Giro d'Italia 2024, 1a tappa: sarà subito Pogacar?
Il Giro comincia e già si incontrano le prime salite: tutti si aspettano Pogacar in rosa per 21 giorni. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
Il momento tanto atteso è arrivato: comincia il Giro d'Italia. La prima tappa sarà subito un bel test anche per gli uomini di classifica, viste le ripetute ascese verso la collina torinese incluse nel percorso, per un dislivello complessivo di circa 1500 metri sommati in meno di 100 km. Sono infatti praticamente pianeggianti i primi 45 km fino al primo GPM di Berzano di San Pietro (2.9 km al 5% abbastanza regolari), seguiti poco dopo dallo strappo di circa 1 km al 7% verso il traguardo volante di Moriondo Torinese. Una dozzina di km pianeggianti porta ai piedi della prima vera salita adatta a fare un po' di selezione, che porta a Superga dal versante del Pilonetto (8 km al 4.4%, ma a gradoni con tratti abbastanza ripidi alternati ad altri pianeggianti o addirittura in discesa; max 11%). Si raggiunge Moncalieri con un lungo tratto prevalentemente in discesa e piuttosto tortuoso, quindi poco prima di entrare a Torino si devia per la rampa di San Vito (1.5 km al 9.8%, max 16%), la cui discesa (abbastanza insidiosa) porta direttamente sul rettilineo di arrivo. Qui suona la campana ed inizia il circuito conclusivo, aperto quasi subito dalla dura salita al Colle della Maddalena: formalmente sono 7 km al 6.8%, ma in verità il primo km è in falsopiano (2%) mentre la salita vera e propria è di circa 6 km al 7.5%; la strada talvolta offre tratti di respiro, ma quando sale rimane a lungo tra l'8 e il 10% (max 11%), risultando arcigna e determinante essendo posta a soli 22 km dal traguardo. Questi 22 km sono essi stessi insidiosi, inaugurati dalla discesa tecnica verso Moncalieri, dove il secondo traguardo volante assegnerà abbuoni per la classifica generale in cima ad uno zampellotto di circa 300 metri. Una manciata di km pianeggianti porta di nuovi ai piedi dello strappo di San Vito, con scollinamento posto a 2.9 km dal traguardo, quasi tutti in discesa.
Fari puntati su…
Questo avvio di Giro richiede subito grande attenzione e promette scintille sia per il successo di tappa che per la classifica generale. Il percorso è impegnativo e potrebbe provocare subito selezione e lasciare gli uomini di classifica a giocarsi la tappa. Va però detto che siamo al primo giorno di corsa e le asperità in programma potrebbero risultare meno indigeste del previsto ad un gruppo di corridori nel pieno del picco di forma. Prevedere in anticipo il livello di selettività per queste ragioni non è facile.
Queste elucubrazioni non impensieriscono certo Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) che potrebbe tranquillamente vincere una tappa di questo tipo sia facendo corsa dura sia limitandosi a dare una fiammata sull'ultimo strappo. D'altronde non è un caso se in tanti (sia tifosi che corridori) hanno scommesso sulla possibilità dello sloveno di tenere la maglia rosa ininterrottamente fin dal primo giorno. Pensando al podio dell'ultima Liegi-Bastogne-Liegi potrebbe avere ottime chances anche Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL) che si è anche detto pronto ad attaccare e rischiare senza necessariamente ragionare in termini di classifica; per le stesse ragioni sono pronosticabili Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team), 5° a Liegi dopo essere uscito da protagonista dal Tour of the Alps, Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), 7° in Vallonia e prima vincitore del Giro d'Abruzzo, ma anche Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), 6° al Liegi e pure 4° all'Amstel Gold Race, affiancato da un Julian Alaphilippe in recupero che debutta alla Corsa Rosa. Adatti a questo finale per caratteristiche sono anche Michael Woods (Free Palestine), ormai trentasettenne e finora senza risultati nel 2024, e Andrea Bagioli (Lidl-Trek) che ha dichiarato proprio ai nostri microfoni di puntare molto sul Giro e di sperare in un buon risultato già a Torino (Bagioli a "Riunione Tecnica" lancia la sfida a Pogačar: «Tappa ideale al Giro? Spero la prima»).
Se la corsa uscisse veramente dura, saranno subito sotto i riflettori anche gli altri uomini di classifica, come Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), Antonio Tiberi (Bahrain - Victorious), Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease a Bike), Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Daniel Felipe Martínez e Florian Lipowitz (BORA - hansgrohe), Nairo Quintana e Einer Rubio (Movistar Team), Esteban Chaves (EF Education - EasyPost) e, perché no, Domenico Pozzovivo e Giulio Pellizzari (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè).
Se invece l'andamento fosse più lineare, non si possono escludere a priori corridori veloci particolarmente resistenti come Biniam Girmay (Intermarché - Wanty) o anche Christophe Laporte (Team Visma | Lease a Bike), che quest'anno è riuscito ad arrivare 10° alla Strade Bianche, ma pure Laurence Pithie (Groupama - FDJ) i cui limiti sono ancora inesplorati. In questo gruppo possiamo pure includere Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) che al Tour of the Alps sembra quasi aver fatto le prove generali proprio per reggere anche salite mediamente impegnative come quelle torinesi e che potrebbe provare a stringere i denti e far valere il proprio spunto in un gruppo ristretto.
Giro d'Italia 2024, gli orari della prima tappa
Il transito dal km0 è in programma alle 13:55, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:00 e le 17:30. La tappa sarà trasmessa in tv sia dai canali in chiaro Rai (su Rai Sport dalle 13:05 alle 14:00, poi su Rai 2 dalle 14:00 alle 18:00), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 13:30 alle 17:45).