Tour de l'Avenir, a Mauriac uno-due britannico con Hayter e Pidcock. Terzo Oldani
La terza frazione del Tour de l'Avenir, la Montignac Lascaux-Mauriac di 162 km con oltre 2600 metri di dislivello, è stata animata sin dall'avvio con numerosi scatti. La fuga di giornata, però, si è formata solo dopo una cinquantina di km: a comporla Niklas Märkl (Germania), Stuart Balfour (Gran Bretagna), Jens Reynders (Belgio) e Thomas Acosta (Auvergne-Rhône-Alpes).
Il gruppo non lascia loro spazio e ai meno 40 km dalla fine in resta restano solo Acosta e Balfour sui quali, però, rientrano a circa 35 km dal termine Oier Lazkano (Spagna), Patrick Gamper (Austria) e Maxime Jarnet (Auvergne-Rhône-Alpes). Costoro arrivano ad avere al massimo 1'20" di vantaggio ma da dietro rimontano, arrivando ai piedi della Côte de Mauriac (3.8 km al 4.7%) con una ventina di secondi.
L'ultimo ad arrendersi è Lazkano, ripreso poco prima del cartello dei meno 3 km. A giocarsi la vittoria nel gruppo di testa sono una trentina fra cui diverse maglie azzurre; sono proprio loro ad impostare la volata nel rettilineo all'insù ma ad uscire con prepotenza sono le casacche della Gran Bretagna.
A vincere in maniera netta è Ethan Hayter, che ottiene davanti al compagno di squadra Tom Pidcock la quinta affermazione della stagione, lui che è stato grande protagonista con due successi al Giro d'Italia Under 23. Sul terzo gradino del podio sale l'azzurro Stefano Oldani mentre quarto è il colombiano Harold Tejada. Completano la top ten il norvegese Tobias Foss, l'italiano Samuele Battistella, lo spagnolo Urko Berrade, l'ungherese Attila Valter, il francese Clément Champoussin e il belga Ilan Van Wilder.
Cambia padrone la maglia gialla: il nuovo leader è ora il norvegese Tobias Foss. Domani la corsa prosegue con la Mauriac-Espalion di 158 km, movimentata soprattutto nella fase iniziale e con un finale che potrebbe permettere ai velocisti, capaci di rientrare dopo i primo 60 km caratterizzati da tre gpm, di andare a giocarsi il successo allo sprint.