La Vuelta, 16a tappa: una rampa per ripartire
Inizia il trittico asturiano, con un classico finale da Vuelta su rampa da garage; la salita finale verso Bejes è però inedit
Dopo il secondo giorno di riposo arriva un'altra tappa tipicamente da Vuelta, tutta sul mare, con impennata finale da ribaltamento, che di fatto è la tappa di apertura del trittico asturiano. Si parte da Liencres Playa per arrivare a Bejes dopo 120.1 km. Un unipuerto in piena regola, anche se c'è da dire che i primi 90 km sulla costa sono decisamente mossi e raramente pianeggianti: il dislivello complessivo è infatti alla fine di circa 2000 metri, nonostante la salita finale ne copra soltanto poco più di 400. L'arrivo è posto in cima alla rampa di Bejes, dopo 4.8 km all'8.8% di media: questo dato nasconde un tratto centrale di 1200 metri al 3%, che separa una prima rampa di 1700 metri al 10.4% (max 14%), dalla seconda di 1600 metri all'11.3% (max 15%); rimagono poi 300 metri un po' più semplici (8/9%) per arrivare al traguardo.
Fari puntati su…
Si tratta di una tappa che potrebbe essere semplicissima da interpretare, ma non è detto che lo sia. Se i big hanno intenzione di giocarsi il successo di tappa, alla fine si tratta solo di tenere le squadre davanti a controllare la corsa per un centinaio di km e portare il gruppo compatto ai piedi della salita. Tuttavia bisogna vedere se c'è questo interesse, mentre magari con l'Angliru in vista la tendenza sarà prendere più fiato possibile lasciando andare via un fugone di coloro a cui la tappa interessa. Tuttavia c'è da dire che la rampa finale è molto dura e sarebbe strano se tra gli uomini di classifica non ci fosse nemmeno mezzo allungo, anche fosse per finta.
Su un arrivo del genere non si può non vedere benissimo un Primož Roglič (Jumbo-Visma), il più adatto di tutti tra i corridori presenti al via. Ovviamente anche tutti gli altri uomini di classifica sono nomi papabili, gli altri due Jumbo (Sepp Kuss e Jonas Vingegaard) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates) in primis, mentre forse Cian Uijtdebroeks (BORA - hansgrohe) e Enric Mas (Movistar Team) sono sembrati un po' meno a loro agio su salite così esplosive. Non si può escludere dal conto, anche oggi, nemmeno Remco Evenepoel (Soudal - Quick Step), sia che si butti in fuga, sia che se la giochi con i migliori, considerando anche che la sua distanza in classifica è un vantaggio a prescindere in funzione del successo di tappa. Per lui ci sarebbe la possibilità di guadagnare ulteriori punti per la classica a punti e quella dei GPM e anche di continuare ad avvicinarsi alla top10, obiettivo impossibile che abbiamo provato ad affibbiargli qualche giorno fa e che è sempre meno improbabile.
Come da routine, snoccioliamo un elenco di nomi per la fuga che completa il quadro dei possibili favoriti: Lennard Kämna (BORA - hansgrohe), Damiano Caruso, Santiago Buitrago e Antonio Tiberi (Bahrain - Victorious), Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), Rui Costa (Intermarché - Circus - Wanty), Romain Bardet (Team dsm - firmenich), Cristián Rodríguez (Team Arkéa Samsic), Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural - Seguros RGA), Juan Pedro López (Lidl - Trek), Rudy Molard e Michael Storer (Groupama - FDJ), Eduardo Sepúlveda e Andreas Kron (Lotto Dstny), Jesus Herrada (Cofidis) e molti altri.
La Vuelta 2023, gli orari della sedicesima tappa
La partenza ufficiale è prevista alle 14:47 e la tappa dovrebbe terminare tra le 17:15 e le 17:45. Sarà trasmessa in tv da Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 14:15 alle 18:00).