Giro d'Italia, prima tappa - Remco gode, Ganna e Roglic rosicano - VIDEO
Se l'Evenepoel di rosa vestito è più che mai raggiante, Ganna e Roglic masticano amaro, più o meno con classe. Tra i battuti, c'è chi non se la passa così male: Almeida e la UAE non possono che essere soddisfatti
Di seguito, le dichiarazioni dei protagonisti della prima tappa del Giro d'Italia 2023, vinta, anzi dominata, da Remco Evenepoel. Ed è proprio con le dichiarazioni della prima maglia rosa che iniziamo la nostra carrellata.
Remco Evenepoel: «Che emozione questa maglia! Ma nella quarta tappa penso di lasciarla andare...»
L’aveva sfiorata due anni fa, al suo debutto al Giro, ma ora l’ha centrata – e con ampio margine! La maglia rosa era il primo obiettivo del Giro d’Italia del campione del mondo, che non si aspettava di vincere con un margine così ampio: «Ho interpretato la crono come fosse un mondiale, volevo prendere la maglia rosa a tutti i costi. Non sapevo quanto avrei potuto guadagnare sugli altri, già 15” sarebbero stati un buon risultato. 40” sono davvero tanti, ma il Giro è lungo e da domani le insidie non mancheranno». Raggiante per il primo grande risultato conquistato in Italia, il belga ripercorre con grande lucidità la propria prestazione: «Mi sono accorto da subito di avere un buon ritmo, riuscivo a tenere sempre la stessa cadenza con lo stesso rapporto. Sul bus della squadra avevo detto ai miei compagni che, per vincere, sarebbe servito un tempo vicino ai 21’30”; ho fatto 21’18”, non ci sono andato lontano!». La maglia rosa gli dona, non c’è che dire, ma anche quella iridata non gli sta male addosso; a chi gli chiede se lo rivedremo anche in quelle vesti, il campione del mondo risponde ancora una volta con grande naturalezza e serenità: «Non posso pensare di spremere la squadra per tre settimane: nella quarta tappa potremmo far andare via la fuga e lasciare questa bellissima maglia a qualcun altro». Insomma, Remco ha le idee chiarissime: «Sto migliorando, anno dopo anno, e sono a un buon livello per fare qualcosa di grande». Qualcuno aveva dubbi a riguardo?
Ganna prova a nascondere la delusione: «Sono felice»
Di qualità, sulla bici e non solo, ne ha tantissime, ma non riusciamo proprio a immaginarci un Filippo Ganna campione di poker: sulla capacità di nascondere le proprie emozioni, in particolare quelle negative, il fuoriclasse della Ineos-Grenadiers deve ancora lavorare molto: «Sono felice: ho fatto tutto come dovevo, secondo i piani» spiega Pippo, rispondendo molto scocciato alle domande dei cronisti. «È stato più forte, chapeau a lui», commenta Ganna quando gli viene chiesto di Evenepoel. Tutto corretto, come è umano e comprensibile che a un campione come Ganna le balle girino a ogni sconfitta, ma l’impressione è che Pippo non sappia proprio perdere.
Per Roglic è una questione di prospettiva: «Mancano ancora venti tappe, no?»
Chi, invece, sembra aver imparato a gestire le emozione negative è Primoz Roglic. La sua non è stata affatto una cronometro positiva, ma lo sloveno si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno: «È stata una cronometro veramente dura, sono contento di essermela messa alle spalle! Sono molto contento delle sensazioni che ho avuto – prosegue Roglic, con grande nonchalance – le gambe giravano bene: sono ottimista per i prossimi giorni». E anche quando qualcuno si azzarda a chiedere se il ritardo accusato da Evenepoel non sia un po’ troppo pesante, Primoz ha la risposta pronta: «Ho pensato solo a fare del mio meglio e credo di esserci riuscito. Mancano ancora 20 tappe, no?», suggerisce il capitano della Jumbo-Visma, facendo l’ormai immancabile occhiolino ai presenti, prima di girare la bicicletta e andarsene.
Almeida parte sempre con il piede giusto: «Ma non mi aspettavo questi distacchi da Remco»
Tra tanti musi lunghi, c’è anche chi può sorridere, come Joao Almeida e tutta la UAE-Emirates: podio di giornata e tre corridori nei primi dieci sono un ottimo modo per iniziare il Giro. «Era importante iniziare con il piede giusto», dichiara sorridente Almeida, abituato a partire bene nella Corsa Rosa, come dimostrano il secondo posto nella crono di Palermo dell’edizione 2020 e il quarto in quella di Torino l’anno successivo. «Conosco le mie qualità, ma sono rimasto un po’ sorpreso dal tempo che ho fatto e non posso che essere soddisfatto». Una piccola sorpresa, dunque, un po’ come i distacchi inflitti da Evenepoel agli avversari: «Mi aspettavo vincesse Evenepoel, ma non con questo margine».
Lefevere: «Non pensavo che Remco potesse vincere con un tale distacco»
Patrick Lefevere gongola, eccome se gongola! Il vulcanico general manager della Soudal-QuickStep ha dovuto sacrificare un po’ la naturale predisposizione alle classiche della sua squadra, ma ne è valsa la pena: quando ricapiterà l’occasione di avere un Remco Evenepoel in squadra? Nonostante i risultati dell’ultimo anno, il campioncino belga riesce ancora a sorprendere il suo esigentissimo capo: «Conosciamo le capacità di Remco, ma contro uno come Ganna non pensavo potesse vincere con questo distacco. Voleva questa maglia già due anni fa – ricorda Lefevere – e sappiamo tutti com’è andata: è una bella rivincita».
Küng: «La cronometro di Cesena mi si addice di più»
«Ho cercato di essere pronto dopo le classiche e di dare il massimo, ma lo show di Remco è stato fantastico e sono arrivato lontano dalla vittoria. Sappiamo che Evenepoel ha un’aerodinamica e un motore straordinari, il percorso gli si addiceva molto, mentre io ne avrei preferito uno con più cambi di ritmo. Ero comunque molto fiducioso, anche per il lavoro sulla posizione che ho fatto in inverno. Ok, ho avuto un paio di piccoli problemi nel corso della crono, ma non avrei mai pensato di prendere 45”! La cronometro di domenica dovrebbe essere più adatta a me e spero di poter essere più in forma di oggi, visto che non correvo dalla Roubaix».
Vlasov e Kämna: «Un inizio solido che ci soddisfa»
«Una top ten nella cronometro iniziale è una buona partenza per me – spiega Vlasov. Il mio livello non è stato molto diverso da quello degli altri uomini di classifica, ad eccezione di Remco; affronterò i prossimi giorni da una buona posizione. È una corsa lunga, in cui può succedere di tutto, ma per il momento siamo in una buona posizione». «La mia è stata una prestazione solida, in una corsa tanto difficile quanto interessante», ha spiegato Kämna, 22esimo al traguardo. «In fin dei conti non sono così lontano dagli altri uomini di classifica, penso di poter essere soddisfatto di questo inizio di Giro».
Samuele Battistella: «A dire la verità non ho nemmeno guardato il percorso del Giro»
Ben Healy: «Andrò avanti alla giornata, oggi un buon risultato per me»
Magnus Cort Nielsen: «Andrò in fuga, compatibilmente con la classifica di Urán e Carthy»
Mads Pedersen: «La mia condizione? Guardate i risultati!»