Il cicloturismo ha ricadute positive in vari ambiti © pixabay
Cicloturismo

Potenzialità del cicloturismo: alcuni esempi europei

Un report di ECF evidenzia come adeguata progettazione e uso appropriato delle risorse economiche ne siano le chiavi di volta

17.11.2024 17:15

Notoriamente si considera l’Olanda come il Paese delle biciclette, ma diversi Paesi europei stanno investendo per creare itinerari ciclabili che possano essere fattore di potenziamento per l’economia, la vivibilità della zona e la transizione green. 

Le potenzialità del cicloturismo evidenziate da ECF

ECF ha pubblicato un report che evidenzia l’effetto traino del cicloturismo sull’intero comparto turistico. Al fine di monitorare le modalità di utilizzo degli appositi fondi europei, ECF ha sottolineato come la creazione di piste ciclabili ha positivi effetti anche in altri settori: ciclabilità cittadina, riduzione delle emissioni inquinanti e decongestionamento del traffico, miglioramento degli stili di vita, incremento del cicloturismo in aree difficilmente usufruibili in maniera diversa ed inclusione di categorie che altrimenti potrebbero essere escluse. Già il rapporto ISNART aveva evidenziato che multimodalità ed opportunità di bike sharing facilitano cicloturismo e ciclabilità urbana. Per valutare pienamente le potenzialità del cicloturismo, è opportuno ricordare che tra le bici più richieste vi è la mountain bike: al secondo posto con il 10% fra i cicloturisti europei ed al primo posto (34%) fra i non europei. 

200 km di piste fra Polonia e Repubblica Ceca

Un primo caso interessante che evidenzia le potenzialità del cicloturismo è il progetto realizzato sul confine fra i due Paesi, in zona montuosa e forestale. L’itinerario, di circa 200 km totali, è dedicato alla mountain bike. Parallelamente, sono stati realizzati una serie di servizi: parcheggi per auto, collegamenti con altre strade, punti informativi (inclusa una app anche in inglese) ed aree sosta con possibilità di pulizia bici. Fra le varie tappe sono stati creati percorsi a differente difficoltà. Obiettivo generale era quello di diffondere un turismo ciclistico nella natura ma rispettoso dell’ambiente, decongestionando la pressione su diverse aree, e la conoscenza delle identità culturali delle località toccate dal percorso. Potenziare il turismo in questa regione di confine offre buone prospettive di sviluppo ad entrambi i Paesi. Il costo, di 1,5 milioni di euro, è stato coperto con fondi europei per un totale di 1,3 milioni. 

potenzialità del cicloturismo
sviluppo di turismo in bici, sostenibilità ed economia©pixabay

Potenzialità del cicloturismo in simbiosi con la città

Secondo caso interessante, la città di Tartu in Estonia, che ha creato una capillare rete di bike sharing. Il sistema offre sia modelli tradizionali sia e-bike, il che consente una mobilità facilitata anche a persone anziane o non allenate. Le stazioni per bici si trovano accanto a parcheggi, università, edifici pubblici, stazioni dei mezzi di trasporto pubblico ed attrazioni turistiche. È possibile prendere e lasciare la bici in una qualsiasi delle stazioni, che sono anche dotate di appositi pannelli informativi. Posta sulle rive di un fiume e circondata da colline, sede di una storica università che la rende abitata in buona parte da studenti, Tartu ha inteso realizzare con questo progetto una serie di molteplici obiettivi. La rete di noleggio facilita i collegamenti fra i quartieri residenziali ed i colli circostanti, garantendo la possibilità di effettuare cicloturismo nella natura. Ma in questo caso, le potenzialità del cicloturismo hanno ricadute importanti sulla quotidianità. Le bici facilitano gli spostamenti di studenti e cittadini, decongestionando il traffico, riducendo le emissioni inquinanti e promuovendo stili di vita più sani. A fronte di un costo di 1,7 milioni di euro, il progetto è stato finanziato con fondi UE per 1,4 milioni.

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