Lukáš Kubiš vince il Visegrad 4 Bicycle Race - GP Poland © Visegrad 4 Bicycle Race - Grand Prix Polski
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Rocket(s) Man: Lukas Kubis sfreccia a Cholet e regala il primo successo del 2025 alla Unibet

Il campione slovacco precede Thomas e Larsen. Magli e Lonardi in top 10

23.03.2025 16:58

Fino a questo momento, la Unibet Tietema Rockets aveva suscitato non poca curiosità tra gli appassionati e gli addetti ai lavori anzitutto per gli ambiziosi progetti del suo proprietario, che ha puntato su una licenza francese per convincere Christian Proudhomme a concedere un invito per la prossima Grande Boucle. In attesa di conoscere le decisioni di ASO, i razzi a pedali di Bas Tietema spezzano il digiuno di vittorie con l'interessante Lukas Kubis: il 25enne slovacco ha conquistato allo sprint lo Cholet Agglo Tour, lasciandosi alle spalle Benjamin Thomas - con cui era andato all'attacco nel corso del terzo giro del circuito conclusivo - e Niklas Larsen, che aveva agganciato i primi due ai -19 dal traguardo. Buona prova degli italiani: 5° Magli, 6° Lonardi. 

La cronaca dello Cholet Agglo Tour

L'imprevedibilità è il principale ingrediente del 47° Cholet Agglo Tour, erede del glorioso GP Cholet-Pays de Loire: 205 km per la terza prova della Coppa di Francia, con partenza e arrivo nella città del Maine. Tante trappole disseminate sia nel primo tratto in linea di 149,8 km, sia nel circuito conclusivo di 8 km da ripetere per 6 volte: si comincia con la Côte de Bégaudière (1 km al 3,6% medio), seguita dalla Côte de Beaucou (1600 metri con una pendenza media del 3,2%), dalla Côte de Vieilmur (400 metri al 6,1%) e dalla Côte de La Séguiniere (800 metri al 5,1%). Tanti saliscendi anche nella parte centrale della corsa, che prevede un altro poker di salitelle: la Côte de Cerisier Noir - 900 metri con una pendenza media di poco superiore al 4%; la Côte de la Cheneuserie (1100 metri al 4,2% di media), la morbida Côte de Rocheplaud (2,7 km che superano a fatica il 2%) e la Côte de la Coudre, appena 400 metri al 4%. L'anello conclusivo, infine, propone le scalate multiple alla breve ma arcigna Montée du Rue Sourcouf, 200 metri esplosivi che si spingono fino al 10%. Il rettlineo finale di circa 400 metri è in leggerissima ma costante ascesa.

Benché sia soprannominato Le printemps du Mauges, lo Cholet Agglo Tour si disputa sotto una pioggia incessante fin dai primi chilometri, quando spicca il volo una fuga a 6, di cui fanno parte l'australiano Declan Irvine (Novo Nordisk), il ceco Vojtěch Kmínek (Burgos Burpellet-BH). il danese Simon Bak (Bike Aid), il francese Anton Muller (Novo Nordisk), l'italiano Andrea Pietrobon (Polti-VisitMalta) e lo spagnolo Iker Mintegi Claver (Euskaltel-Euskadi). I battistrada accumulano un vantaggio massimo sugli inseguitori - trainati a turno da Cofidis, TotalEnergies, Intermarché-Wanty e Unibet Tietema Rockets - che non supererà mai la soglia del minuto e mezzo, oscillando in seguito tra i 50" e il 1'10". Il sestetto al comando procede compatto fino alla Côte de la Cheneuserie (km 96), dove esce di scena Muller. L'azione riprende slancio per qualche chilometro, ma il gruppo non perde mai di vista i fuggitivi, che si presentano a Cholet con un margine di appena 25".

Ai -55 dall'arrivo, Mintegui prende l'iniziativa su uno degli strappi che punteggiano il circuito finale, portandosi dietro il solo Pietrobon. La coppia al comando prolunga così la sua resistenza fino all'inizio della terza tornata. Nel frattempo, l'asfalto bagnato propizia una scivolata dietro l'altra: ne fanno le spese, tra gli altri, il francese Bryan Coquard (Cofidis), il portoghese Iuri Leitão (Caja Rural Seguros-RGA) e l'italiano Enrico Zanoncello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). 

Chi non si rassegna a una volata di gruppo cerca di sfruttare gli strappi per fare selezione e portare via un gruppo ristretto. Il più intraprendente di tutti è il francese Benjamin Thomas (Cofidis), ma i suoi propositi restano (per il momento) sulla carta. In ogni caso, le accelerazioni in testa al gruppo finiscono per indurire le gambe degli sprinter e selezionare il lotto dei candidati al successo, ulteriormente decimato dalle cadute: una di queste coinvolge il già citato Thomas e un possibile outsider, il belga Baptiste Planckaert (Van Rysel-Roubaix).

Un altro ruzzolone del francese Emilien Jeannière (TotalEnergies) nelle prime posizioni del gruppo offre al redivivo campione olimpico dell'omnium e al campione nazionale slovacco Lukáš Kubiš (Unibet Tietema Rockets) l'occasione per avvantaggiarsi sul gruppo al termine del terzo giro. La coppia al comando guadagna subito una quindicina di secondi su ciò che resta del gruppo, dal quale si muove ai -22 il danese Niklas Larsen (BHS-PL- Beton Bornholm). I suoi sforzi sono premiati in cima alla Montée du Rue Sourcouf, dove i tre al comando passano con una dozzina di secondi sulla sempre più irrequieta concorrenza: prova ne è il tentativo del francese Emmanuel Morin (Van Rysel) - scortato dai connazionali Thomas Gachignard (TotalEnergies), Jordan Labrosse (Decathlon AG2R La Mondiale) e Paul Penhoët (Groupama-FDJ), dal ceco Matyáš Kopecký (Novo Nordisk) e dall'italiano Mirko Maestri (Polti) - alla fine della quarta tornata.

Benjamin Thomas vince la quinta tappa a Lucca © Getty Images
Benjamin Thomas vince la quinta tappa a Lucca © Getty Images

Kubiš, Larsen e Thomas approfittano delle schermaglie tra i corridori all'inseguimento per consolidare il loro margine, che supera i 20" a ridosso del penultimo passaggio sul traguardo. A questo punto, la partita per la vittoria sembra ormai ristretta ai primi tre, sebbene il gruppo principale - che ha nel frattempo riassorbito i contrattaccanti - non abbia ancora perso la speranza di un riaggancio in extremis. L'accordo in testa regge fino all'ultimo chilometro, quando Larsen tenta un attacco del tutto velleitario prima di rassegnarsi a tirare la volata ai due compagni di fuga. Kubis parte ai 300 metri dall'arrivo, sfiancando un esausto Thomas, a cui non resta che accomodarsi alle spalle dello slovacco. L'altro danese Andreas Strokbro Nielsen (Unibet) inaugura la sfilata dei battuti, attardati di 8" dal vincitore. Due italiani nella prima pagina della classifica: 5° Filippo Magli (VF Group), 6° Giovanni Lonardi (Polti). 

L'ordine d'arrivo

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20