quinto posto. Come squadra abbiamo attaccato molto e ci siamo messi in mostra come collettivo. I risultati che siamo riusciti ad ottenere sono la prima pietra verso il futuro».
ALEXANDER KRISTOFF (UAE Team Emirates)
«Da tanti anni sognavo questa vittoria, ci sono andato vicino tante volte, ma non ero mai riuscito a battere corridori veloci come Greipel, Kittel e Cavendish. Ma stavolta sono stato il più forte e posso dire che un sogno è diventato realtà. Ero un po' indietro dopo la rotonda finale ma Ferrari mi ha portato in testa al gruppo. Poi ho visto venire su gli uomini della Trek e mi sono buttato nella loro scia. Ho preso la ruota di Degenkolb e ho lanciato il mio sprint. Forse anche troppo presto, ma nessuno stavolta è riuscito a rimontarmi. Sono felicissimo».
PETER SAGAN (Bora Hansgrohe)
«Sono felicissimo di portare, per la sesta volta in carriera, la maglia verde sugli Champs Élysées. È una sensazione unica, specialmente dopo le difficoltà che ho vissuto negli ultimi giorni a seguito della mia caduta. È stata semplice ma ce l'ho fatta! Voglio ringraziare tutti i miei compagni di squadra, lo staff e gli sponsor per avermi aiutato a far diventare realtà questo grande Tour».
JULIAN ALAPHILIPPE (Quick Step Floors)
«È difficile descrivere le mie sensazioni odierne perché non avevo mai immaginato di pedalare sugli Champs Élysées con la maglia a pois addosso. Sono state tre settimane incredibili nelle quali sia io che il team abbiamo vissuto momenti magnifici, dalla mia prima vittoria al Tour de France al passaggio per primo sul Col du Tourmalet. Sono felicissimo e grato a tutto il team per la fiducia, il loro supporto e aiuto. Non dimenticherò mai questa corsa».
PIERRE LATOUR (AG2R La Mondiale)
«Salire sul podio degli Champs Élysées con la maglia bianca è una sensazione stupenda. Mi sono goduto questo momento perché l'anno scorso avevo chiuso il Tour nel dolore con una frattura. Per la squadra è stata una corsa difficile ma bella: pur avendo perso tre elementi siamo comunque stati protagonisti. La maglia bianca non era un obiettivo ma conquistarla aiutando Romain è stato una bella ricompoensa».
DANIEL MARTIN (UAE Team Emirates
«Che momento fantastico! Che magico posto il podio del Tour con l’Arco di Trionfo alle mie spalle e i Campi Elisi di fronte. È sempre bello terminare la Grande Boucle, ma quest’anno lo è stato ancora di più. Mi dispiace quasi sia finito, da quanto mi stavo godendo questo momento. Per questo motivo non vedo l’ora di correre la prossima edizione. Il mio obiettivo era quello di poter correre questa corsa senza cadere e avere sfortuna lungo le tre settimane ma purtroppo questo non è potuto avvenire neppure quest’anno. Detto questo ho corso alla mia maniera, godendone i momenti, e credo ancora che possa puntare al podio finale di questa gara. Non è solo una questione di sfortuna, ma anche di essere nel posto giusto al momento giusto. Ogni anno si impara qualcosa al Tour e spero di mettere a frutto tutti questi insegnamenti e poter salire ancora sul podio, ma su quello dei primi tre».