
Nokere Koerse, Eekhoff come l'araba fenice: vince dopo la caduta all'AlUla. A terra Philipsen
Sanremo in forse per il campione uscente della Classicissima? 2° Matteo Moschetti, 8° Alberto Dainese
I giorni della squalifica al Mondiale dello Yorkshire - quando perse l'iride tra gli Under-23 per traino - sono lontani. E, in fondo, è giusto così: perché mai la carriera di uno sportivo - sia essa ricca o avara di successi - deve essere necessariamente legata a un singolo episodio, ancorché poco edificante? Per sua e per nostra fortuna, Nils Eekhoff si è preso una bella rivincita in cima al Waregemstraat, la nuova sede d'arrivo della Nokere Koerse, con una splendida progressione che gli ha consentito di battere Matteo Moschetti (ancora protagonista dopo il successo di 10 giorni fa al GP Criquielion) e Luke Lamperti. Eekhoff avrebbe occupato l'intera prima pagina se solo non fosse caduto l'uomo più atteso del giorno: dopo una corsa spesa all'attacco, Jasper Philipsen è finito a terra proprio in vista dello strappo decisivo, a seguito di una sbandata del connazionale Arne Merit, che aveva a sua volta toccato la ruota di Luke Lamperti. Il belga è salito in ambulanza dopo l'incidente: Sanremo a rischio?
La cronaca della Nokere Koerse
Un assaggio di muri e pavé: il consueto menu della Danilith Nokere Koerse, corsa di retroguardia della primavera fiamminga, tradizionalmente favorevole alle ruote veloci. Chilometraggio più abbondante per l'edizione numero 79: partenza da Deinze, arrivo in cima allo strappo di Waregemstraat dopo 187 km. Il primo tratto in linea di 87,8 km propone i settori lastricati di Paddestraat (1500 metri), Jagerij (900 m), Karel Martelstraat/Hollweg (1600 m) e Varent (2 km), intervallati dalla salita di Kokerelle (1800 metri al 3,4% medio con punte al 9%). Un poker di rampe anticipa l'ingresso nel primo circuito: Hellestraat - un chilometro e mezzo con una pendenza media del 3,8% e una brevissima escursione a ridosso della doppia cifra - Holstraat (1 km al 4,7% con un tratto al 7%), Petegemberg (600 metri con una pendenza del 6,7% e una sortita al 10,1%) e Fabriekstraae (950 metri al 5,2% che si arrampicano fino al 7%). La seconda parte della Nokere Koerse si snoda su un circuito cittadino di 31,3 km da ripetere per due volte e un ulteriore anello di 37,8 km. A dispetto della lunghezza, entrambi i percorsi prevedono le scalate multiple a Lange Ast (700 metri al 3,3%, pendenza massima del 6,2%), al Nokereberg - il vecchio capolinea della corsa: 400 metri al 5,3% medio e punte al 6,2% - e a Waregemsestraat (1,1 km con una pendenza media del 3,5% e una fiammata al 5,9%), cui si aggiunge il pavé di Herlegeemstraat, Doorn - entrambi di un chilometro - Huisepontweg/Wannegemstraat (1900 metri), Huiseplein e Lededorp.
