Daniele Bennati, attuale CT della Nazionale Italiana di ciclismo © Twitter Daniele Bennati
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Zurigo 2024, si apre il processo a Daniele Bennati

Ecco alcuni giudizi dei principali organi di stampa sull'operato del Commissario Tecnico dopo la rassegna iridata non certamente positiva

30.09.2024 16:09

Nella giornata di domenica 29 settembre si sono conclusi i Mondiali di Zurigo 2024, con la tanto attesa prova in linea maschile. Se da una parte abbiamo assistito all'ennesima impresa di Tadej Pogacar, che ha aggiunto un elemento ulteriore nella strada verso la leggenda, dall'altra nessuno può nascondere la forte delusione per la debacle quasi totale dell'Italia. È vero, alla vigilia non ci si aspettava molto da questa rassegna iridata, che per altro è stata la gara peggiore per gli azzurri della manifestazione, ma un risultato di questo tipo forse non era così tanto atteso. 

Gli atleti della nazionale italiana convocati per il Campionato del Mondo di Ciclismo su Strada 2024 © ItaliaTeam via X
Gli atleti della nazionale italiana convocati per il Campionato del Mondo di Ciclismo su Strada 2024 © ItaliaTeam via X

A parlare sono i numeri: il migliore al traguardo alla fine è stato Giulio Ciccone, 25° a 6' 36" e peggio di questa edizione c'è stata solamente quella del 1950, quando nessuno degli azzurri era però arrivato al traguardo. Per quanto le aspettative non fossero particolarmente elevate, quanto raccolto dall'Italia ai Mondiali di Zurigo 2024 è decisamente troppo poco per valutare sufficiente la prova nel suo complesso. A questo proposito anche alcuni organi di stampa ricalcano questo pensiero.

Zurigo 2024, cosa ne pensa la stampa italiana degli Azzurri?

Il giornalista Ciro Scognamiglio, sulle colonne del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’, nell'edizione in edicola questa mattina scrive: Nessuno chiedeva l'impossibile all'Italia, ma siamo stati ben al di sotto delle aspettative. Tre sprazzi: Cattaneo in fuga, Bagioli che risponde a Pogacar (un chiaro errore), un paio di scatti di Ciccone […] E adesso? Non è detto che Bennaati resti CT, al netto del fatto delle elezioni federali a giugno”. 

Sulla stesa lunghezza d'onda anche Marco Bonarrigo, sul ‘Corriere della Sera’: L'Italia che Pogacar ama ha corso il più opaco e modesto Mondiale da decenni: non un'azione, non un guizzo, non un sussulto se non i 90” in cui Bagioli ha provato a resistere a Pogacar ritirandosi poco dopo per asfissia […]. Il destino del CT Bennati pare segnato, ma l'ex corridore toscano raccoglie i frutti di un sistema da rifondare".

Zurigo 2024, Dagnoni: “Tra qualche anno colmeremo il gap”

Pensieri, questi, che vanno in contrasto con quanto dichiarato da Cordiano Dagnoni, presidente della Federciclismo, in un comunicato ufficiale: Sono tanti gli elementi che emergono da questi campionati del mondo i cui ottimi risultati si aggiungono a quelli delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi. Torniamo a casa con un titolo mondiale tra gli juniores che offre diverse chiavi di lettura. Abbiamo ammirato in Finn un talento. […] Credo sia la miglior risposta a chi afferma che non ci sono ricambi ai campioni di oggi. Sono certo che tra qualche anno avremo corridori in grado di riempire quel gap, tra i professionisti, che ci separa attualmente dai più forti”.

Zurigo 2024, parola ai tifosi

Per quanto possano essere dichiarazioni di circostanza, fa specie che non ci sia stata una presa posizione netta nel commentare una debacle che in Italia non si vedeva da 74 anni a questa parte. Al di là di queste considerazioni, comunque, l'umore dei tifosi, che è giusto riportare, non è unanime. Da una parte ci sono coloro che ritengono Daniele Bennati il reale problema di questa Italia, dall'altre chi invece attribuisce le responsabilità e le colpe agli organi superiori.

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Fabio Barera
Amante del ciclismo grazie alla passione che mi ha trasmesso il nonno. Aspirante giornalista a cui piace raccontare storie di sport