Surplace tra Matthew Richardson e Harrie Lavreysen nella quarta tappa di Champions League a Londra
Pista

Lavreysen ha trovato un signor avversario

Grande sfida in Champions League con l'australiano Matthew Richardson che strappa a Harrie la maglia di leader delle gare veloci. Passaggio a vuoto di Archibald nell'Eliminazione in cui Barbieri e Zanardi si sono ben comportate. Domani si replica

02.12.2022 21:26

La Champions League della pista approda a Londra, dove stasera si è disputata la quarta tappa della rassegna UCI e domani andrà in scena la quinta e ultima. Serata di ribaltoni e di rimessa in discussione di diverse certezze, e se in campo femminile le posizioni di classifica sembrano in ogni caso piuttosto salde, tra gli uomini tutto è in discussione.

Partiamo dall'Endurance: vittoria britannica nello Scratch, con William Perrett che, dopo una caccia col tedesco Moritz Malcharek, ha staccato il collega alla penultima tornata, riuscendo - lui solo - a prendere il giro; Malcharek ha comunque chiuso al secondo posto, precedendo un'altra coppia in caccia (il canadese Dylan Bibic e lo spagnolo Sebastián Mora) e un ulteriore fuggitivo solitario (il britannico Mark Stewart); solo decimo il leader dell'Endurance, lo svizzero Claudio Imhof, ancora peggio (14esimo) il secondo, il canadese Mathias Guillemette; non benissimo nemmeno gli azzurri, 11esimo Michele Scartezzini e 13simo Matteo Donegà (che nei due precedenti Scratch aveva conquistato due terzi posti).

E pure nell'Eliminazione i due italiani non hanno particolarmente brillato, chiudendo al 14esimo (Donegà) e al nono posto (Scartezzini); invece Imhof (quarto) e Guillemette (secondo) si sono ripresi abbastanza bene, nella prova vinta dallo statunitense Gavin Hoover, con Mora bravo a inserirsi al terzo posto e Perrett al quinto.

Tutti questi risultati hanno portato alla nuova classifica di categoria che vede l'aggancio in vetta a quota 99 da parte di Mora su Imhof (e lo spagnolo vestirà domani sera la maglia celeste di leader in quanto ha ottenuto un miglior risultato in una gara rispetto all'elvetico); terzo è Guillemette a 93, seguito dai tre britannici Stewart (87), Oliver Wood (77) e Perrett (76). Scartezzini con 72 punti scende dal sesto al nono posto, Donegà (43) dall'11esimo al 13esimo.

Nella Velocità Matthew Richardson ha utilizzato il Keirin per porre le basi per il sorpasso ai danni di Harrie Lavreysen, vincendo la gara davanti al colombiano Santiago Ramírez e al tedesco Stefan Bötticher; solo quarto l'olandese, che alla partenza della serata vantava due punti di vantaggio in classifica sull'australiano (111-109).

Poi nello Sprint, in una finale più che spettacolare, Lavreysen si è gustato una bella vendetta ai danni del più giovane sfidante (23 anni), battendolo al colpo di reni dopo una gara in cui i due non si sono fatti mancare nemmeno un paio di momenti di surplace. La classifica è un testa a testa tra i due, Richardson è passato a guidare con 146 punti contro i 144 dell'avversario. Terzo è Bötticher a 108, seguito sempre dai colombiani, Ramírez a 78 e Kevin Quintero a 73.

Nelle gare veloci femminili la pratica classifica generale era già stata più o meno archiviata da Mathilde Gros, sicché la francese si è potuta permettere una serata con le pile un po' scariche: come prima cosa, la transalpina si è fatta sconfiggere nella finale dello Sprint dall'ucraina Olena Starikova; la quale, peraltro, aveva eliminato in semifinale le due principali rivali della francese, ovvero la canadese Kelsey Mitchell e la colombiana Martha Bayona. Miriam Vece uscita al primo turno.

Il Keirin ha visto Steffie van der Peet vincere dopo un bell'allungo di Mitchell, superata proprio in dirittura d'arrivo dalla neerlandese che si era già affermata sabato scorso a Saint-Quentin-en-Yvelines. Terza ha chiuso la polacca Urszula Los, ma la notizia è che Gros si è piazzata sesta e ultima. Anche qui Vece non ha superato le batterie.

Mathilde conserva comunque abbondante margine nella classifica della Velocità: 110 punti per lei, 101 per Mitchell e poi salgono le olandesi, Shanne Braspennincx terza a 95, Van der Peet quarta a 89 davanti alla calante Bayona (85) e alla Starikova (81); la Vece è 14esima a 26.

Infine l'Endurance. Lo Scratch ha visto la stoccata vincente dell'irlandese Emily Kay, partita tutta sola a 5 tornate dalla fine e giunta al traguardo. Nella volata alle sue spalle la britannica Katie Archibald ha fatto segnare un primo break nei confronti della statunitense Jennifer Valente, che in partenza la precedeva in classifica (98-97): seconda all'arrivo Katie, quarta Jennifer, preceduta anche dalla norvegese Anita Stenberg. Ottavo posto per Rachele Barbieri, 15esimo per Silvia Zanardi.

A questo punto Archibald era maglia celeste virtuale, ma la britannica è incappata in un'altra Eliminazione negativa. Non come quella di Maiorca in cui fu ultima, ma sufficiente da permettere a Valente il controsorpasso: Katie, dopo aver già rischiato nelle prime battute, non è andata oltre il settimo posto, mentre Jennifer ha direttamente vinto la prova davanti alla Stenberg e alla canadese Maggie Coles-Lyster. Una gara in cui anche le azzurre si sono fatte valere (quarta Rachele Barbieri, sesta Silvia Zanardi).

Domani si ripartirà quindi sempre con Valente in maglia celeste, con 131 punti contro i 123 di Archibald; terza è Stenberg a 89, quarta Coles-Lyster a 84; Barbieri è settima a 68, Zanardi 12esima a 45.

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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!