Marion Bunel vince il Tour de l'Avenir ©St.Michel-Mavic-Auber93
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Marion Bunel mette la firma sul Colle delle Finestre e vince il Tour de l'Avenir

La francese attacca sul tratto in sterrato e si prende in solitaria la sua seconda tappa e la vittoria finale. Sul podio Isabella Holmgren e Vadillo, Ciabocco sesta

24.08.2024 14:56

Non era mai successo che il Colle delle Finestre fosse sede di arrivo di una tappa di montagna, pur essendo stata uno dei colli più caratterizzanti del Giro d'Italia nelle quattro volte che è stato affrontato, tra il 2005 e il 2018. Il primo nome inciso nell'albo d'oro di questa salita diventa quello di Marion Bunel, che si prende la vittoria di tappa e la classifica finale del Tour de l'Avenir.

La francese aveva mostrato chiaramente di essere la migliore della classe in salita due giorni fa a Les Karellis, ma già durante tutta la stagione tra le grandi, anche a livello World Tour, i risultati parlano per questa classe 2004: quinta al UAE Tour, vincitrice dell'Alpes Gresivaudan Classic davanti a Évita Muzic, settima a Villars-sur-Olon al Tour de Suisse e undiceisma sull'Alpe d'Huez al Tour de France, concluso al diciassettesimo posto finale pochi giorni prima di iniziare l'Avenir, come unica fare l'accoppiata. Il prossimo anno il grande salto nel World Tour, indipendentemente dall'ormai sempre più probabile chiusura della St.Michel-Mavic-Auber93 (voci la accostano da tempo alla Visma), con questa vittoria in grande stile nella corsa più importante a livello giovanile come biglietto da visita.

Tour de l'Avenir Femmes, la cronaca dell'ultima tappa

La Colletta di Cumiana (3.8 km al 6.6%) è l'unica asperità che precede la salita finale, posizionata a metà tappa. Si forma una fuga di dieci atlete, con all'attacco anche Elisa Valtulini, insieme a Talia Appleton (Australia), (Spagna), Fariba Hashimi (WCC Team), Romina Hinojosa (Messico), Kiara Lylyk (Canada), Titia Ryo (Francia), Idoia Eraso
Lucía Ruiz Pérez e Bodine Vollering (Paesi Bassi), che forse vi suonerà familiare. Ai -30 il loro vantaggio è di 1'30", che aumenta avvicinandosi al temutissimo Colle delle Finestre, l'ultimo atto di questa corsa. 16.7 chilometri al 9.1%, con un finale durissimo e interamente su strada sterrata, una prima volta assoluta per il ciclismo femminile su uno dei colli più riconoscibili degli ultimi anni.

La fuga iniziale ©Tour de l'Avenir Femmes
La fuga iniziale ©Tour de l'Avenir Femmes

Bastano pochi chilometri di salita per sgretolare il gruppo di testa: fin dalle prime rampe Hashimi ci prova e riesce anche a rimanere da sola, ma viene ripresa da Hinojosa e Ryo. Il gruppo rimane compatto intorno ai due minuti, con la Francia a controllare nonostante sia rappresentata davanti. Già a 13 chilometri dalla vetta, Bunel decide di testare la resistenza delle sue avversarie con una prima accelerazione: a seguirla inizialmente sono solo Eneritz Vadillo (Spagna) e Isabella Holmgren (Canada), seconda in classifica, ma successivamente riescono a rientrare anche l'altra spagnola Paula Blasi, Eline Jansen (Paesi Bassi) e Josie Nelson (Gran Bretagna).

Bunel fa il vuoto e chiude i conti

Hashimi prova ancora ad allungare davanti prima che inizi il tratto sterrato, e le fuggitive mantengono circa un minuto di vantaggio ai -7, con le due spagnole a tirare dietro. Quando Bunel entra nuovamente in azione però, dopo pochi chilometri sulle pendenze più dure, la fuga viene rapidamente, ma soprattutto nessuna riesce più a tenere il passo della francese. La maglia gialla se ne va da sola, verso la sua seconda vittoria in solitaria su due arrivi in salita, la terza su tre tappe in linea per la Francia, e soprattutto a blindare il successo finale.

Negli ultimi chilometri prendono il sopravvento le difficoltà tecniche che una salita come il Finestre comporta per le riprese e il segnale video, ma quantomeno ci sono le immagini dell'arrivo trionfale di Marion Bunel, con la bandiera della Normandia e con la bici alzata al cielo dopo il traguardo. Holmgren è seconda a 1'55" e a 2'11" in classifica finale, Blasi e Vadillo arrivano insieme a 3'30", e chiudono al terzo e al quarto posto nella generale, scavalcando Julie Bego. Conclude al sesto posto Eleonora Ciabocco, la migliore delle italiane, oggi ottava a 4'33". 

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