Dopo un effimero attacco a 7 in apertura, la fuga di giornata decolla al km 10: in azione i belgi Lennert Teugels (Tarteletto-Isorex) e Alex Colman (Flanders-Baloise), il danese Rasmus Bøgh Wallin (Uno-X Mobility) e l'olandese Jelle Johannink (Unibet Tietema Rockets). Il quartetto accumula un vantaggio massimo di 2'15" (km 25) sul gruppo, trainato dagli Alpecin-Deceuninck e dai Tudor, per poi galleggiare a lungo intorno al minuto e mezzo. Gli attaccanti viaggiano insieme fino ai -51 dalla linea bianca, quando Colman è costretto a desistere per un problema meccanico. Nel frattempo, gli UAE Emirates decidono di prendere l'iniziativa con il danese Mikkel Bjerg (UAE Emirates) sul secondo Lange Ast, senza tuttavia riuscire a imporre una chiara selezione. Che, invece, si concretizza per merito degli Alpecin, capitanati dal belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck): il campione in carica della Sanremo attacca sul settore di Doorn, portandosi dietro il lussemburghese Arthur Kluckers (Tudor) e il campione nazionale slovacco Lukáš Kubiš (Unibet). Il terzetto sarà poi raggiunto da altri 5 corridori appena prima di affrontare l'ultimo giro: i belgi Edward Planckaert (Alpecin) e Florian Vermeersch (UAE Emirates-XRG), il britannico Lewis Askey (Groupama-FDJ), il norvegese Erik Nordsæter Resell (Uno-X) e lo svedese Jakob Söderqvist (Lidl-Trek). La chiara superiorità di Philipsen scoraggia il resto della compagnia, che decide di tirare il freno e attendere il rientro degli inseguitori: tra di essi, anche il campione belga in linea Arnaud De Lie (Lotto), a lungo in apnea dopo la sfuriata del più titolato connazionale.
Fatto sta che il controllo tra i favoriti concede ancora qualche scampolo di libertà ai battistrada della prima ora, che hanno nel frattempo perso per strada Teugels, ripreso a 33 km dalla fine. Johannink e Wallin viaggiano in tandem fino ai -26, quando il longilineo danese stacca il compagno d'avventura su un lunghissimo rettilineo. E cosa succede dietro? Alpecin, Q36.5 e Tudor pilotano un gruppo ancora numeroso - di cui fanno parte non meno di 80-85 corridori - in vista degli ultimi, decisivi tratti in pavé.
L'ultimo dei giapponesi (pardon: dei fiamminghi) pedala ancora spedito fino ai -21, quando la fatica inizia a presentargli il conto. A questo punto, non resta che attendere la sfida tra i candidati al trono occupato negli ultimi tre anni da Tim Merlier. Così come accaduto nel giro precedente, gli Alpecin prendono l'iniziativa sul Doorn con il belga Jonas Rickaert (Alpecin). La sua accelerazione mette definitivamente all'angolo De Lie. I 1900 metri di Huisepontweg/Wannegemstraat ispirano l'altro corridore di casa Florian Vermeersch (UAE Emirates-XRG), alla cui ruota si accoda immediatamente Philipsen. In loro compagnia altri 8 uomini: il belga Arjen Livyns (Lotto), il ceco Tomáš Kopecký (Unibet), i francesi Hugo Hofstetter (Free Palestine) e Alexys Renard (Cofidis), il norge Stian Fredheim (Uno-X) gli olandesi Cees Bol (XDS-Astana) e Tim Naberman (PicNic PostNL) e il già citato Kubiš. Tuttavia, i nove al comando non riescono a trovare l'accordo, consegnandosi agli inseguitori sull'ultimo Herlegeemstraat, affrontato in senso opposto rispetto ai giri precedenti.

Una quarantina di corridori si presentano in Waregemstraat per giocarsi la vittoria. Tuttavia, il lotto si dimezza per una caduta ai 750 metri dalla linea bianca: il belga Arne Marit (Intermarché-Wanty) tocca la ruota dello statunitense Luke Lamperti (Soudal Quick-Step) e innesca una caduta che coinvolge almeno 6-7 corridori, tra cui l'attesissimo Philipsen. Il 27enne velocista fiammingo resta piegato sul telaio della sua bici per almeno un minuto prima di salire in ambulanza. La scena si sposta sull'ultima rampa: il più brillante di tutti è l'olandese Nils Eekhoff (PicNic PostNL), che lancia la sua progressione a 300 metri dallo striscione d'arrivo. Sulla sua ruota si porta immediatamente l'italiano Matteo Moschetti (Q36.5), che dà persino l'impressione di poterlo saltare, ma Eekhoff mette tutti in riga, portandosi a casa il secondo successo della carriera. 3° posto per Lamperti davanti ai belgi Milan Fretin (Cofidis) e Milan Menten (Lotto). 8° l'altro azzurro Alberto Dainese (Tudor).