Arctic Race of Norway, Magnus Cort Nielsen chiude in bellezza
Il danese della Uno-X vince l'ultima tappa e la classifica finale
Se è vero che «la miglior difesa è l'attacco», Magnus Cort Nielsen ha seguito l'adagio alla lettera: il 31enne danese della Uno-X ha legittimato il successo finale nella Arctic Race of Norway con una stoccata vincente sul traguardo di Bodø.
La fuga ripresa ai piedi della rampa finale
La quarta e ultima tappa della corsa scandinava (Glomfjord/Meløj-Bodø, 157,1 km) ricalca il profilo delle precedenti, ma con una grossa differenza: la rampa conclusiva di 1100 m al 9,2% da aggiungere ai GPM di Skauvoll (2,9 km 4,6%), Ertenvag (3,4 km con una pendenza media del 5,3%) e Tuv (1200 metri al 5,1%).
Il britannico Oliver Knight (Cofidis) inaugura la serie di scatti e allunghi che movimentano i primi chilometri di corsa, in cui si registra anche la caduta di 4 corridori: il belga Gilles De Wilde (Flanders-Baloise) - tornato regolarmente in sella - i norvegesi Cedrik Bakke Christophersen (TDT-Unibet) ed Eivind Broholt Fougner (Coop-Repsol) e lo spagnolo Antonio Jesús Soto (KERN Pharma), tutti e tre costretti al ritiro. La situazione si evolve al km 13: all'attacco i danesi Jonas Gregaard (Lotto Dstny) e Andreas Stokbro (TDT), sui quali si riportano l'australiano Logan Currie (Lotto Dsnty), il danese Karsten Larsen Feldmann (Coop-Repsol), l'italiano Alessandro Perracchione (Novo Nordisk) e il lussemburghese Arthur Kluckers (Tudor). Il sestetto accumula ben presto un vantaggio superiore ai 3' sul gruppo, trainato dagli uomini della Uno-X Mobility, cui si aggiungeranno in seguito i DSM-Firmenich. L'andatura regolare nel plotone della maglia gialla favorisce i fuggitivi, che sfioreranno i 4' di margine ai -63 dal traguardo di Bødo. La collaborazione offerta da Astana, Free Palestine, Jayco-AlUla e TotalEnergies alla squadra del leader, il danese Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility), riduce gradualmente lo scarto sui primi che, tuttavia, viaggiano ancora con un paio di minuti di vantaggio ai -21 da Bødo.
Scatto secco di Cort Nielsen a 300 metri dall'arrivo
A lungo andare, però, l'azione del sestetto di testa si appesantisce, agevolando le operazioni di riaggancio che, in ogni caso, si concluderanno poco oltre l'ultimo km. Perracchione è costretto alla resa all'inizio della rampa conclusiva, che respingerà anche Currie, Feldmann, Kluckers e Stokbro. Prova così a resistere il solo Gregaard, che conserva un risicatissimo vantaggio ai 500 metri dalla linea bianca. Alle sue spalle, prende l'iniziativa il britannico Joseph Blackmore (Free Palestine), ma la sua azione si esaurisce in fretta. Di tutt'altra fattura è la rasoiata di Cort Nielsen: scattato ai -300, l'ex corridore della EF salta facilmente Gregaard e si invola così verso la sua prima vittoria della stagione. Soltanto il francese Clément Champoussin (Arkéa-B&B Hotels) cerca di insidiarlo, ma la sua rimonta inizia troppo tardi: 2° posto per il nizzardo davanti allo svizzero Fabio Christen (Q36.5), al belga Jenno Berckmoes (Lotto Dstny) e al campione nazionale svizzero Mauro Schmid (Jayco-AlUla). Due italiani in coda alla top ten di giornata: 8° Gianluca Brambilla (Q36.5), 10° Christian Scaroni (Astana).
Cort Nielsen si aggiudica l'undicesima edizione della Arctic Race of Norway con 17" su Champoussin e 19" sullo statunitense Kevin Vermaerke (DSM). Non solo il primato nella generale per il baffuto corridore danese, ma anche la maglia blu abbinata alla classifica a punti. L'olandese Jelle Johannink (TDT) sul trono degli scalatori, il già citato Vermaerke miglior giovane della quattro giorni scandinava. Alla Jayco, infine, la classifica a tempi.
