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Jakobsen, my friend, is blowing in the wind

07.03.2022 16:13

Tappa segnata dai ventagli alla Parigi-Nizza, classifica rivoluzionata a parte il trio Jumbo-Visma al comando. Fabio batte Wout Van Aert e Christophe Laporte che resta leader della corsa


Una tappa sulla carta monotona e dal finale scontato (la volata), che tutto è stata fuorché monotona e scontata. Vento e cadute caratterizzano la seconda frazione della Parigi-Nizza 2022, corsa a tutta dall'inizio alla fine. Alla fine volata è stata, e il trionfatore è il velocista del momento: Fabio Jakobsen porta nuovamente al successo la sua Quick-Step conquistando la sesta vittoria stagionale, e siamo solo ai primi di marzo. Battuto in volata un Wout Van Aert sempre protagonista come del resto la Jumbo-Visma, che contribuisce a fa esplodere nuovamente la corsa e a staccare diversi uomini di classifica. Ottimo settimo posto per il veneto Luca Mozzato, che si conferma uomo adatto a questo tipo di corse, con una top10 costellata di specialisti delle classiche.

Andiamo dunque a vedere le condizioni che hanno contribuito ad una tappa così movimentata, in cui è iniziata la tradizionale discesa verso sud, dopo la partenza di ieri dai dintorni della capitale francese. In programma 159.2 km da Auffargis ad Orléans dal profilo quasi completamente pianeggiante. I due gli agevoli GPM in programma nelle primissime battute di gara non destano alcuna preoccupazione ma il protagonista annunciato di giornata sembra essere il vento, che spira lateralmente al senso di marcia per tutta la durata della tappa. Non prende il via stamane da Auffargis il campione europeo Sonny Colbrelli (Bahrain-Victorious), che si ritira a causa di una bronchite; non parte anche il velocista francese Rudy Barbier (Israel-PremierTech).

Dopo soli 2 km dalla partenza ufficiale tentano con successo la fuga tre nomi noti: si tratta di Matthew Holmes (Lotto Soudal), Alexis Gougeard (B&B Hotels-KTM), entrambi già all'avanscoperta nella tappa di ieri, e del veterano Philippe Gilbert (Lotto Soudal) che non ha di certo bisogno di presentazioni. Il terzetto al comando supera senza affanni le due Côte di giornata in cima alle quali transita per primo sempre la maglia a pois di Holmes, che incrementa la leadership. In gruppo nel frattempo una caduta coinvolge senza gravi conseguenze anche Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Il tanto atteso vento laterale non tarda a farsi sentire ed è la Trek-Segafredo a provare, senza grande successo, ad aprire ventagli che possano spezzare il plotone. Questa prima accelerazione termina però poco dopo con un nulla di fatto e il vantaggio dei fuggitivi sale fino a 6'.

Ai -90 la corsa esplode: il forte vento che torna ad essere laterale e due importanti cadute spezzano il gruppo in più tronconi, mentre la velocità continua ad essere altissima sotto l'impulso di svariati team. Sono diversi i big e i velocisti rimasti attardati per via di vento e cadute: tra questi segnaliamo Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix), João Almeida (UAE), David Gaudu (Groupama-FDJ), Biniam Girmay (Intermarché-Wanty-Gobert), Dylan Groenewegen (BikeExchange-Jayco) e il campione in carica Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe). Il primo gruppo, che conta solamente una cinquantina di unità, non lascia scampo ai fuggitivi che vengono ripresi a 63 km dal traguardo. Appena raggiunti i tre attaccanti Jumbo-Visma e Quick-Step (che può ancora contare su Fabio Jakobsen) impongono un'altra violenta frustata che lascia indietro, tra gli altri, anche Aleksandr Vlasov e Sam Bennett (Bora-Hansgrohe).

Con un grande lavoro della stessa Bora-Hansgrohe il gap è però ricucito ad una quarantina di chilometri dalla conclusione, quando la Jumbo-Visma riprende in solitaria le redini della corsa. Un secondo ed un terzo troncone provano nel frattempo ad avvicinarsi alla testa della corsa, riducendo il distacco a meno di un minuto. Un interessante tentativo con Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost), Stefan Küng (Groupama-FDJ) e Philippe Gilbert è immediatamente stoppato dalla stessa maglia gialla di Cristophe Laporte, entrando così negli ultimi 10 km con una situazione di gruppo compatto. Ma Bissegger non ci sta e riparte da solo ai -7, mantenendo un vantaggio non superiore ai 100 metri e venendo ripreso dalla Quick-Step a soli 2 km dall'arrivo.

Si va dunque verso una soffertissima volata di gruppo con la squadra belga che prende in mano le grandi operazioni con la consueta organizzazione. Testa a testa in volata tra Fabio Jakobsen e Wout Van Aert, quest'ultimo non riesce a coronare il grande lavoro dello stesso Laporte ed è battuto nettamente dall'olandese della Quick-Step. Terzo giunge proprio Laporte, quarto è Luka Mezgec (BikeExchange), mentre Mads Pedersen (Trek-Segafredo) è quinto. Sesto arriva Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), settimo è un ottimo Luca Mozzato (B&B Hotels – KTM). Completano la top10 Juan Sebastián Molano (UAE), Oliver Naesen (AG2R Citroën) ed infine Cees Bol (DSM). In classifica generale il podio, tutto composto dai colori della Jumbo-Visma, vede lo scambio di posizione tra Van Aert e Roglic, con il belga che passa secondo alle spalle di Laporte in virtù degli abbuoni. I due sono rispettivamente a 5" e 11" dal leader. Quarto si conferma Pierre Latour (TotalEnergies) a 36", sale quinto Zdenek Stybar (Quick-Step) a 38", mentre Mads Pedersen scende in sesta posizione a 39". Stesso distacco per Stuyven e poi Florian Sénéchal (Quick-Step), Bryan Coquard (Cofidis) ed Aleksandr Vlasov.

Domani in programma la terza frazione di questa Parigi-Nizza 2022: si correrà la Vierzon-Dun le Palestel di 190.8 km. Il profilo altimetrico è prevalentemente pianeggiante ma la seconda parte di tappa si presenta mossa e con arrivo in leggera salita. Potrebbe dunque esserci il terreno favorevole per qualche azione nel finale. In ogni caso non sarà facile per gli sprinter puri riuscire a giocarsi in volata la vittoria.
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