Van Vleuten rimane imprendibile, ma Realini sale sul podio
Al Giro Donne la maglia rosa vince anche ad Alassio, ancora in solitaria. L'italiana della Trek chiude terza e scavalca Ewers in classifica. Domani giorno di riposo
Nell'ultima tappa prima del giorno di riposo e del trasferimento in Sardegna, il quadro della situazione al Giro Donne è abbastanza definito. Non c'era bisogno di un'ulteriore dimostrazione della superiorità di Annemiek van Vleuten, che vince la sua terza tappa e porta il distacco sulla seconda a quasi quattro minuti, ma le pendenze delle salite liguri hanno dato delle risposte molto chiare sulla lotta per il podio. Nell'arrivo al Santuario della Guardia è avvenuto il cambio della guardia: Juliette Labous e Gaia Realini sono state le uniche in grado di reggere per qualche chilometro il passo della maglia rosa, e si sono dimostrate chiaramente la seconda e la terza forza in gioco. Crolla invece Veronica Ewers, che era stata molto brava a guadagnare secondi con la fuga di Borgo Val di Taro e mantenere il vantaggio nelle due giornate successive, ma oggi ha pagato il confronto diretto e ha perso parecchio terreno. Da sabato ci sarà ancora il terreno per mischiare le carte, ma la sensazione è che i valori reali stiano emergendo alla distanza.
Giro Donne 2023, la cronaca della sesta tappa
Alla partenza di Albenga la notizia è il ritiro di Lorena Wiebes, che dopo il secondo posto di ieri è stata preservata dalla SD Worx in vista del Tour de France Femmes. Con lei, non è ripartita neanche Elena Cecchini.
Nei primi chilometri si affronta subito il Passo del Ginestro (12.3 km al 4.4%), che non fa particolare selezione in gruppo e non porta nemmeno via una fuga. Fem Van Empel può fare quindi bottino pieno in cima al terza categoria, anche se ormai la maglia del QOM è saldamente sulle spalle di Van Vleuten. Dopo il gpm parte in avanscoperta solitaria Elena Pirrone (Israel Premier Tech), che arriva ad avere un gap di 50 secondi su un gruppo ridotto a una quarantina di unità. A piedi della salita del Vigneto (4.8 km al 6.5%), il vantaggio di Pirrone è sceso ad appena 15 secondi, con la Lidl-Trek che fa una buona andatura. Quando la fuggitiva viene ripresa prova uno scatto Évita Muzic, seguita subito da Niamh Fisher-Black, ma riesce solo ad allungare il gruppo. Van Empel può prendere dunque altri 8 punti in cima alla salita, e dopo lo scollinamento ci riprova Anouska Koster. La neerlandese della Uno X è stata una delle attaccanti più attive di questo Giro, e anche oggi tenta la fuga da molto lontano: il suo vantaggio ai -35 è di circa un minuto, mentre la Movistar tiene un'andatura controllata. Va a vuoto il tentativo di inseguimento proposto in discesa dalla coppia di ciclocrossiste Van Empel-Persico, così come un altro allungo di Fisher-Black, su cui Liane Lippert va a fare da stopper.
L'azione di Koster si esaurisce ai -15, nei primi metri della Cima Paravenna (6.5 al 6%). A prendere in mano la situazione è la Lidl-Trek, con Lizzie Deignan che pilota Realini nelle prime posizioni del gruppo. L'azione è volta a mettere in difficoltà Veronica Ewers, seconda in classifica generale, che rimane aggianciata al treno delle migliori. A poco più di 4 chilometri dalla vetta parte secca Mavi García, che finora è stata molto meno brillante rispetto al podio della scorsa edizione, e guadagna subito una decina di secondi. Alle sue spalle tutte le migliori, con Van Vleuten che rimane a controllare per un paio di chilometri, per poi mettersi ancora una volta in proprio: dopo una prima trenata di Lippert, la maglia rosa va in progressione per andare a riprendere García. Le uniche che riescono a tenere il passo sono Labous e Realini, mentre Fisher Black cede il passo dopo aver seguito per qualche decina di metri. Molto più in difficoltà le Uae ADQ (Magnaldi-Persico) e le Fdj Suez (Ludwig-Muzic), che rimangono con Lippert, mentre affonda Ewers, che rimane da sola ad inseguire a oltre un minuto. Davanti scollinano in tre, perché Mavi García cede qualche metro e rimbalza indietro, venendo ripresa prima da Fisher-Black e poi dal gruppetto tirato da Uae e Fdj. In questo momento, i valori sono molto chiari: le tre al comando sono le migliori in salita e le tre che salirebbero sul podio allo stato attuale.
Ed è ancora molto chiaro che Van Vleuten non vuole lasciare nulla di intentato: dopo aver atteso a ruota di Labous per i primi metri della salita al Santuario della Guardia (2.6 km al 7.3%), lascia sul posto le rivali e va a prendersi la terza vittoria di tappa in solitaria e ad aumentare ancora il vantaggio in classifica. Labous e Realini questa volta non accennano nemmeno una reazione: con il podio fra le mani, l'importante è gestire lo sforzo e il vantaggio su Ewers, continuando a salire del proprio passo. Alla fine la francese della Dsm-firmenich riesce a staccare Realini negli ultimi metri, prendendosi il secondo posto a 13" dall'inarrivabile AVV. Entrambe possono comunque considerarsi in qualche modo vincitrici, perché Ewers arriva a oltre 2 minuti e scivola al quarto posto, a 1'10" dal terzo di Realini e a quasi 1'40" da Labous.
Rimanendo all'ordine di arrivo di oggi, grandi segnali da Liane Lippert, che dopo aver lavorato per Van Vleuten chiude al quarto posto, confermando di essere in grande crescita. Alle sue spalle Ludwig completa la top 5 davanti a Persico, mentre Erica Magnaldi chiude nona e sale al quinto posto in generale. Crolla invece Mavi Garcia, che finisce a quasi due minuti dopo aver attaccatto sulla penultima salita, mentre ne prende più di quattro Ane Santesteban. Sabato si riparte da Nuoro per la penultima fatica di questa edizione del Giro Donne.