Nibali, i sogni sono pronti a diventare realtà
Vuelta a España, il pagellino della 17a tappa: non solo cuore per Contador, in crescita Zakarin. Per Froome giornata no o preludio a nuove sofferenze?
Stefan Denifl - 10
Per la prima volta tra i pro' ha potuto alzare le braccia al cielo, pur avendo già vinto il titolo nazionale a cronometro nel 2008 e la classifica generale del Tour of Austria due mesi fa. Tante volte si dice che un corridore compie un’impresa; questa è una di quelle. Perché iniziare l’ultima asperità di giornata con meno di 90" sul gruppo dei migliori e resistere al loro arrivo è qualcosa di incredibile. All'arrivo era al settimo cielo. E ne ha ben donde. Strepitoso.
Alberto Contador - 9.5
Se nelle altre tappe era andato vicino ad ottenere il suo primo successo stagionale, oggi ha accarezzato ancor di più il sogno. Solo uno strepitoso Denifl gli nega la gioia di vincere una delle frazioni simbolo di tutta la Vuelta. Perde la tappa ma non la voglia di dare tutto per raggiungere i suoi obiettivi. Ed il podio ora è lì a poco più di un minuto. Tenace come nessun altro.
Vincenzo Nibali - 9
Dire che ora sia lui il principale favorito numero per il successo finale è sbagliato. Dire che la speranza di vincere il suo quinto grande giro della sua carriera sia più viva è sostanzialmente corretto. Mai in difficoltà sull’Alto de los Machucos e sempre attivo nelle prime posizioni per rilanciare l’azione. Guadagna 42" a Froome, avvicinandosi a 1'16" da quella maglia rossa che sogna sin dalla partenza. L’unica, minima, pecca odierna è il non aver preso l’abbuono per il terzo posto; ma questa è solo un’inezia. La sua squadra è in ottima condizione, lui anche; quindi gli ingredienti giusti per assistere ad uno spettacolo avvincente. Già a partire da domani. Vincenzo c’è.
Ilnur Zakarin - 8
Tenta in tutti i modi di staccare Kelderman per riprendersi il podio. Riesce sì a guadagnare una manciata i secondi all’olandese ma non a riagguantare la terza piazza. In ogni modo, sulle dure rampe dell’Alto de Los Machucos è sembrato, insieme a Nibali e dopo Contador, uno dei migliori. E se, come ha sempre dimostrato, nella terza settimana continuerà a ripetere la prestazione di oggi, allora può crescere ancora. Caparbio.
Miguel Ángel López - 6.5
Vuole strafare e alla fine viene respinto. L'Astana Pro Team lavora per non far lievitare il vantaggio dei fuggitivi e il colombiano è il primo dei big a muoversi sull’Alto de Los Machucos. Le dure rampe finali gli sono però fatali visto che viene ripreso dal gruppo di Nibali a poco più di 2 km dalla conclusione. Sul traguardo sprinta per il terza posizione strappando l’abbuono proprio al siciliano e a Zakarin. Il suo tris deve aspettare. Anche se continua a rimanere Superman.
Wilco Kelderman - 6.5
Cede solamente 15" negli ultimi 2 km dopo essere sempre rimasto nel gruppo di Nibali. Il terzo gradino del podio rimane ancora suo anche se quello che ha fatto vedere oggi Zakarin lo spaventa. E non di poco. In ogni modo sta continuando a disputare una Vuelta a España da incorniciare.
Alessandro De Marchi - 6.5
Va in fuga per l'ennesima volta senza però riuscire a portare a casa il risultato pieno. Sta di fatto che macina altri km in fuga e se non riuscirà a superare il kilometraggio di Thomas De Gendt al Tour de France ci arriverà molto vicino. Davide Cassani gli ha praticamente assicurato la maglia azzurra e ora il friulano vorrebbe ripagarlo con un successo. Il percorso di venerdì ben si adatta ai fuggitivi: quale miglior modo di bissare il successo del 2015?. E se lo meriterebbe.
Fabio Aru - 5
Più passano le tappe e più perde posizioni in classifica generale. La sua Vuelta a España non era iniziata benissimo e sta finendo peggio di come era incominciata. Solo una reazione d’orgoglio nelle prossime potrebbe risollevare il suo bilancio. Assente.
Christopher Froome - 4.5
Per la prima volta riceve una grave insufficienza. Per la prima in salita volta non frulla. Per la prima volta si stacca su una asperità e non riesce a riportarsi sotto. Per la prima volta sul traguardo cede 42" a Vincenzo Nibali. In sintesi: per la prima volta è andato in crisi. Riuscirà a risalire la china? Difficile dare ora una risposta. Perché non lo si era mai visto così in difficoltà e, se fino a qualche ore fa la Vuelta era in pugno, adesso lo è un po’ meno. Il frullatore si è spento. Ed anche il rosso della sua maglia è più tenue.
Esteban Chaves - 4
La batosta di ieri nella cronometro non è stata occasionale. Perde più di 5 minuti uscendo dalla top ten e per lui risollevare una stagione tormentata risulta una mission impossible. Bene la prima settimana, male nelle ultime tappe. Sembrava ritornato, invece ora è sparito ancora.