Non c'è due senza tre. Roglic ipoteca la Tirreno-Adriatico nella tappa dei muri
Terzo successo in tre tappe per Roglic, che controlla gli attacchi degli avversari e sul traguardo di Osimo è ancora una volta il più veloce in volata. Battuti Geoghegan Hart e Almeida, 6° posto per Ciccone
Vince sempre Roglic. Nonostante una tappa nervosa, una classifica cortissima - con i primi dieci racchiusi in appena 31" - e la caduta del fedele Wilco Kelderman nel finale, Roglic è riuscito a neutralizzare i (pochi) tentativi messi in atto dai suoi diretti inseguitori e ha conquistato la tappa di Osimo. Con una sola tappa da disputare, che peraltro chiama a raccolta i velocisti, lo sloveno ha messo un'ipoteca importante sulla generale.
La penultima frazione della corsa dei due mari, con protagonisti i muri marchigiani, rappresentava l'ultima giornata utile per gli uomini di classifica, rimasti compatti ieri nell'arrivo in salita di Fonte Lardina. I corridori hanno preso il via da Osimo, anche località di arrivo dopo 193 chilometri, e hanno affrontato una breve serie di muri tra cui il gran premio della montagna di Santa Maria del Monte (1.8 chilometri al 7.7%). A 100 chilometri dall'arrivo era in programma il primo passaggio sul muro di Osimo (1.7 chilometri al 5.7%), su cui era posizionato l'arrivo e che ha inaugurato il tre giri del circuito finale di 34 chilometri con all'interno anche il Muro di Costa del Borgo.
All'attacco sin da subito Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), inseritosi nel primo tentativo di fuga con altri otto corridori, poi ripresi dopo una dozzina di chilometri. La fuga di giornata è partita dopo 40 chilometri grazie all'azione di undici uomini, tra cui Davide Bais (EOLO-Kometa), Alessandro De Marchi (Israel-Premier Tech), Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck) e Quinn Simmons (Trek-Segafredo). Il loro vantaggio massimo è stato di 4', in corrispondenza dell'inizio del circuito finale.
Negli ultimi 70 chilometri Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious) ha allungato dal gruppo nel tentativo di rientrare sui fuggitivi. Con un gap in classifica generale di appena 1'20" dal leader della corsa Primoz Roglic (Jumbo-Visma), il colombiano non ha però trovato molto spazio. Proprio la formazione di Roglic ha aumentato il ritmo in gruppo neutralizzando la fuga a 40 chilometri dal termine; la loro azione ha selezionato il gruppo principale, che a 34 chilometri dal traguardo contava poco meno di 25 unità con tutti i corridori di classifica oltre a mine vaganti come Tom Pidcock (INEOS Grenadiers), Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e Julian Alaphilippe (Soudal-Quick Step).
La discesa è stata il terreno perfetto per un attacco di Guillaume Martin (Cofidis), Carlos Verona, Alex Aranburu (Movistar Team) e soprattuttto Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe), che per qualche chilometro è stato leader virtuale approfittando dell'indecisione degli altri uomini di classifica in gruppo. Nell'ultima scalata del Muro di Costa del Borgo, tuttavia, il gruppo è riuscito a rientrare neutralizzando l'attacco. Il muro è stato particolarmente selettivo e ha lasciato in testa Roglic, Michael Woods (Israel-Premier Tech), João Almeida (UAE Team Emirates), Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Hugh Carthy (EF Education-EasyPost), Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers), Enric Mas (Movistar Team) e Mikel Landa (Bahrain-Victorious). Woods ha provato ad anticipare, ma è stato presto ripreso dagli altri inseguitori, che si sono giocati la tappa: Mas ha provato ad allungare negli ultimi 300 metri, ma non ha fatto la differenza ed è stato raggiunto. Roglic è riuscito a superarlo negli ultimi 150 metri e ha prevalso ancora in una volata ristretta, conquistando così la sua terza vittoria in tre giorni e ipotecando la Tirreno-Adriatico. Al 2° posto è giunto Geoghegan Hart, seguito da Almeida, Mas e Landa. Completano la top 10 Ciccone (+3"), Carthy, Woods (+9"), Pidcock e Van Aert (+20").
In classifica generale Roglic conferma la leadership e guadagna terreno davanti ad Almeida (+18"), Geoghegan Hart (+23"), Kämna (+34"), Ciccone (+37"), Mas (+41"), Landa (+56"), Carthy (+57"), Vlasov (+1'10") e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), che chiude la top 10 con un ritardo di 1'11". Roglic indossa anche la maglia di miglior scalatore, sfilandola a Bais, e si conferma leader della classifica a punti. Maglia bianca sempre sulle spalle di Almeida.
La frazione di domani, con partenza e arrivo a San Benedetto del Tronto, sarà l'ultima tappa della corsa dei due mari e dopo tre tappe dedicate agli uomini di classifica ritroverà nelle ruote veloci i suoi protagonisti.