Professionisti

Démare, uno sprint che convince

16.06.2018 17:05

A Bellinzona ottava tappa del Tour de Suisse: vince il francese che batte Gaviria, Kristoff e Sagan. Domani cronometro decisiva


Superate le montagne e attendendo la cronometro individuale di domani che decreterà il nome del vincitore dell'edizioni numero 82 del Tour de Suisse, gli organizzatori elvetici hanno proposto una tappa in circuito che ha offerto un'occasione per i velocisti, stavolta anche quelli più puri che nelle prime tappe erano sempre rimasti attardati. Ad esultare a Bellinzona è stato il campione francese Arnaud Démare che fin qui nel 2018 aveva ottenuto podi di prestigio a Milano-Sanremo, Gand-Wevelgem e Kuurne-Bruxelles-Kuurne ma una sola vittoria, una tappa della Parigi-Nizza: una vittoria molto convincente quella del corridore della Groupama-FDJ perché non capita tutti i giorni di lasciarsi alle spalle di forza uno come Fernando Gaviria.

Quattro in fuga, i velocisti controllano
La città ticinese di Bellinzona è al centro di questo finale del Tour de Suisse: qui si correrà anche la cronometro di domani, mentre l'ottava tappa odierna si è disputata interamente su un circuito di 21.5 chilometri da ripetere dei volte; una tappa breve quindi e senza grosse pendenze che potessero far paura agli uomini veloci. Il chilometraggio limitato ed un tracciato non completamente pianeggiante hanno però imposto al gruppo principale un certa prudenza nella gestione della fuga: subito in avvio, infatti, sono partiti Willie Smit (Katusha), Nathan Brown (EF Education First), Edward Dunbar (Aqua Blue Sport) e Paul Ourselin (Direct Energie), ma nonostante nessuno rappresentasse una minaccia per la maglia gialla, da dietro hanno sempre tenuto il distacco sotto ai due minuti.

La BMC Racing Team non era particolarmente interessata ad andare a riprendere i quattro fuggitivi, ma fin da subito c'è stato un ottimo accordo tra Quick-Step Floors, Bora-Hansgrohe, Lotto Soudal che hanno messo a lavorare un uomo a testa per non farsi sfuggire quest'occasione. Fino a metà corsa il vantaggio di Brown, Dunbar, Ourselin e Smit è rimasto stabile attorno al minuto mezzo, poi nel corse del quarto giro è iniziato l'inesorabile rimonta del plotone: al passaggio sotto al traguardo, con la grafica che segnava due giri e 43 chilometri al termine, il gap era sceso a 1'18" per poi calare per la prima volta sotto al minuto ai meno 27 chilometri.

Bel duello tra Dunbar e Smit
Nell'ultimo giro il destino dei fuggitivi era segnato, ma Edward Dunbar e Willie Smit hanno dato vita ad una divertente sfida per prolungare il più possibile la loro azione: l'irlandese della Aqua Blue Sport è stato il primo ad attaccare a 18 chilometri dall'arrivo e ha fatto brevemente staccare Nathan Brown che è rientrato qualche chilometro più avanti. A meno 10 chilometri è stato Willie Smit ad allungato e stavolta Brown è stato costretto a rialzarsi e farsi riprendese dal gruppo: il vantaggio era solo di pochi secondi, ma tutte quelle accelerazioni hanno addirittura fatto guadagnare qualcosa ai fuggitivi.

Qualche centinaia di metri dopo Brown ha ceduto anche Ourselin, ma la voglia di darsi battaglia non è venuta meno a Dunbar e Smit: l'irlandese è scattato ai meno 8.5 chilometri restando da solo al comando, il sudafricano della Katusha però non ha mollato e si è rifatto sotto ai 7 dalla conclusione. Alla fine anche questo è servito a ravvivare la tappa, ma a 6 chilometri dall'arrivo il gruppo è tornato compatto ed a quel punto sono entrate in scena le squadre dei velocisti: fin da subito è apparsa molto ben organizzata la Groupama-FDJ, ma anche la Bora-Hansgrohe e la Quick-Step Floors hanno fatto le loro comparsate in testa al gruppo.

Démare supera Gaviria in volata
La Groupama-FDJ è entrata in testa all'ultimo chilometro, ma da dietro è risalito fortissimo Maxi Richeze con Fernando Gaviria alla sua ruota e allora Arnaud Démare ha scelto di prendere la ruota della coppia della Quick-Step Floors, dietro al francese c'era il campione europeo Alexander Kristoff, poi ancora in scia l'iridato Peter Sagan e la coppia Trek-Segafredo formata da Jasper Stuyven e John Degenkolb. Richeze ha svolto bene il suo compito lasciando Gaviria in testa ai 200 metri e nella traiettoria interna della semicurva conclusiva: all'esterno però Démare ha prodotto una fantastica accelerazione, ha quasi subito affiancato il colombiano e poi lo ha saltato abbastanza nettamente negli ultimi 50 metri.

Alexander Kristoff, pur partendo da una buona posizione, non ha potuto fare molto contro Démare e Gaviria e si è dovuto accontentare della terza posizione rischiando anche si essere superato al colpo di reni da Peter Sagan che comunque, con questa quarta posizione, torna in testa alla classifica a punti con due lunghezze di vantaggio di Matthews e Gaviria; per Sonny Colbrelli ottavo posto di tappa. La classifica generale è rimasta invariata rispetto a ieri, almeno per quanto riguarda le prime 25 posizioni: in giallo c'è Richie Porte che nella cronometro di domani potrebbe conquistare il Tour de Suisse alla sua prima partecipazione in carriera.
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